Emanuele Segre, chitarrista

Nato nel 1965, ha studiato con Ruggero Chiesa al Conservatorio di Milano, dove si è diplomato con lode e menzione speciale, seguendo successivamente corsi di perfezionamento con Julian Bream e John Williams. Ha studiato anche violino e composizione. Emanuele Segre è considerato attualmente uno dei più, se non il più, importante chitarrista italiano nel mondo. Ha eseguito concerti a New York, Los Angeles, Boston, San Francisco, Parigi, Londra, Amsterdam, Vienna, Salisburgo, Praga, Berlino, Tel Aviv, Rio de Janeiro, Madrid, Roma, Istambul, Varsavia, Seul, ecc. Definito al suo esordio americano "a musician of immense promise" (The Washington Post), ha suonato come solista con Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca, con la English Chamber Orchestra diretta da Salvatore Accardo, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, i Solisti di Zagabria, la European Community Chamber Orchestra, l'Orchestra da Camera Slovacca, la Süddeutsches Kammerorkester. E' stato definito "l'erede di Andrés Segovia" probabilmente dopo aver vinto, tra quasi mille musicisti in concorso, lo "East and West Artist Prize" a New York quale primo italiano nella storia di questo concorso.  Ha inoltre collaborato con l'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha suonato in duo con Patrick Gallois. È stato invitato a partecipare a prestigiosi Festival internazionali quale quello di Marlboro (USA), quello di Bratislava (Cecoslovacchia), le Settimane Musicali Internazionali di Napoli, le "Semaines Musicales de Tours" e il "Festival de Radio France et de Montpellier" (Francia), il Festival di Bregenz (Austria), "Elba, isola musicale d'Europa" (Italia). Ha vinto numerosi concorsi, tra i quali, nel 1987 a New York, l'East & West Artists Prize che gli ha offerto il debutto alla Carnegie Recital Hall e il Pro Musicis International Award. Nel 1989 è stato selezionato per l'"International Rostrum of Young Performers" dell'UNESCO. Il Maestro Segre è regolarmente invitato dai più prestigiosi Festival internazionali: Marlboro (USA), Bratislava, "Semaines musicales de Tours" (Francia), "Festival de Bregenz (Austria), ecc. Ha al suo attivo 5 CD per WERGO, CLAVES e AMADEUS. Jean Françaix gli ha dedicato il suo concerto per chitarra e orchestra che egli ha anche inciso per la casa discografica WERGO.
Attualmente si dedica all'insegnamento e all'attività concertistica in tutto il mondo.
 

Ascoltato : Alla Abbazia di Mirasole 2002

Consulta il suo curriculum a : http://digilander.iol.it/emanuelesegre/Curriculum.html

DICONO DI LUI:

"trasforma ciascun brano in un'opera persuasiva e ricca di atmosfera attraverso la sua sicurezza tecnica e la naturalezza propulsiva"
Los Angeles Times (USA)


"suona con grande leggerezza e flessibilità, con tocchi delicati e una tecnica dolcemente raffinata. Cattura il pubblico che ascolta con grande concentrazione"
The New York Times (USA)


"un musicista immensamente promettente"
The Washington Post (USA)


"qualsiasi cosa suoni, lo si creda o no, diventa un capolavoro"
Classical Guitar (Gran Bretagna)


"Un ospite eccezionale... Nel far musica Segre fa vera poesia: la difficoltà che lo strumento pone alla realizzazione del legato con lui sparisce, perché le pause sono ricche di senso, davvero parte della musica, e tutto diventa un arco melodico ampio e intenso: da questo punto di vista il Preludio di Villa-Lobos suonato come bis era una gemma preziosa che valeva quasi l'intera serata"
La Stampa (Italia)

"l'esecuzione è lucida, la tecnica perfetta, la concentrazione assoluta, l'intelligenza musicale sottile e vigile"
Il Giornale (Italia)


"un artista sensibile completamente a suo agio con il proprio strumento"
The Jerusalem Post (Israele)

"uno dei rari talenti che compaiono di tanto in tanto per servire e far conoscere l'universo musicale"
Il Sole-24 Ore (Italia)

