Giuseppe Taddei, baritono.

Il Maestro Giuseppe Taddei non ha bisogno di presentazioni: dall’alto delle sue milleseicento recite ha portato la voce del nostro Paese dall’ “Opera” di Vienna al “Metropolitan” di New York, dal “Colon” di Buenos Aires al “San Carlo” di Napoli, acquistando fama mondiale per le sue interpretazioni.
Durante una carriera di oltre sessantacinque anni ha collaborato con i più grandi direttori d’orchestra, da Abbado a Karajan.
Nato a Genova nel 1916, a soli vent'anni debutta all' “Opera” di Roma; il suo talento viene subito riconosciuto, in particolare da Tulio Sera. La guerra, però, lo costringe a interrompere la sua carriera. Riprende a cantare solo nel 1945 scritturato all' “Opera” di Vienna dove resta per decenni, inframmezzati da annuali assenze, sino allo strepitoso Simone Boccanegra diretto da Claudio Abbado nel 1991.
Durante il primo periodo viennese conosce anche Karajan che, dopo averlo ascoltato durante una prova, gli disse: “Tu sarai il mio prossimo Figaro delle Nozze”. Ebbe così inizio una lunga collaborazione conclusasi nel 1981 con un celebre Falstaff a Salisburgo.
Oltre che a Vienna, Taddei si è imposto in quasi tutti i teatri più importanti del mondo, dalla “Scala” sino al “Metropolitan”, dove eseguì un’altra memorabile rappresentazione del Falstaff. Si è esibito con tutti i più grandi interpreti del '900 e con i più famosi direttori.
E' considerato uno dei cantanti più eclettici e longevi della storia del melodramma; il suo repertorio comprende centocinquanta ruoli ma i suoi preferiti sono quelli mozartiani, verdiani e pucciniani.Di lui così parlava alcuni anni fa Luciano Pavarotti: "Giuseppe Taddei è come cantante lirico una combinazione fra le più rare che la storia del melodramma possa offrirci”.
Ancora attivo nonostante l'età avanzata continua a dare consigli a giovani interpreti i quali fanno a gara per prendere parte ai Master curati da questo grande artista..

Fonte: info ufficio stampa Accademia Voghera
Aggiornamento :
13/05/2006