Anton Steck, violino barocco.
E’ un solista assai apprezzato, riconosciuto come un’autorità nel proprio
campo di specializzazione, e ben conosciuto internazionalmente. Da lungo tempo
è considerato un interprete eccezionale, che combina intensità espressiva e
perfezione tecnica, nelle appassionate esecuzioni del suo repertorio favorito.
Dopo aver iniziato lo studio del violino moderno con Jörg-Wolfgang Jahn a
Karlsruhe, Anton Steck ha intrapreso una nuova fase nel suo sviluppo musicale
quando si è rivolto al violino barocco, proseguendo gli studi con Reinhard
Goebel, direttore del celebre ensemble “Musica Antiqua Köln”.
Durante questo periodo, Anton Steck ha ricoperto il ruolo di primo violino di
Musica Antiqua Köln. In seguito ha avuto la stessa posizione con “Les
Musiciens du Louvre” (Marc Minkowski) e nel 2005 con “Concerto Köln”. Il suo
lavoro con questi ensembles ha dato inizio ad una carriera internazionale, che
include numerosi concerti come solista e oltre 40 CD. Diverse delle incisioni
che lo vedono come solista sono state premiate da importanti riconoscimenti.
Per molti anni, le attività di Anton Steck come leader orchestrale sono state
al centro del suo lavoro. Nel 1997 ha debuttato come direttore della
“Händelfestspielorchester” (HFO) a Halle, dove è stato consigliere artistico e
primo violino ospite dal 1999. Da allora dirige regolarmente orchestre sia di
stampo moderno che su strumenti originali. Nel 2004 ha diretto la sua prima
opera a Ludwigsburg.
Tuttavia, il maggiore interesse di Anton Steck resta quello dell’esecuzione
della letteratura violinistica virtuosistica, che continua ad ispirarlo e a
stimolarlo nel suo ruolo di specialista del violino barocco. Per tecnica,
repertorio e stile, Anton Steck giunge molto oltre quello che si è soliti
aspettarsi dallo strumento e dalla musica di quest’epoca. Le composizioni nei
suoi programmi giungono fino alla modernizzazione del violino e numerose fra
le incisioni che vedono Anton Steck come solista – insieme al clavicembalista
Christian Rieger – hanno ottenuto premi importanti. Nel 2007 ha inciso le
sonate di Mozart insieme a Marieke Spaans, utilizzando per la prima volta un
fortepiano a tangenti originale.
Nel 1996 Anton Steck ha fondato lo Schuppanzigh Quartet, uno dei pochi
quartetti d’archi che suona su strumenti originali. Oltre all’esecuzione del
repertorio quartettistico viennese, questo quartetto si dedica alla riscoperta
delle opere di compositori poco noti. Combinando la perfezione tecnica con una
musicalità ispirata e una vibrante espressività, non manca mai di soddisfare
il proprio pubblico.
Nel 2000 Anton Steck è stato nominato Professore di violino barocco al
Conservatorio di Trossingen, dove trasmette la propria conoscenza ed
esperienza alla prossima generazione di giovani musicisti.
Da oltre un decennio Steck si esibisce anche come direttore: il suo debutto
operistico è stato nel 2004 con “L’isola disabitata” di Jomelli. Oltre alla
carriera concertistica, Anton Steck è professore di violino barocco e
responsabile del Dipartimento di Musica Antica all’Università della Musica di
Trossingen (Germania).
Fonte: info ufficio stampa
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essere
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Aggiornamento :
20/12/2008
http://www.concertodautunno.it/cur/stecka.html