Philip Glass, compositore.
Protagonista da almeno 40 anni della scena musicale contemporanea mondiale,
Philip Glass è sicuramente una delle eccellenze assolute della cultura
novecentesca. Concreto e vivacissimo, come ci si può aspettare da un
matematico e filosofo cresciuto mantenendosi come facchino e poi taxista a New
York, Glass è sempre riuscito a coniugare eleganza e sperimentalismo ad un
costante rapporto e dialogo con il pubblico, evitando accuratamente di
scivolare nell’incomunicabilità ostica di certe forme di contemporaneità, che
tanto hanno nociuto alla vera musica d’arte nel corso del ‘900.
Nel corso della sua lunghissima carriera, Glass ha collezionato un repertorio
infinito di pietre miliari della musica contemporanea, da Music in 12 Parts a
Einstein on the Beach, spaziando dalla forma canzone - Songs from Liquid Days
con testi di David Byrne, Paul Simon, Laurie Anderson e Suzanne Vega, nonché
la collaborazione del suo grande Maestro Ravi Shankar – al musical con In the
Penal Colony, ‘opera tascabile’ dalla novella di Franz Kafka.
Ma Glass si è costantemente confrontato anche con la poesia, come in Hydrogen
Jukebox, diretto da Allen Ginsberg e basato su una sua poesia, con la musica
sinfonica, solo o in collaborazione con David Bowie e Brian Eno, per non
dimenticare poi la sua notevolissima attività cinematografica, dalla trilogia
sperimentale di Godfrey Reggio KOYAANISQATSI, POWAQQATSI e NAQOYQATSI
(presentata a Torino nel 2005 da Torino SettembreMusica) ai più noti The
Truman Show o The Hours, che gli sono valsi premi e nominations di grande
prestigio e hanno ulteriormente rafforzato il suo profilo di sofisticato
intellettuale capace di dialogare con grande efficacia anche con un pubblico
non accademico.
Book of Longing nasce da sei anni di collaborazione tra Leonard Cohen e Philip
Glass, alla ricerca di un progetto che coniugasse la poesia di Cohen a musica
e arti visive, perfettamente in linea con lo spirito trasversale e polimorfo
che ha animato tutta la brillante carriera di Philip Glass, sempre pronto a
confrontarsi con la parola e con le immagini, dal cinema all’arte. La
produzione finale di Book of Longing vede quindi immagini e poesie di Cohen
coniugate al sapiente intreccio musicale di Glass, affidato ad un tessuto
sonoro di voci e strumenti naturali ed elettronici, compattato da un sapiente
gioco di luci, costumi e scene perfettamente in linea con il talento
eminentemente teatrale e cinematografico di Glass. L’opera, presentata da MITO
SettembreMusica a Torino il 18 settembre e a Milano il 20, è il risultato di
anni di ammirazione reciproca tra due dei musicisti più famosi della loro
generazione e contiene brani inediti di Glass ispirati all’omonimo volume di
Cohen. Composto da poesie e da testi nati nel corso degli ultimi venti anni,
compresi gli otto trascorsi all’interno del monastero buddista di Mount Baldy,
Book of Longing è allo stesso tempo meditativo, giocoso, erotico e
provocatorio. Oscilla fra lunghe ballate, liriche d’amore, elementi
autobiografici e meditazioni spirituali..
Fonte: info ufficio stampa MiTo
Aggiornamento :
18/09/2008
http://www.concertodautunno.it/cur/glassp.html