Alessandro Marangoni, pianista
vedi anche Trio Albatros Ensemble http://www.concertodautunno.it/cur/trioalbatros.html
Nato nel 1979, ha iniziato giovanissimo gli studi musicali e si è diplomato in
pianoforte col massimo dei voti e la lode con Marco Vincenzi presso il
Conservatorio di Alessandria. In seguito si è perfezionato con Maria Tipo e
Pietro De Maria alla Scuola di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è
laureato in Filosofia presso l'Università di Pavia (con una tesi sulla
filosofia della musica di Fernando Liuzzi), alunno di merito dell' Almo
Collegio Borromeo. Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali,
tiene regolarmente concerti come solista nei principali centri italiani ed
europei, svolgendo anche un'intensa attività cameristica con musicisti quali
Mario Ancillotti, Marco Berrini, Vittorio Ceccanti, Fanny Clamagirand, Cecilia
Laca, Daria Masiero, Silvia Mazzon, Ermanno Molinaro, Stefano Parrino, Carlo
Zardo, I Solisti dell'Orchestra Filarmonica di Torino e il Nuovo Quartetto
Italiano. Da alcuni anni è invitato a suonare ai Convegni Internazionali della
Cittadella di Assisi, da ultimo alla presenza del Presidente Oscar Luigi
Scalfaro; di recente ha suonato per l'Orchestra Filarmonica di Torino,
l'Associazione Musicale Lucchese, la Fondazione Walton di Ischia, l'Engadiner
Internationale Kammermusik-Festspiele, il Festival “Suoni e Colori della
Toscana”, la Sagra Musicale Umbra, il Centro Studi Musicali “F. Busoni” di
Empoli, il Teatro Giordano di Foggia, il Teatro Gentile di Fabriano, il Teatro
Coccia di Novara, il Teatro Dal Verme di Milano, il St. John's College di
Cambridge, l'Istituto Italiano di Cultura a Londra, con notevole successo di
pubblico e di critica. Ha inoltre eseguito i Concerti K 449 e K 271 di Mozart
in tournèe con la Amadeus Kammerorchester del Mozarteum di Salisburgo.
Recentemente ha eseguito i Liebeslieder walzer di Brahms al Teatro Dal Verme
di Milano, con Quirino Principe voce recitante e ha debuttato con successo in
Spagna con l'Orchestra Filarmonica di Malaga e a Bratislava con la Filarmonica
Slovacca, sotto la grande bacchetta di Aldo Ceccato. Ha inoltre instaurato un
sodalizio artistico con l'attrice Valentina Cortese. E' il pianista del Trio
Albatros Ensemble, formazione particolarmente attenta alla musica
contemporanea, a cui hanno dedicato partiture compositori come Bettinelli,
Chailly, Gaslini, Festa, Mosca, Scogna: a breve uscirà un cd con musiche di
Nino Rota per Stradivarius. Sono previste tournèes in Gran Bretagna, Stati
Uniti e Australia. Di recente ha tenuto una masterclass al Conservatorio di
Palermo. Alessandro è impegnato nella registrazione integrale dei Peccati di
vecchiaia di Rossini per la Naxos. Sempre nel 2007 ha ricevuto il prestigioso
Premio Internazionale "Amici di Milano" per la Musica.
http://www.alessandromarangoni.com
Ha debuttato nel dicembre 2007 con un recital al Teatro alla Scala di
Milano, in un omaggio a Victor de Sabata nel 40° anniversario della morte,
insieme a Daniel Barenboim.
Nato nel 1979, Alessandro Marangoni ha iniziato giovanissimo gli studi
musicali e si è laureato in pianoforte col massimo dei voti, lode e
menzione con Marco Vincenzi presso il Conservatorio di Alessandria.
In seguito si è perfezionato con Maria Tipo e Pietro De Maria alla Scuola
di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è laureato in Filosofia presso
l’Università di Pavia (con una tesi sulla filosofia della musica di
Fernando Liuzzi), alunno di merito dell’Almo Collegio Borromeo.
Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, tiene
regolarmente concerti come solista nei principali centri italiani ed
europei, svolgendo anche un’intensa attività cameristica con musicisti
quali Mario Ancillotti, Marco Berrini, Vittorio Ceccanti, Fanny
Clamagirand, Daria Masiero, Ermanno Molinaro, Stefano Parrino, Quirino
Principe, Carlo Zardo, il Quartetto di Fiesole e il Nuovo Quartetto
Italiano.
Di recente ha suonato all’Accademia di Santa Cecilia a Roma (Parco della
Musica), all’Accademia della Crusca di Firenze, il Teatro La Fenice di
Venezia, il Teatro Verdi di Trieste, alla Cappella Paolina del Quirinale
in Roma, per l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Associazione Musicale
Lucchese, la Fondazione Walton di Ischia, l’Engadiner Internationale
Kammermusik-Festspiele, il Festival “Suoni e Colori della Toscana”, la
Sagra Musicale Umbra, l’Estate Musicale a Portogruaro, il Centro Studi
Musicali “F. Busoni” di Empoli, il Teatro Giordano di Foggia, il Teatro
Gentile di Fabriano, il Teatro Coccia di Novara, il Teatro Dal Verme di
Milano, l’Aula Magna dell’Università “La Sapienza” di Roma, il St. John’s
College di Cambridge, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, con
notevole successo di pubblico e di critica. Ha inoltre eseguito alcuni
concerti di Mozart in tournèe con la Amadeus Kammerorchester del Mozarteum
di Salisburgo. Recentemente ha debuttato con successo in Spagna con
l’Orchestra Filarmonica di Malaga e a Bratislava con l’Orchestra
Filarmonica Slovacca, sotto la grande bacchetta di Aldo Ceccato. Ha
inoltre istaurato un sodalizio artistico con l’attrice Valentina Cortese e
stanno ottenendo molto successo i suoi recital su Rossini, in duo con
Quirino Principe come voce recitante.
E’ il pianista del Trio Albatros Ensemble, formazione particolarmente
attenta alla musica contemporanea, alla quale hanno dedicato delle
partiture compositori quali Bettinelli, Chailly, Gaslini, Festa, Mosca,
Solbiati, Scogna: con questa formazione ha registrato un cd dedicato a
Nino Rota per Stradivarius e ha suonato in diretta al Tg2 e RAI Mizar. E’
inoltre impegnato nella registrazione integrale dei Peccati di vecchiaia
di Rossini e del Gradus ad parnassum di Clementi per la Naxos.
Recentemente Alessandro Marangoni ha riscoperto la produzione pianistica
di Victor de Sabata, che ha registrato per La Bottega Discantica. Nel 2007
ha vinto il prestigioso Premio Internazionale “Amici di Milano” per la
Musica. Di recente ha effettuato concerti e masterclasses in Sud America
con molto successo di pubblico e di critica.
SABATO 17 NOVEMBRE 2001 ore 21
Basilica di San Lorenzo Martire di Mortara
W.A.Mozart
Divertimento K 138
Quartetto K 155
Concerto per pianoforte e archi in la magg. K 414
ENSEMBLE LEGRENZI di Milano
Al pianoforte: M° ALESSANDRO MARANGONI
Il concerto é dedicato a Mozart. Nella prima parte il quartetto d'archi eseguirà un divertimento e un importante quartetto. mentre nella seconda accompagnerà il solista al pianoforte nel concerto K 414, eseguibile anche in questa formazione "da camera".
Alessandro Marangoni
come
Direttore artistico Associazione ModAgriCultura
L'Associazione ModAgriCultura nasce da un'idea di Rosa Preda Schiavi e
Federico Fazzuoli, ideatori della serie di rassegne Nazionali di
ModAgricoltura, A Vicenza, Noventa Vicentina, Bergamo, Alzano Lombardo e …,
volte alla diffusione e allo studio della lavorazione delle fibre tessili
naturali, in funzione della moda.
