Tito Mangialajo Ranzter, contrabbasso.

 

Andrea Dulbecco Trio
- Andrea Dulbecco, vibrafono
- Tito Mangialajo Ranzter, contrabbasso
- Nicola Stranieri, batteria

Tito Mangialajo Rantzer è nato a Milano il 3 giugno del 1967. Fin da bambino si interessa alla musica, grazie a dei genitori amanti del jazz, e comincia a suonare la chitarra. A undici anni scopre i Beatles, e soprattutto Paul McCartney, e decide di passare al basso elettrico.
Dopo averlo studiato da autodidatta, si iscrive a diciannove anni alla scuola “Piccolo Conservatorio – Nuova Milano Musica” e prende lezioni da Franco Feruglio.
Nel frattempo si innamora del jazz e, dopo aver ascoltato registrazioni di Ray Brown e Scott La Faro, capisce di voler suonare il contrabbasso. Ne intraprende lo studio dapprima sempre con Franco Feruglio e in seguito ai Civici Corsi di Jazz del Comune di Milano con lo storico bassista italiano Giorgio Azzolini. Nel frattempo studia armonia e teoria musicale con i maestri Umberto Fusco e Fabio Jegher.
Frequenta quindi seminari di perfezionamento a Siena con Furio Di Castri e a Genova con Walter Booker, già bassista di Sonny Rollins e Cannonball Adderley.
Nonostante questi notevoli impulsi, Tito si considera un autodidatta, e riconosce di aver appreso molto dall’ascolto dei dischi e dal contatto con tutti i musicisti con i quali negli anni ha suonato.
Attualmente collabora con moltissimi musicisti, tra i quali si segnalano Antonio Zambrini, Giovanni Falzone, Francesca Ajmar, Michele Franzini, Giovanni Venosta, Tino Tracanna, Paolo Botti, Corrado Guarino, Valerio Scrignoli, Carlo Nicita, Giancarlo Tossani…
Ha avuto il piacere di collaborare, sia in sala di registrazione che live, con grandi musicisti come Lester Bowie, Herb Robertson, Roswell Rudd, George Garzone, Antonio Faraò.
Ha suonato in numerosi Jazz Festival in Italia ed Europa: Clusone Jazz, Iseo Jazz, Copenhagen Jazz Festival, Aarhus Jazz Festival, Jazz in Bergen (Norvegia), Edinburgo, Braga Jazz Festival (Portogallo), Sant’Anna Arresi, Ciampino, Cagliari e molti altri.
Nel 2000 è stato votato nel referendum indetto dalla rivista Musica Jazz tra i dieci migliori nuovi talenti.
Ha suonato nella colonna sonora dei film di Silvio Soldini “Pane e Tulipani”, “Brucio nel vento”, “Agata e la tempesta”, tutti con musiche di Giovanni Venosta.
Nel 2004 ha esguito, al basso elettrico, la prima assoluta del “Concerto per violoncello, basso elettrico e orchestra d’archi” di Nicola Campogrande: al violoncello il Maestro Mario Brunello.
Nel 2001 ha fondato con Alberto Tacchini e Paolo Botti la Blast Unit Orchestra, formazione che raccoglie alcuni dei più interessanti improvvisatori italiani.
E’ interessato al jazz e alla musica improvvisata, e a tutto ciò che vi sta sopra, sotto, di fianco e attraverso.

Fonte: info ufficio stampa
Fonte: info artista (su richiesta potrebbe essere disponibile email per contatto, richiedere al sito)
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Aggiornamento :
28/11/2007 http://www.concertodautunno.it/cur/ranztert.html