Yuri Goloubev, contrabbasso.

Nato a Mosca nel 1972, Yuri Goloubev è un virtuoso del suo strumento. Dopo molti anni di brillante carriera in ambito prevalentemente classico, dove ha raggiunto i massimi livelli suonando con i più grandi artisti contemporanei e nelle più importanti sale da concerto del mondo, da alcuni anni si dedica con altrettanto successo alla sua più autentica vocazione, il jazz. Primo contrabbasso della famosissima orchestra da camera “Solisti di Mosca” e ormai ricercato jazzista da nomi come Michel Portal e Adam Nussbaum o, in ambito classico, da Yuri Bashmet, Uto Ughi e Mstislav Rostropovic per citarne alcuni.
Si è diplomato in contrabbasso nel 1995 presso il Conservatorio Caikovskij di Mosca, dove ha studiato anche composizione. Nel 2002 è stato il più giovane contrabbassista russo ad aver ricevuto il prestigioso titolo di "The Honoured Artist of Russia".
Ha suonato con grandi jazzisti quali Paul Bollenback, Eddie Gomez, Miles Griffith, Shawnn Monteiro, Adam Nussbaum, Denise Perrier, Christoph Spendel e molti altri.
Si esibisce sui palcoscenici di importanti jazz festival come Porsche Jazz (Italia), Umbria Jazz (Italia), Iseo Jazz (Italia), Gallarate Jazz Festival (Italia), Loulé Jazz Festival (Portogallo), Boheme Jazz (Russia), St.Petersburg Jazz Spring (Russia), Saalfelden Jazz Festival (Austria), Jazz Carnival (Ucraine).
Dal dicembre del 2004 Yuri Goloubev vive in Italia, a Milano, dedicandosi interamente al jazz. In brevissimo tempo si è affermato sulla scena jazzistica italiana avviando collaborazioni stabili con musicisti come Enrico Pieranunzi, Franco Cerri, Glauco Venier, Claudio Fasoli, Giovanni Falzone, Guido Manusardi, Gianni Cazzola, Davide Boato, Antonio Zambrini e altri grandi jazzisti italiani. Collabora inoltre con importanti artisti internazionali come Klaus Gesing, Gwilym Simcock, Asaf Sirkis, Ron Horton, Mike Serin, Will Holshouser, Michael Rosen, Alejandra Martin.
Ha partecipato a più di 30 registrazioni e ha inciso 3 CD di proprie composizioni ("Rendering", 1996, "Toremar Island", 2001, "The Bridge", 2003).
Ha scritto numerosi brani jazzistici e da camera, come anche trascrizioni che sono state pubblicate in Russia, Germania e negli Stati Uniti. Ha inoltre tenuto master-classes negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Irlanda e Italia. Nel 2000 la nota rivista "Harper's Bazaar" gli ha dedicato un ritratto.
Dal 1992 al 2004 è stato Primo contrabbasso di una delle più celebri orchestre da camera del mondo, I Solisti di Mosca di Yuri Bashmet. In questo contesto ha collaborato con alcuni dei massimi musicisti contemporanei come Gidon Kremer, Sviatoslav Richter, Mstislav Rostropovich, Barbara Hendricks, James Galway, Lynn Harrell, Thomas Quasthoff, Vladimir Spivakov, Maxim Vengerov - solo per citarne alcuni. Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo - Carnegie Hall di New York, Suntory Hall di Tokyo, Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Royal Albert Hall di Londra, Palacio de Bellas Artes nel Messico, Sydney Opera House, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Accademia di Santa Cecilia a Roma, Megaron di Atene, Gewandhaus di Lipsia e in grandi festival come Bath Music Festival (Gran Bretagna), Omaggio a Roma (Italia), Casals Festival (Puerto Rico), Festival di Perth (Australia), Prestige de la Musique (Francia), Kuhmo Chamber Music Festival (Finlandia), Hong Kong Festival of the Arts. .

Fonte: info ufficio stampa
Aggiornamento :
20/08/2007 http://www.concertodautunno.it/cur/goloubevy.html http://www.concertodautunno.it/2007-ed/ed-070407.htm 

“I martedì jazz del Cotton”
Concerto del 20 marzo 2007
Cotton Club di Voghera
 

Private Tales Trio (Mario Zara, piano; Yuri Goloubev, contrabbasso; Marco Zanoli, batteria)

E’ ancora possibile -dopo l’esperienza di artisti-poeti come Bill Evans, Paul Bley, Keith Jarrett, Michel Petrucciani, Enrico Pieranunzi - dire qualcosa con il trio pianoforte-contrabbasso-batteria? Evidentemente (e per fortuna!)… si. I Private Tales, fin dal loro primo disco omonimo, dimostrano eleganza, swing, capacità di dialogo, grande attenzione alla dinamica, atmosfere evocative nelle ballads e fervida energia nei brani più massicci. Il gruppo ha appena partecipato con successo alla quarta edizione del Piacenza Jazz Fest.