ModAgricultura, intesa come unione tra le tradizioni del passato,
rappresentate dalla coltura delle fibre tessili naturali e di tutti i prodotti
naturali del nostro territorio, con la moda, quale massimo esempio di
contemporaneità, di tempo presente e futuro.
Inizialmente focalizzata sullo studio della lavorazione e della storia delle
fibre naturali, l'associazione oggi si prefigge diversi obbiettivi. Tra i più
importanti la valorizzazione del territorio italiano, cominciando da quello
lombardo-bergamasco, luogo d'origine dell'ente.
L'associazione esclude qualsiasi fine di lucro dai propri intenti che sono
soprattutto incentrati sulla promozione della produzione tessile e
gastronomica italiana attraverso l'organizzazione di eventi culturali e
musicali in grado di catalizzare l'attenzione di pubblico e media.
L'attività svolta in questi anni testimonia l'impegno dell'associazione nel
settore di cultura e no-profit: dal 1992 ad oggi ha organizzato diverse
rassegne per la promozione dei tessuti naturali, eventi spettacolo a scopo
benefico e ha realizzato diversi video-documentario di storia del costume.
I progetti attuali riguardano due settori: lo spettacolo, con ItineraFestival,
e la didattica, con una serie di corsi organizzati all'interno delle scuole
medie per migliorare la postura e il comportamento.
L'associazione ha inoltre in cantiere nuove idee che attendono l'appoggio e il
patrocinio di enti pubblici e privati: la realizzazione di documentari su
diverse realtà italiane che possano poi essere trasmessi sulle reti
televisive, la realizzazione di un evento a livello europeo che veda la
diffusione della cultura italiana, dalla moda alla gastronomia, all'estero,
sempre accompagnata dalla grande musica.
Organizzazione
A.M.A.C. “Associazione ModAgriCultura” tel. 035/553079
Rosa Preda Schiavi Presidente
Alessandro Marangoni Direttore artistico
Elena Schiavi-Tiss Organizzazione e promozione
Barbara Franco-Tiss Ufficio Stampa (tel. 035/553079)
Carlo Peruchetti Coordinamento artistico
Lavinia Daretti Redazione testi
Bernardino Zappa Redazione note di sala
Studio Tiss Segreteria organizzativa e artistica
La manifestazione è organizzata da Associazione ModAgriCultura sotto gli
auspici di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Dipartimento dello Spettacolo e
Regione Lombardia con il patrocinio di Provincia di Bergamo e Comune di
Bergamo Comune di Scanzorosciate, Comune di Almenno San Bartolomeo, Comune di
Almenno San Salvatore, Comune di San Pellegrino Terme, Comune di Cavernago,
Comune di Pagazzano, Comune di Sarnico
Una breve introduzione a un progetto in cui credo e a cui sono
particolarmente affezionata…
Veder nascere in alcuni giovani l'interesse a creare un progetto per la
diffusione e il sostegno della musica nella nostra provincia mi ha spinto ad
aderirvi con la forza emotiva che da sempre mi contraddistingue.
Comprendere poi, grazie alla preziosa esperienza aquisita negli anni passati a
fianco del grande maestro Aldo Ceccato, l'importanza di simili iniziative mi
ha definitivamente spronato a sostenere, attraverso l'associazione
ModAgriCultura, questa nuova manifestazione, valida non solo per gli intenti,
ma anche per quanto propone.
Itinerari musicali di alto livello, definiti dal giovane maestro Alessandro
Marangoni, saranno calati nelle diverse realtà locali della provincia
bergamasca, allargando così il nostro sguardo sulle numerose bellezze
artistiche e produttive che essa offre, con visite guidate e assaggi
eno-gastronomici.
Rosa Preda Schiavi (Presidente ModAgriCultura)
Aprendo con una insolita esecuzione del Quatuor di Messiaen, con la
straordinaria partecipazione di Ugo Pagliai, ItineraFestival inaugura la sua
prima edizione con grandi aspettative.
La programmazione di quest'anno raggruppa artisti di fama nazionale e
internazionale che suoneranno sullo sfondo di antiche chiese e castelli,
preziose risorse della
bergamasca.