"UNA LEZIONE DI VIRTUOSISMO".
Lunedì sera al Tahar Haddad cultural club, gli amanti della musica classica hanno trovato ad aspettarli un raro e prezioso programma di musica ispirata e ricca di colore, suonata da uno dei più famosi virtuosi della chitarra.
La musica non solo mostra il primato della melodia ma porta con sé l'esplorazione sistematica dei sentimenti personali dell'interprete. Questi ha vibrato insieme con la musica in un silenzio quasi solenne, tenuto da un pubblico conquistato dalla magia dell'interpretazione."
Le Renouveau (Tunisia)

"Chitarra intima e sensibile. Emanuele Segre entusiasma un pubblico di giovani alla Kammermusiksaal ...La sala da concerto per la musica da camera nel complesso della Filarmonica di Berlino era colma soprattutto di giovani. Il chitarrista italiano, Emanuele Segre, ha incantato il pubblico con un giusto equilibrio di vecchio e di nuovo affrontato con grinta ed evidente partecipazione... La 'Rossiniana' di Mauro Giuliani gli ha dato l'occasione di dimostrare la sua abilità nel trasformare la chitarra in orchestra, dove i dialoghi a due voci sono interpretati con precisione ed agilità. L' 'Homenaje' dedicato da De Falla alla memoria di Debussy è stato cesellato con profili perfetti e con arpeggi fermati improvvisamente e drammaticamente; mentre i 'rubati' fornivano la testimonianza di un forte desiderio di espressione... Nella Pavana di Ravel sono stati raggiunti grandi momenti di intima bellezza. Per concludere, le musiche infuocate di Albeniz e di Villa Lobos - il cuore che batte per la chitarra non poteva chiedere di più"
Der Tages Spiegel (Germania)

"considerato da molti il successore di Segovia "
Corriere della Sera (Italia)

"...Emanuele Segre ha suonato con precisione e calore... e ha accompagnato brillantemente il coro che cantava i poemi di Lorca..."
New York Times (USA)

"si rimane impressionati dall'atmosfera di grande virtuosismo che lo circonda. Bravissimo!"
Gitarre und Laute (Germania)

"...Emanuele Segre conduce l'ascoltatore al proprio repertorio senza bisogno di sedurre con trucchi tecnici. È un musicista purosangue e suona con grande abilità... Non è facile essere efficaci con Poulenc o Milhaud: ci vuole molta più forza persuasiva per indurre il pubblico ad ascoltare. Segre compie ciò con grande successo: gli ascoltatori sono in sua balìa!"
Gitarre und Laute (Germania)


"...un CD nobile e meditativo. Come riesca a trovare sulle stesse corde suoni così diversi, dal canto più vibrato a un tintinnare lontano, è mistero che solo il talento spiega..."
Corriere della Sera (Italia)


"...Spingersi al limite estremo dell'idea musicale, osare tutti i rischi, cercare il piacere, amare gli eccessi: questo è il temperamento di Emanuele Segre, il chitarrista italiano la cui carriera continua ad affermarsi. Lo provano i suoi numerosi concerti attraverso tutto il mondo"
Les Cahiers de la guitare et de la musique (Francia)

"Atmosfera indimenticabile con la chitarra di Segre ...La lirica qualità delle esecuzioni di Segre, che con squisita naturalezza ha saputo distillare musiche e autori diversi con i filtri di una sensibilità accesa e ricca di rispondenze ad ogni minima sollecitazione in una trama fittissima di segni e sfumature. Soprattutto l'arte sopraffina del dettaglio che diventa, al tempo stesso, immedesimazione e segnale di un percorso interpretativo di straordinaria intelligenza, così come espressione di un virtuosismo strumentale eccitante e mai fine a se stesso"
Il Resto del Carlino (Italia)

"...Dobbiamo essere grati a Emanuele Segre per la registrazione di questi pezzi di musica francese che sono spesso conosciuti solo attraverso i loro titoli e che meritano ben più dell'oblìo..." vigore e perfetta sensibilità insieme, una sensibilità che ritroviamo in tutto questo splendido CD..."
Les Cahiers de la guitare et de la musique (Francia)

