Mario Martinoli, clavicembalo.

 

Nato a Genova nel 1965. Ha intrapreso lo studio del clavicembalo all'età di quattordici anni prima come autodidatta, poi come allievo di specialisti di fama come Bob van Asperen e Kenneth Gilbert. Contemporaneamente ha studiato pianoforte sotto la guida di Martha del Vecchio. Per diversi anni, e fino al 1991, è stato maestro assistente di basso continuo presso i corsi di Musica Antica dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena. Nel corso degli anni Novanta ha inoltre lavorato come produttore e direttore di registrazione per numerose case discografiche italiane e straniere. Negli stessi anni ha svolto attività concertistica in Italia e all'estero con numerosi ensemble da camera e orchestre, effettuando anche registrazioni che hanno formato, nel corso del tempo, una vasta discografia dedicata prevalentemente al repertorio barocco. Attivo anche come compositore di musica per il pianoforte, da qualche anno si dedica quasi esclusivamente all'attività solistica e allo studio e la riscoperta del repertorio classico e pre-classico per strumenti a tastiera, come testimoniano le sue recenti incisioni dedicate ad autori come Schobert, Mozart, Kraus e Marchand. Ha ideato e fondato il “Premio Bonporti” di Rovereto, di cui è stato direttore artistico dal 1996 al 2005.

Molte delle composizioni di Johann Sebastian Bach per strumento a tastiera furono da lui concepite sia per l'esecuzione in pubblico, sia per lo studio della tecnica clavicembalistica. Così è anche per le Sei Partite (BWV 825-830) , scritte fra il 1726 e il 1731, pubblicate da lui a proprie spese e pensate anzitutto per i numerosi allievi privati che la sua fama aveva attirato a Lipsia, città nella quale viveva dal 1723 e dove sarebbe rimasto fino alla morte. Le Partite sono l'ultimo omaggio che Bach dedicò alla forma della suite , ovvero della successione di danze che aveva dominato quasi un secolo di vita musicale ma che di lì a poco sarebbe stata soppiantata da una nuova forma, la Sonata . La Partita n. 4 , in particolare, è caratterizzata dalla presenza di un'ampia Ouverture basata su uno schema libero e conclusa da una Fuga di proporzioni grandiose.

L'allievo per il quale Bach aveva composto la maggior parte delle sue opere per clavicembalo era il figlio primogenito, Wilhelm Friedemann, probabilmente il più talentuoso, ma certo non il più fortunato della sua progenie musicale. Negli ultimi decenni, tuttavia, le opere di Wilhelm Friedemann Bach sono state al centro di una riscoperta che ha attribuito loro anche una significativa importanza storica nel passaggio che va dal tardo barocco alla nascita del classicismo musicale: la Polonaise del 1765 e la Fuga del 1778, entrambe in Re minore, sono emblematiche della sua posizione collocata a metà strada fra l'imporsi di nuove forme musicali e la persistenza di modelli più arcaici.

Johann Christian Bach è invece fra gli ultimi figli di Sebastian: il padre morì quando aveva quattordici anni e della sua educazione musicale si occupò il più celebre tra i fratelli maggiori, Carl Philipp Emanuel. Johann Christian è stato uno dei nomi più illustri del classicismo europeo: nella sua Sonata in la maggiore op. 17 n. 5 , scritta solo un anno dopo la Fuga di Wilhelm Friedemann, si respira già l'aria di un'epoca nuova che ha quasi reciso ogni legame con quel passato di cui il padre era stato il massimo rappresentante.

Il cosiddetto Preludio modulante di Mozart fa parte di un gruppo di composizioni che egli destinò alla sorella Marianne fra il 1776 e il 1778: buona pianista, “Nannerl”, com'era chiamata in casa, non era però una brillante improvvisatrice, e questo indusse il fratello a preparare per lei qualche “pseudo-improvvisazione” da eseguire a memoria, quando le fosse stato richiesto appunto di improvvisare in pubblico. Raramente eseguite, queste pagine sono in realtà un preziosissimo documento dell'arte dell'improvvisazione sul finire del xviii secolo e aprono una piccola visuale su quella parte della musica di Mozart che, non essendo scritta, è scomparsa con lui..

Fonte: info ufficio stampa
Aggiornamento :
02/03/2008 http://www.concertodautunno.it/cur/martinolim.html