Il Nuovo Quartetto Italiano, come nella mitica tradizione di Borciani e
Farulli, eseguirà autori italiani.
Due importanti orchestre regionali, "I Pomeriggi Musicali" e l'Orchestra
Sinfonica di
Sanremo, con l'eccezionale partecipazione di due grandi solisti come Pietro De
Maria e Marco Vincenzi, apriranno l'orizzonte al repertorio sinfonico.
Mentre il giovane Quartetto di Fiesole, che da ormai alcuni anni riscuote
successi in tutto il mondo, ci offrirà un concerto unico, con la straordinaria
partecipazione di
Andrea Lucchesini, erede e rappresentante, con De Maria e Vincenzi, della
grande scuola pianistica di Maria Tipo, alla cui persona vogliamo, in questa
cornice, rendere un sentito omaggio.
Per varietà di intenti e gusti musicali abbiamo inserito un concerto jazz del
tutto particolare perché vedrà protagonista Gianni Coscia con l'Orchestra
"Salmeggia" e Gianluigi Trovesi diretti da Carlo Boccadoro, personaggi unici
in campo jazzistico, che
hanno saputo creare un linguaggio nuovo, fusione tra il jazz appunto e la
musica colta. Un altro attore molto amato dal pubblico, Moni Ovadia, insieme
all'Orchestra I Pomeriggi Musicali chiuderà la nostra programmazione con una
straordinaria esecuzione di canti yiddish.
Un invidiabile insieme di grandi artisti, quindi, con la speranza di far
entrare nel "Regno della Musica" (per dirla con Busoni) anche i "non
addetti ai lavori", ospiti di luoghi incantevoli .
CONVEGNO INTERNAZIONALE
18 - 19 febbraio 2005 SISTEMA MUSICA: PROBLEMI E PROSPETTIVE
In collaborazione con
Associazione Nazionale Critici Musicali
Il Giornale della Musica
18 febbraio 2005
FORMAZIONE - FORMAZIONI : SCENARI POSSIBILI ore 17:30
Tavola rotonda “Perfezionamento e performance: sentieri interrotti?”
Salvatore Accardo – Concertista e didatta “Accademia Stauffer” di Cremona
Enrico Bronzi, Alberto Miodini, Ivan Rabaglia – Concertisti e didatti, Trio di
Parma
Bruno Cagli – Presidente Accademia S. Cecilia
Michele Campanella – Concertista e didatta
Guido Corti – Concertista e didatta
Pietro De Maria – Concertista e didatta
Alessandro Marangoni – Concertista e didatta
Riccardo Risaliti – Concertista e didatta
Maurizio Valentini – Concertista e didatta
Pavel Vernikov – Direttore Artistico Festival di Portogruaro
Domenica 29 gennaio 2006, alle ore 16.30, nella Sala Piccola del Teatro Dal
Verme (via San Giovanni Sul Muro, 2 Milano) con la rassegna Armonie d'Autore.
In questo appuntamento troveremo il giovane pianista emergente Alessandro
Marangoni, recentemente esibitosi in una tournèe italiana con l'Orchestra da
camera del Mozarteum di Salisburgo, alle prese con il seguente impegnativo
programma:
M.Clementi: Sonata in Fa minore op. 13 n. 6
W.A:Mozart: Sonata in Re maggiore op. 311
F.Liszt: Ballata n. 2
C.Debussy: Images (II livre)
F.Chopin: Scherzo n. 3 op. 39
Direttore artistico di Mortara on stage sin dalla sua prima edizione
Una intervista di Mario Mainino ad Alessandro Marangoni
Come mai scatta nella mente di un ragazzo l'idea di diventare musicista, tu
hai "iniziato giovanissimo gli studi musicali in una piccola città come
Mortara, quale è stato l'input che ti ha indirizzato verso la musica.
Ho sempre avuto questo desiderio fin da piccolo, adoravo ascoltare musica.
Sono quelle cose innate che vengono dal buon Dio, non saprei molto spiegare.