"Mani virtuose sulla chitarra... a fianco di una tecnica robusta, Segre pone un suono pulito, sorretto da un buon volume che fa apprezzare i particolari delle diverse sonate ed esalta fioriture e cadenze ...La Rossiniana mette alla prova il suo virtuosismo con un campionario di difficoltà quasi da manuale. Ma Segre è bravo davvero: passa con nonchalance sopra la complessità della scrittura, aggiunge di suo una sensibilità palpabile e immediata, va oltre la semplice esibizione di perizia tecnica, proponendo una interpretazione fresca e immediata... A tutto Segre ha dato il senso di una interpretazione vissuta con partecipazione intensa, regolata da una tecnica magistrale, giustamente riconosciuta ed applaudita"
L'Unione Sarda (Italia)

"Segre, le virtuose armonie ...Segre è un musicista innamorato della sua chitarra e affida alle sei corde tutto il suo talento. E talento, Emanuele ne ha da vendere. Accompagnato da un curriculum di tutto rispetto, Segre sa di poter contare su una tecnica senza esitazioni, come su una maturità interpretativa che gli permette di spaziare in un repertorio vasto, tra fantasie virtuosistiche e potere evocativo. Elegante apertura con le note chiare e preziose della Ciaccona di Weiss... Brillante, ironica, incalzante la sua lettura della Rossiniana di Giuliani, in una tavolozza di colori gestiti con maestrìa e intelligenza...nelle pagine di Villa-Lobos, con malinconia sottile e dolcemente misteriosa, Segre ha raccontato fra inquietudini vibranti e cantabili dolcezze, esplorando ogni ombra, ogni sfumatura..."
La Nuova Sardegna (Italia)

"Un concerto indimenticabile. ...L'intensità interpretativa fuori dal comune e la padronanza tecnica hanno permesso di dare al pubblico un'altra prova dei poteri della chitarra. Nelle mani giuste, questo strumento dal suono debole può diventare completo ed espressivo come e forse anche più di un pianoforte ...non è impresa per tutti caricare di intensità i toni acuti e gli esili armonici naturali della chitarra, dove occorre semplicemente sfiorare. Emanuele Segre, invece, lo ha reso possibile, portando le corde a risultati insperati"
Il Resto del Carlino (Italia)

"...virtuosismo e vigore espressivo si uniscono a colori generosi e a un senso del fraseggio che sostiene la tensione emotiva di tutto un pezzo... il suo senso del ritmo è eccellente e abbonda di idee interpretative che realizza con voluttà... È una voce autentica nel mondo del concertismo chitarristico della nuova generazione..."
Les Cahiers de la Guitare et de la musique (Francia)

L'esecuzione è lucida, la tecnica perfetta,
la concentrazione assoluta, l'intelligenza musicale sottile e vigile"
La perfezione tecnica e la bellezza di un suono chiaro, forte e preciso, hanno portato il M° Segre ad una carriera internazionale in centinaia e centinaia di concerti in tutto il mondo, dall'America all'Estremo Oriente.

"Everything he plays, believe it or not, becomes a masterpiece"
Classical Guitar (Gran Bretagna)

 

DISCOGRAFIA
1989
Giuliani: Grande Sonate op. 85, con Alfred Rutz (flauto) (Aloiv 704)
Vivaldi: Conierto en re M FXII n.15, con la Orchestra di Camera della Comunità Europea (993 Pickwick)
Jean Francaix: Concerto per chitarra e orchestra, con la Sudentscher Kammerorchester

1993
Giuliani - Rossini - Paganini ( 50-9303 Claves)

1995
Rodrigo: Concierto de Aranjuez;
Villa-Lobos: Concerto;
Castelnuovo Tedesco: Concerto n°1 Opus 99, con la Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" ( 50-9516 Claves)

1996
Weiss - Bach - Sor - Giuliani - Albéniz (Amadeus)

1997
Musiche del '900: Francaix, Poulenc, Roussel, Milhaud, Auric (50-9704 Claves) )

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