Laura Magistrelli, clarinetto
GIOVEDÌ 6 aprile 2006, ore 20.30
Azienda Ospedaliera Ospedale Civile di Legnano
Ufficio Stampa e Comunicazione
PROGETTO IRIS – OSPEDALE APERTO, VIII Edizione 2006
Concerto di ringraziamento dedicato al dottor Piero Di Giuseppe,
primario dell’Unità di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Ospedale di
Magenta e alla sua equipe
CLARINETTO ALL’OPERA
Fantasie, arie e cavatine dalle opere di V. Bellini, B. Bartok, G. Verdi,
G. Rossini, M. Bruch
Laura Magistrelli, clarinetto
Paolo Cinzia Baggio, pianoforte
Ospedale G. FORNAROLI di Magenta, Via Al donatore di Sangue 50
Sala della Rotonda, ex Piano Rialzato dell’ospedale
INGRESSO LIBERO
la mia mano sullo strumento
come prima dell’incidente
“ La sua mano non potrà più tornare come prima”. Questo il verdetto, spietato
e disperante per un musicista - per il quale la mano è tutto - che un medico
di turno al Pronto Soccorso diede alla giovane clarinettista Laura Magistrelli
nemmeno un anno fa, quando, per una banale caduta dalle scale di casa, riportò
una “frattura scomposta pluriframmentaria spiroide della mano sinistra”, come
si legge nella diagnosi. In pratica, il metacarpo distrutto.
Per qualsiasi persona tale verdetto sarebbe stato crudo, tanto più per una
giovane musicista con una carriera già molto promettente, quale è quella di
Laura Magistrelli, diplomata al Conservatorio G. Verdi di Milano,
perfezionamento con Karl Leister e Dieter Klocker, solista in concerti con
l’Orchestra della RAI di Milano, l’orchestra G. Cantelli, l’Orchestra dell’Angelicum.
Aveva già collaborato con importanti orchestre, quali quella dei Pomeriggi
Musicali di Milano, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, I Cameristi
Lombardi, la Stabile di Bergamo, l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, la
Filarmonica Italiana, ed aveva già suonato in tanti prestigiosi teatri
italiani, europei e degli Stati Uniti.
Dopo il primo momento di sgomento, Laura chiese aiuto a Piero Di Giuseppe,
primario del reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’ospedale di
Magenta, che già un paio d’anni fa aveva magistralmente ricostruito la mano al
violinista Glauco Talassi.
Praticamente immediato fu l’intervento, perfettamente riuscito. Poi il gesso,
la fasciatura e un mese di riabilitazione. E, a tre mesi dall’incidente, il
primo concerto con la mano assolutamente perfetta.
“Dopo l’incidente e le parole di quel medico mi sono sentita crollare il mondo
addosso. La voce si è sparsa nell’ambiente musicale nel giro di un giorno,
amici e colleghi mi davano suggerimenti, vai a Parigi, vai negli Stati Uniti.
Finchè un’amica mi ha detto: “ Chiedi del Dr. Di Giuseppe dell’ospedale di
Magenta, che è bravissimo…”.
Tutto infatti si è risolto in pochissimi giorni, sono stata operata subito e
in poco tempo sono tornata a suonare. Così sono felice ed orgogliosa di
tornare qui, al Fornaroli di Magenta, non più da paziente, ma per tributare
tutta la mia riconoscenza e la mia stima ad un medico, il dottor Di Giuseppe,
che ha saputo infondermi fiducia e che mi ha aiutato psicologicamente, oltre
che chirurgicamente, a guarire, anche nei mesi dopo l’intervento. Lui, oltre
ad essere un bravissimo medico, è anche una persona straordinaria. Tutti i
medici dovrebbero essere come lui.”
Afferma convinta Laura Magistrelli, che ha completamente ripreso la sua
attività e che per giovedì 6 aprile ha preparato con la pianista Paola Cinzia
Baggio - diploma al conservatorio di Torino e un’intensa attività
concertistica e didattica anche all’estero - un gradevolissimo concerto,
vivace e molto cantabile, per i pazienti, i loro famigliari, gli amici e il
pubblico, tutto giocato su fantasie, cavatine e brani d’opera tratti dal
melodramma italiano ed europeo dell’Ottocento.
Naturalmente ci sarà ad ascoltarla tra il pubblico il dottor di Giuseppe – che
è anche un fine conoscitore e amante della musica - con tutta la sua
bravissima equipe.
La storia di Laura
Martedì 31 maggio 2005 inseguito ad un incidente banale ho fratturato il 4°
metacarpo della mano sinistra.
L’incidente è avvenuto nel seguente modo: scendendo dalle scale di casa mia a
tutta velocità, sono andata a sbattere contro lo stipite della porta….
Al momento ho sentito un dolore pazzesco , ma dopo circa due ore ho notato che
riuscivo a muovere le dita , quindi ho pensato che non fosse nulla di grave…
Sono stata a riposo un giorno e il giovedì mattina ho provato a suonare in
previsione del concerto serale .