Hai avuto qualcuno in famiglia che amava la musica classica, un insegnante,
un'amicizia che ti ha aiutato e sostenuto nella tua idea di studiare musica.
I miei genitori mi portavano ai concerti e mi hanno sempre sostenuto, poi
verso i 13 anni la preside Rastellino mi ha incoraggiato molto. Devo tanto
anche al caro don Antonio Lova, anch’egli musicista, che mi ha seguito con
affetto e consigliato durante i suoi anni a Mortara.
Cosa ti ha attratto verso il pianoforte rispetto ad un altro strumento?
Tutti gli strumenti sono bellissimi, e “alla pari”, ma il suono del
pianoforte, il tocco sulla tastiera mi ha sempre affascinato.
Dopo Mortara hai studiato al Conservatorio di Alessandria e poi ancora a
Fiesole, che ne dici della qualità dell'insegnamento musicale e di come
l'insegnamento possa aiutare ad avviare alla professione.
Avere un buon insegnante è fondamentale: io sono stato molto fortunato,
anzi privilegiato, prima con Marco Vincenzi in Conservatorio e poi con Maria
Tipo a Fiesole ma spesso si trovano cattivi maestri che non sanno capire e
valorizzare i talenti dei giovani. Poi sta a ognuno di noi: ci vuole molta
tenacia, un po’ di fortuna e soprattutto tanto studio. Bisogna diventare
maestri di noi stessi.
Mentre studiavi musica hai avuto il tempo anche di laurearti in Filosofia,
praticamente un doppio lavoro, è stata dura?
Abbastanza, ma devo dire grazie al Collegio Borromeo che mi ha permesso di
studiare pianoforte, anche di notte a volte e poter frequentare l’università.
Sono stati i più begli anni della mia vita.
Puoi raccontarci qualche episodio importante che ti ha avvicinato al mondo
del concertismo internazionale, c'è stato qualche incontro con altri musicisti
o un agente che ti hanno aiutato o ti hanno aiutato i vari concorsi nei quali
ti sei distinto, che hanno avuto importanza per la tua carriera.
Senz’altro l’incontro con Maria Tipo mi ha aperto un nuovo modo di
studiare e di affrontare la carriera internazionale. I concorsi sono
importanti ma devo dire che ho iniziato a fare concerti perché persone mi
sentivano dal vivo e mi invitavano perché ero loro piaciuto. L’affetto del
pubblico poi è determinante. E’ molto importante l’organizzazione del proprio
tempo: bisogna sapere fare i manager, viaggiare, studiare, incontrare persone…
Tra i tuoi insegnanti hai avuto due miti del pianismo italiano Maria Tipo e
Pietro De Maria, alla Scuola di Musica di Fiesole, De Maria è stato anche tuo
ospite nella scorsa stagione a Mortara, due musicisti di diversa età, cosa ti
ha trasmesso ognuno di loro?
Devo a Maria Tipo moltissimo: la cura del suono, lo sviluppo di un mio
stile interpretativo, l’attenzione per la partitura e per i particolari, molti
consigli preziosi anche su come affrontare la carriera e il pubblico. E’ una
persona straordinaria e sa capire immediatamente di cosa un allievo ha
bisogno, quali sono i pregi e correggere i difetti. De Maria, suo assistente a
Fiesole, è altrettanto un maestro eccezionale, mi ha curato molto la tecnica,
ma anche il lato interpretativo. Pur essendo giovane ha una maturità
stupefacente e una grande umiltà. C’è sempre sintonia di idee tra lui e la
Tipo: è bello perché è come una grande famiglia, ci si vuole tutti molto bene,
non ci sono invidie, anzi aiuto reciproco. Questi valori pochi insegnanti li
sanno trasmettere.
Attualmente sei direttore artistico di Mortara On stage, che il prossimo
giovedì presenta il coro del Patriarcato di Mosca, e che dal suo inizio ha
portato a Mortara molti artisti di livello internazionale, musicisti ed amici
che hai conosciuto in questi anni, ma tu hai anche diretto un altro festival
lombardo?
