Okinerò, jazz ensemble.

L'Okinerò, jazz ensemble è composto da:
Mario Di Marco Clarinetto
Giancarlo Evangelisti Chitarre
Giulio Ceccacci Basso
Carmine Chiappetta Batteria

Okinerò è nato dopo tre stagioni passate a suonare una volta a settimana al Charity Cafè, locale jazz romano. Tra amici, bevute, chiacchiere, sigarette e ospiti, quattro musicisti hanno via via montato un repertorio originale, creato concerto dopo concerto, standard dopo standard, cena dopo cena. Il nome del gruppo lo si deve al cameriere greco del ristorante “La Carbonara dal 1906”, dove il gruppo cenava sempre prima dei concerti: visto che i quattro musicisti non ordinavano mai l’acqua, il tavolo prenotato per il gruppo era a nome Okinerò, in greco “niente acqua”. Il primo CD del gruppo è intitolato, ovviamente, "Charity Cafè".

Mario Di Marco, Clarinetto
E' diplomato con il massimo dei voti in clarinetto presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma ed ha studiato Strumenti a Percussione fino all’ultimo anno presso lo stesso Conservatorio. Ha studiato jazz, arrangiamento e composizione. Ha vinto il concorso per Primo Clarinetto Solista della Banda Nazionale dell’Aeronautica Militare. Ha al suo attivo varie collaborazioni nell’ambito della musica classica, jazz e musica d’autore. E’ autore di numerose musiche per spettacoli di danza e teatro. E’ direttore del mensile Prove Aperte.


Rassegna stampa:

Gianpalo Chiriacò - Jazz it (n. 31 novembre-dicembre 2005) www.jazzit.it
Che i quattro Okinerò (più relativi ospiti) siano cresciuti in locali e jazz club non c’è dubbio. Il loro sound porta il marchio indelebile delle birre, delle occhiatine, delle chiacchiere, di quell’energia senza filtri che deve saper catturare l’attenzione degli avventori più distratti. Perfino la track list sembra la scaletta di una qualsiasi serata: inizio al fulmicotone (Dodecafunk) e poi un pizzico di latin (Com-Pat). Tre quarti latino, che si muove da una melodia delicata per trasformarsi in un funk sudato e sfacciato: dopodiché Straniera, una vetrina per il clarinetto di Mario Di Marco, incantevole ed emozionante. E si continua con la stessa formula: riff che conciliano il jazz-rock con i ritmi latini e le lunghe divagazioni solistiche, appena stemperate dal sapore agrodolce dei Balcani. Ocho Rios e I’m Calling You si pronunciano sottovoce perché preparano la scarica finale, immancabile: Interferenze. Applasuso e saluto di rito: la serata continua per i più fortunati, agli altri il ricordo di una scossa sonora benevola, in cui non c’era nulla di inaudito, ma tutto suonava così sano, fresco e immediato che non poteva non coinvolgere.


Bruno Pollacci - "AnimaJazz" - Pisa www.animajazz.it
OKINERO': ''Charity Cafè'', nuovo grande Jazz italiano
Mentre ascoltavo con sorpresa e rapito piacere "CHARITY CAFE' degli OKINERO', gruppo emergente italiano dai complessi e solidi valori artistici, mi tornavano alla memoria le parole di alcuni famosi vecchi jazzisti italiani, che sento spesso (durante le mie interviste o in altre pubbliche occasioni) lamentare la mancanza di giovani di vero talento, ed esprimere, con atteggiamento giudicante, aspro e lapidario, la critica relativa al fatto che i giovani jazzisti italiani, a loro modo di vedere, con scarsa modestia, vogliono fare a tutti i costi i loro progetti originali , senza saper suonare e non soffermandosi invece sugli "standards", unico viatico, sempre a loro avviso, per imparare qualcosa di buono. Beh, il Cd "Charity Cafè", pubblicato dalla "ALFA MUSIC" è una delle non poche risposte di qualità, che a mio avviso, qualificano il ricco patrimonio emergente jazzistico nazionale e zittiscono ampiamente queste critiche. Mi sento sempre naturalmente ed animatamente "schierato" dalla parte della creatività, del coraggio propositivo e dell'originalità, e quando sento artisti come gli OKINERO' mi si "allarga il cuore". Il loro è un Jazz intelligentemente e creativamente "aperto" a varie sollecitazioni, offrendo all'ascoltatore un prodotto musicale composito, stimolante ed appagante. Si avvertono, e non solo attraverso i caratteristici tempi spezzati e varieti, certi richiami "Jazz-Rock" ed allegri ambienti "Funky", ma è anche profondamente esplicita la complessa ed elegante radice culturale europea. La "coscienza" popolare, caldamente presente nelle composizioni, s'intreccia in un intrigante "tessuto storico-culturale" con richiami di musica "colta", a rendere manifesto l'enorme, grandioso "background" di un'Europa, forse irripetibile per ricchezza musicale, varietà comunicative e preziosità artistiche. Ma il progetto propositivo degli "OKINERO'" (che già per queste interessanti caratteristiche potrebbe esprimersi compiutamente interessante) non si esaurisce quì, perchè questo grande "magma creativo" dall'ampio raggio culturale,si fonde,ancora e "dulcis in fundo", con le "fluorescenti",scoppiettanti ed ammiccanti atmosfere di un Jazz anni '30, nelle quali il clarinetto di Mario Di Marco prende il volo con una vitalità ed una magnificenza creativa davvero non comuni. Tutto l'ensemble di questo gruppo (Mario Di Marco, clarinetto; Giancarlo Evangelisti, chitarre; Giulio Ceccacci, basso; Carmine Chiappetta, batteria) esprime performances di ottimo livello, ed il feeling (...o meglio, la vera e propria "complicità" di "branco") risulta preziosa ed irrinunciabile per un progetto che si afferma tra i più interessanti del momento, a conferma che il lavoro di alcune coraggiose Case Discografiche come l'Alfa Music è prezioso e che il jazz italiano emergente di qualità è vivacemente competitivo a livelli internazionali, sia per capacità tecniche che per proprietà creative.

