Beniamino Gigli, tenore.

 

Nato nel 1890 a Recanati, figlio di un sacrestano, Beniamino Gigli comincia a cantare nel coro della chiesa da ragazzo. Ben presto si accorge di avere una voce bellissima e riceve la prima educazione musicale dal maestro Lazzerini; nel 1911 ottiene una borsa di studio che gli consente di seguire i corsi tenuti da Tito Rosati al Liceo musicale di Santa Cecilia e si trasferisce a Roma. La sua prima fidanzata lo lascia perché, secondo il papà, sarebbe finito a cantare per le strade e tanto valeva "sposare un mendicante". Dopo un anno
si classifica primo ad un concorso canoro a Parma indetto da Cleofonte Campanini, e lo stesso anno (il 15 ottobre) debutta a Rovigo nell'opera La Gioconda, di Amilcare Ponchielli. Rapidamente la sua reputazione cresce, e presto si ritrova ad interpretare opere in tutta Italia. Paragonato al grande Caruso, alla Scala debutta col maestro Arturo Toscanini nel Mefistofele, opera che mette bene in evidenza le sue non comuni qualità vocali e musicali. Oltre ad essere una vera personalità in Italia è apprezzato e riconosciuto anche all'estero: nel 1919 si esibisce a Buenos Aires e nel 1920 al Metropolitan di New York. Il suo cavallo di battaglia, l' Andrea Chenier, è in cartellone al Met di New York per ben undici stagioni consecutive. Tutti lo adorano: il grande tenore possiede una voce forte e imponente, dal timbro caldo e appassionante. Si stabilisce quindi negli Stati Uniti, ma nel 1932 torna a Roma per cantare all'Opera alla quale dedicherà gran parte della propria attività italiana. Sospesa nel periodo della guerra, l’attività artistica prosegue fino 1955, anno in cui tiene l'ultima tournèe di concerti a Londra, New York e alla Rai assieme a Maria Callas. Nella sua carriera Gigli ha interpretato molti film, che hanno lanciato melodie immortali che hanno fatto cantare tutta l'Italia, da Ti voglio tanto bene a Non ti scordar di me, da La canzone dell'amore a Se vuoi goder la vita, fino all'immortale Mamma. Da l'addio alle scene per motivi di salute con un recital a Washington il 25 maggio 1955. Il 30 novembre 1957, stremato da una tremenda malattia, muore nella sua casa romana. Quella di Beniamino Gigli è stata una delle più belle voci del secolo e ancora oggi è un mito della lirica nel mondo. .

Fonte: info ufficio stampa
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Aggiornamento :
06/08/2007