Elisabetta Pozzi, attrice.
Una delle attrici di teatro più importanti del panorama nazionale.
Nata a Genova, ha frequentato la Scuola del Teatro Stabile di Genova, dove ha
debuttato a soli diciassette anni accanto a Giorgio Albertazzi ne "Il fu
Mattia Pascal" di Pirandello. Da allora ha preso parte a numerosissimi
spettacoli, lavorando con i maggiori registi: Jonathan Miller, Aldo Trionfo,
Walter Le Moli, Nanni Loi, Franco Però, Peter Stein, Luigi Squarzina e Luca
Ronconi, solo per citarne alcuni. Nella prima parte della sua carriera si è
dedicata anche a lavori televisivi: nel 1977 è stata protagonista nel film per
la televisione "Rosso veneziano", regia di Marco Leto e subito dopo nel "Che
fare?" di Chernichevskij con la regia di Gianni Serra. Nel 1979 ha debuttato
anche nel cinema ne "Il mistero di Oberwald" di Michelangelo Antonioni.
Le sue partecipazioni televisive e cinematografiche, seppur frequenti, sono
state inferiori alla sua attività in teatro, dove si è affermata come una
delle attrici più interessanti, capaci e versatili della giovane generazione:
alla popolarità della tv ha scelto la professionalità del teatro.
Sul palco si è confrontata con attori quali Carmelo Bene, Giuliana De Sio,
Pamela Villoresi, Sergio Fantoni, Franco Castellano, Maddalena Crippa, Remo
Girone e Mariangela Melato.
Oltre ai moltissimi riconoscimenti ottenuti come attrice di teatro, nel '92 ha
ottenuto il Premio Donatello quale migliore attrice non protagonista del film
di Carlo Verdone "Maledetto il giorno che t'ho incontrata".
Non ha limitato però la sua attività alla sola recitazione: ha preso parte
alla produzione del Teatro Stabile di Parma, ha partecipato al "Progetto
Ritsos", promosso dall'APA (Attori Produttori Associati), un'associazione
spontanea nata in gemellaggio con la Francia per promuovere il giovane teatro
contemporaneo. Dalle relazioni con l'APA francese è nata la coproduzione
“Basta per oggi” presentata al Festival di Avignone nel 1990, di cui è stata
protagonista in un cast italiano e francese. È fondatrice della TEA (Teatro e
Autori), che si occupa della promozione e divulgazione della drammaturgia
contemporanea. Nel 2007 è stata promotrice a Torino del Progetto Theatre
Ouvert che ha presentato testi di drammaturgia contemporanea per cinque mesi
al Teatro Vittoria. Nel frattempo ha partecipato all’operazione “Fahrenheit
451” di Ray Bradbury, progetto ideato insieme al marito Daniele D’Angelo e
portato in scena con la regia di Luca Ronconi.
Per le sue interpretazioni è stata insignita di quattro Premi Ubu, due premi
della critica, il Premio Duse ed il Premio Franco Enriquez.
Dopo aver vissuto a Genova, Roma e Parma, Elisabetta Pozzi “è tornata” in
Oltrepò, terra d’origine della famiglia di sua madre, dove può trovare quiete
e concentrazione e dove si sta dedicando alla ristrutturazione del “Cinema
Marconi”, il vecchio cinema – teatro di Pinarolo Po..
Fonte: info ufficio stampa MiTO
Aggiornamento :
20/09/2008
http://www.concertodautunno.it/cur/pozzie.html