Fabio Pibiri - www.jazzitalia.net
Okinerò, dal greco "senza acqua", vi lascio immaginare il perché. Il gruppo, formato da quattro amici romani, esordisce con questo CD, "Charity Cafè", composto quasi per intero da brani originali, che mette in luce la vena compositiva del leader, Mario Di Marco e del chitarrista Giancarlo Evangelisti. Sono loro due che tengono le redini del gioco per tutta la durata del disco, Di Marco col suo clarino dal sound moderno, ma che non disdegna il richiamo ai grandi dello strumento degli anni trenta, e la chitarra di Evangelisti sempre presente e puntuale nell'accompagnamento e negli assolo. L'impasto sonoro rimanda spesso al funk, grazie al basso elettrico (forse anche troppo "elettrico") di Giulio Ceccacci, apprezzabile il suo instancabile walking. Molto bella la malinconica Straniera, dall'altalenante melodia che passa da maggiore a minore, il tessuto armonico disegnato da basso e chitarra forma lo sfondo perfetto per gli assolo del clarinetto. Le tre mini suite Dodecafunk, Tre quarti latino ed Interferenze, ci portano dentro a vari stili e tempi del jazz nell'arco di quest'ultimo secolo. Le prime due suite, e l'introspettiva Per Silvia, sono impreziosite dalla presenza del flauto di Francesco Leonardi. Originale la versione di Calling you, dove Di Marco si lascia andare ad alcune ottime improvvisazioni. Okinerò con Charity Cafè, un buon esordio che potrebbe portare a sviluppi interessanti… ascoltare per credere.

Extra! Music Magazine - www.xtm.it
Francesco Micucci (21/07/2005) - © 2002 - 2005 Extra! Music Magazine. Tutti i diritti riservati
Ho ascoltato con interesse e coinvolgimento....

Rocco Rossitto per "Carta " (settimanale) 29 agosto - 4 settembre 2005 - n. 30
Quanto bene può fare alla salute umana un buon disco di jazz? Tanto, molto. Così l'ascolto di "Charity Cafè" mette di buon umore, alleggerisce corpo e mente, rende il luogo in cui viene suonato sereno e rilassato. Un disco che sa di classico, fumoso, improvvisato jazz che però al contempo trova duttilità nella contaminazione, interessante, con il rock e il funk. Il clarinetto ad esempio suona ipnotico, disegnando traiettorie sonore su cui perdersi per poi trovarsi negli assoli di chitarra. La bussola impazzita della batteria scandisce il ritmo egregiamente. Chi magari preferisce annoiarsi con due accordi semplici semplici ha sbagliato cd. Qui, ora si suona jazz. Tutto il resto è noia.


Ulteriori informazioni sul sito: www.okinero.it 
Mario Di Marco c/o Prove Aperte
Salita dei Crescenzi 30, 00186 Roma. Cell. 338/8109902 fax 06/57303721
mail: dimarco@proveaperte.it  info@okinero.it 
www.okinero.it  - www.alfamusic.com  – www.proveaperte.it 

Fonte: info artista (su richiesta potrebbe essere disponibile email per contatto, richiedere al sito)
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Aggiornamento :
15/04/2006