Claudio Scimone, direttore d'orchestra
Fondatore e direttore de "I Solisti Veneti", direttore invitato presso molte
delle maggiori Orchestre mondiali e direttore onorario dell'Orchestra
Gulbenkian di Lisbona, ha studiato direzione con Dimitri Mitropoulos e Franco
Ferrara.
Ha raggiunto una reputazione internazionale sul podio in qualità di direttore
sinfonico e di opera dirigendo, fra l'altro al Covent Garden di Londra, al
Rossini Opera Festival di Pesaro, all'Opera di Zurigo, Roma ("Terme di
Caracalla"), New York (Mostly Mozart Festival con Mozart "Il Sogno di
Scipione"), Macerata (Sferisterio), Houston Gand Opera, Melbourne, ecc.,
nonché, fra le Orchestre Sinfoniche, la Philharmonia e la Royal Philharmonic
di Londra, la Mostly Mozart Orchestra di New York, le Orchestre della Radio
Francese a Parigi e numerose altre fra cui la Yomiuri Symphony Orchestra di
Tokyo, la Bamberger Symphoniker, le principali orchestre di Montreal, Dallas,
Toronto, Toulouse, Strasburgo, Montecarlo, Nizza, l'English Chamber Orchestra,
la Saint Paul Chamber Orchestra e così via.
Ha riportato un grande successo di pubblico e di critica dirigendo per l'Ente
Arena di Verona "Les Danaides" di Antonio Salieri colla regia di Pierluigi
Pizzi ed è comparso nella stagione estiva dell'Arena di Verona con numerose
recite de "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini con Cecilia Gasdia, Leo Nucci,
Ruggero Raimondi, Ramon Vargas e Enzo Dara.
Ha fondato "I Solisti Veneti" nel 1959 a Padova, sua città natale, e da allora
li ha guidati in concerto in più di cinquanta paesi e nei principali festival
del mondo, rendendoli uno dei gruppi più prestigiosi e celebri del mondo.
Ospite abituale delle più importanti reti televisive italiane e straniere, è
stato al centro di alcuni dei più significativi film o programmi televisivi di
contenuto musicale tra cui "Vivaldi, pittore della musica" di François
Reichenbach e "Le Sette Ultime Parole di Cristo" su musica di F.J.Haydn,
girato nella Cappella degli Scrovegni di Giotto, con la regia di Ermanno Olmi.
La sua produzione discografica è vastissima e prodotta per le più importanti
case a distribuzione mondiale (Erato-WEA, Philips, BMG-RCA, ecc.). Comprende
fra l'altro un numero importante di inediti rossiniani, da lui registrati in
prima mondiale, quali "Mosè in Egitto" (con Ruggero Raimondi), "Maometto II",
"Ermione", "Zelmira", "Armida" nonché "L'Italiana in Algeri" con Marylyn Horne;
a quest'ultima registrazione è stato assegnato il Premio Grammy di Los
Angeles. Con "I Solisti Veneti" ha anche registrato l'esecuzione dell'opera
integrale edita in vita di Vivaldi e Albinoni, nonché un numero rilevante di
composizioni di Marcello, Tartini, Galuppi, Salieri e rivelato compositori
quasi sconosciuti quali Giannella, Mercadante e altri. Grande interesse ha
destato la registrazione di "Orlando Furioso" di Vivaldi nonché quelle di
"Catone in Utica", di "Pimpinone" e "Nascimento dell'Aurora" di Albinoni e
della "Caduta di Adamo" di Galuppi.
Autore di "Segno, significato, interpretazione" (Padova 1970) è musicologo di
fama internazionale. La sua revisione della prima edizione moderna delle opere
di Tartini ha giocato un ruolo importante nella riscoperta del compositore
padovano dimenticato.
Fra i molti riconoscimenti ricevuti figurano il Prix Mondial du Disque di
Montreux, il famoso Premio Grammy di Los Angeles, il Premio Caecilia
dell'Associazione della Stampa Musicale Belga, il Premio della Critica
Discografica Italiana. È inoltre stato insignito numerose volte del Grand Prix
International du Disque dell'Academie Charles Cros e del Premio dell'Academie
du Disque Lyrique. È anche stato decorato della Elisabeth Memorial Medal di
Londra e, dalla Repubblica Italiana, della medaglio d'oro dei benemeriti
dell'arte e della cultura..
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Aggiornamento :
17/03/2005
Fonte: info ufficio stampa