Si, Itinera Festival che purtroppo non si fa più per scarsi mezzi
economici. Era uno dei più importanti festival italiani: ne sono fiero perché
portato avanti tutto da giovani e con scarsi mezzi. Mortara è una realtà che
funziona molto bene: molto pubblico e caloroso, la città è entusiasta e anche
l’amministrazione comunale appoggia e sostiene la stagione con un entusiasmo
davvero raro.
Un personaggio importante con il quale spesso collabori spesso è il maestro
Aldo Ceccato, quando è stato il primo incontro con il maestro, in che
occasione?
Ci siamo conosciuti ad Assisi: io facevo un concerto là, lui l’ha saputo
ed è venuto ad ascoltarmi. E’ rimasto colpito dal mio modo di suonare e mi ha
subito ingaggiato per un importante concerto in Spagna con lui. Da lì è nata
una sincera amicizia, non solo musicale: da lui ho imparato moltissimo e mi dà
sempre consigli molto preziosi. Aldo, oltre ad essere un grande e illustre
musicista è una persona stupenda, che ama molto i giovani. Un vulcano di idee
e una miniera preziosa di sapienza musicale.
Attraverso il maestro Ceccato hai conosciuto anche la moglie Eliana de
Sabata, ed attraverso lei le composizioni del padre Victor che hai inciso e
presenterai domani alla Scala, che ne dici dell'opera di De Sabata come
autore?
Si, Eliana è diventata una carissima amica. E’ una persona dolcissima, che
ha vissuto in pieno la grande storia della musica del Novecento, conoscendo
tutte le più grandi autorità del mondo, attraverso suo padre e poi suo marito.
Tramite la famiglia Ceccato ho avuto modo di conoscere meglio da vicino la
leggendaria figura di de Sabata. Ho scoperto quasi per caso queste partiture,
sconosciute anche da loro; altre mi sono state date da Eliana. Ho con stupore
scoperto che Victor era anche un grande compositore, nonché grande pianista.
Forse questo lato della sua carriera è meno noto adessso, ma egli iniziò
proprio come compositore e come tale era apprezzato da Ravel, da Strauss e da
Toscanini…Entrò alla Scala prima come compositore che come direttore.
Un'altra impresa che stai completando è l'incisione dei "Pieces de
vieillesse" di G.Rossini ma nei tuoi concerti ha affrontato diversi autori il
romantico Chopin, il contemporaneo come Nino Rota, Martucci, Gershwin,
Beethoven qual’è il tuo autore o periodo preferito?
Quella di Rossini è una scommessa nata con l’amico Paolo Zeccara, che si è
concretizzata con questa mastodontica integrale per la Naxos che sto portando
avanti, divertendomi moltissimo: ho sempre amato Rossini fin da piccolo.
Difficile dire l’autore preferito, amo tutta la musica. A volte anche autori
cosiddetti “minori” hanno scritto capolavori assoluti. Per formazione forse
preferisco il periodo “classico” del pianoforte, Mozart, Clementi, Beethoven,
Chopin, Scarlatti…ma anche Rota o Ligeti, perché no?
Hai lavorato come solista, con grandi orchestre ma anche come formazione da
camera con il Trio Albatros che ne dici dei diversi modi di fare musica, hai
qualche preferenza?
Fare musica da camera è un’esperienza fondamentale per ogni musicista, non
basta fare il solista. Suonare con gli altri è bellissimo e arricchente. Con i
fratelli Parrino compongo il Trio Albatros, che è una formazione stabile e
molto affiatata, sono musicisti straordinari e lavoriamo molto sull’insieme,
sulla ricerca del suono. Abbiamo molti compositori viventi che scrivono brani
apposta per noi e siamo molto orgogliosi di questo.
Fonte: info ufficio stampa
Fonte: info artista (su richiesta potrebbe
essere
disponibile email per contatto, richiedere al
sito)
Attenzione: eventuali dati
personali sono stati autorizzati alla pubblicazione direttamente
dall'interessato.
Aggiornamento :
10/03/2009
http://www.concertodautunno.it/cur/marangonia.html