La mano era sempre gonfia e mi faceva un gran male ma “ ho stretto i denti” e
ho deciso di non farmi sostituire in quel concerto visto che il programma non
prevedeva brani difficili.
Il venerdì mattina , finalmente, mi sono decisa ad andare al pronto soccorso
dove , inseguito alla radiografia,è stata riscontrata la frattura spiroide
pluriframmentaria scomposta del 4 ° metacarpo della mano sinistra
Mi è stato detto che avrei dovuto subire un intervento chirugico …
Sono salita all’ambulatorio N°8 del corpo F dove mi hanno steccato il 4° e il
5° dito con una evidente fasciatura…
Moralmente mi sentivo “ a terra” ..il medico presente,( probabilmente quel
giorno aveva “la luna storta per motivi suoi) è stato abbastanza duro e
spietato nei miei confronti . Gli ho detto che ero musicista ,ho chiesto
informazioni sull’intervento e Lui mi ha risposto dicendo “ noi aggiustiamo a
tutti le mani nello stesso modo , sia che uno fa l’impiegato, gioca a golf o
fa il musicista”… mi ha detto che non avrei potuto suonare per almeno tre mesi
e… la mia mano non sarebbe mai più tornata come prima ….
A quel punto Mi sono sentita “crollare il mondo addosso”….
Dovendomi fare sostituire nei concerti già fissati ,nel giro di un giorno la
voce si è sparsa nell’ambiente musicale e parecchi amici e colleghi mi hanno
chiamato per avere notizie dandomi suggerimenti…
Vai a Parigi, vai a Genova, vai a Savona, vai a Brescia….finalmente un’amica
mi ha detto “rimani a Magenta perché il reparto di chirurgia della mano è
molto rinomato e chiedi del Dr Di Giuseppe che è bravissimo”….
Non ho dormito per due giorni pensando alla frase …” la sua mano non sarà mai
più come prima…”
Il lunedì 6 mi hanno chiamato dall’ospedale dicendomi che l’intervento era
fissato per il giorno seguente e che mi aspettavano in reparto per i vari
esami…
Vado, tutta preoccupata e..chiedo del Dr DiGiuseppe…”è in sala operatoria”….mi
dicono…..
La sera alle 20, finalmente, riesco ad incontrare il Dr DiGiuseppe.
L’incontro con Lui è stato fondamentale perché mi ha subito ispirato fiducia .
“E’ una brutta frattura ma è un intervento di routine , inserirò una vite e un
chiodo …. non si deve preoccupare ,20 giorni di gesso poi riabilitazione
intensiva , vedrà che potrà tornare a suonare come prima”….queste sono state
le sue parole.
In quel momento è sparita la paura e la felicità ha invaso il mio corpo!
Il giorno seguente sono stata operata dal Dr DiGiuseppe assistito dal Dr
Vercesi . L’intervento è durato circa un’ora e un quarto in anestesia locale.
10 giorni con la fasciatura, 20 col gesso e poi 6 settimane di riabilitazione
intensiva .
Ho effettuato quasi tutti i controlli col Dr DiGiuseppe , tranne due dove mi
ha seguito il Dr Tunesi anch’esso bravissimo medico e persona gentilissima.
Anche in palestra , dove ho effettuato la riabilitazione, ho incontrato
persone preparate, gentili ed affabili.
Il 28 agosto , finalmente, il mio primo concerto dopo l’intervento.
Il metacarpo non era ancora calcificato ma sono riuscita a suonare senza
grossi problemi .
Da quel giorno ho ricominciato la mia attività pensando all’incidente come “un
vecchio ricordo”.
Il 3 novembre ho effettuato l’ultima radiografia col seguente esito: buon
consolidamento della pregressa frattura del quarto metacarpo
Il 9 novembre 2005 ultimo controllo col Dr Di Giuseppe dove mi ha giudicato
CLINICAMENTE GUARITA .
La musica e il clarinetto occupano da sempre un posto importante nella mia
vita.
Ho voluto dedicare questo concerto al Dr Piero DiGiuseppe e al suo staff come
segno di gratitudine, non solo per il fatto che sono tornata a svolgere la mia
attività come prima ma anche per il modo in cui sono stata curata e seguita.
Il Dr Di Giuseppe oltre ad essere un bravissimo medico è una persona
straordinaria.
La sua professionalità, la sua gentilezza , la sua calma , la sua sensibilità
, mi hanno aiutato a superare un momento , per me molto tragico, nel migliore
dei modi.
Ho ringraziato più volte la mia amica per il consiglio che mi ha dato e
sicuramente a mia volta consiglierò a tutti i colleghi che ne avessero
bisogno, di rivolgersi a Lui .
Fonte: info ufficio stampa
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Aggiornamento :
28/03/2006