Alessandro Ferrari, direttore d'Orchestra
Si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in violino col
maestro Osvaldo Scilla, in pianoforte con la professoressa Anita Porrini ed in
composizione col maestro Giacomo Manzoni. Dal 1983 fa parte dell’organico
dell’Orchestra e della Filarmonica del Teatro alla Scala, in qualità di
violinista.
In veste di pianista si è distinto come accompagnatore in numerosi recital
cantanti lirici sia in Italia che all’estero.
Come compositore ha realizzato una vasta produzione di musica da camera, brani
sinfonici e balletti.
Nell’estate ’96, il M° Myung Whun Chung lo ha selezionato ai corsi di
perfezionamento in Direzione d’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, per
dirigere l’orchestra di Sofia in diverse sinfonie di Mozart, Schubert, Dvorak.
Successivamente ha diretto i Solisti della Scala, ed è stato collaboratore del
M° Giuseppe Sinopoli nella produzione scaligera di “Arianna a Nasso” di
Richard Strauss. Nel 2002 ha ricevuto l’incarico di Maestro preparatore
dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri della Scala dal M° Riccardo Muti.
Tra i più importanti impegni direttoriali spiccano il concerto dedicato alla
memoria di Giuseppe Sinopoli con il suo Kammerkonzert eseguito con Silvia
Cappellini-Sinopoli al pianoforte al teatro Dal Verme di Milano, il concerto
al Teatro Donizetti di Bergamo con la “Prima sinfonia” di Beethoven e in
occasione della chiusura per restauri del Teatro alla Scala il 31 dicembre
2001 con “Pierino e il lupo” di Prokofiev con Antonio Albanese voce recitante,
in collaborazione con la Filarmonia Veneta di Treviso l' esecuzione mozartiana
di “Exsultate Jubilate“ e la Sinfonia Haffner.
Nella primavera del 2004 è stato invitato dai Cameristi del Teatro alla Scala
a condurre un importante concerto straordinario presso il Teatro Arcimboldi,
sede attuale dell' orchestra del Teatro alla Scala.
Tra i futuri impegni si consolida il rapporto con l’Accademia delle Arti e dei
Mestieri della Scala con cui è prevista la preparazione dei giovani al
repertorio classico/moderno sia sinfonico che operistico con grande attenzione
alla produzione del Teatro.
E’ presente sia in Italia che all’estero con impegni direttoriali di piccoli
ensemble cameristici e alla preparazione e collaborazione di opere italiane.
Il 31 ottobre 2006 ha presentato al Teatro Dal Verme di Milano la sua nuova opera per ragazzi "Sogno di una notte di Hallowen", opera da camera per bambini e adulti su testo di Luigi Maio. L'ensemble de I pomeriggi Musicali di Milano è stato diretto dallo stesso autore, Alessandro Ferrari.
OPERA DA CAMERA IN UN ATTO PER BAMBINI E ADULTI
"Sogno di una notte di Halloween" è un'opera da ca-mera in un atto recitata
dal "musicattore" Luigi Maio su musiche originali di Alessandro Ferrari ed
eseguite dall'Ensemble I Pomeriggi Musicali. Maio ha voluto dedicare l'opera
alla creatrice del maghetto più famoso del mondo, Harry Potter, ovvero J.K.
Rowling. Non si pensi ad un rifacimento dell'opera della Rowling, bensì a un
omaggio alla scrittrice, maestra di un lin-guaggio simbolico tanto caro ai
ragazzi. Lo spettacolo si ispira alla fiaba di Andersen "I fiori della piccola
Ida" fusa con un altro capolavoro anderseniano "II monte degli Elfi".
L'intento è quello di mettere in scena un'opera teatral-cameristica fantastica
la cui narrazione possa avere una duplice chiave di lettura che riesca a
parlare ai "gran-di" con il linguaggio dell'infanzia e ai "piccoli" attraverso
il gioco della metafora e dell'espressione simbolica, argomentazioni tante
care al genere "fantasy". "Sogno di una notte di Halloween" vuole anche
restituire alla fiaba il "cattivo", ruolo che nella letteratura dell'infanzia
sta gradatamente sparendo a causa del prolifera-re dei prodotti "politically
correct". Le figure dell'orco, del troll, della strega o del diavolo hanno
solo la funzione di divertire i piccoli e grandi spettatori fornendo una
concezione ammorbidita del con-cetto di Male e di Pericolo. Quest'opera da
camera unisce all'aspetto drammaturgico quello musicale e coreo-grafico,
puntando quasi esclusivamente sulle risorse umano-artistiche date dalla
versatilità dell'interprete piuttosto che su sofisticati effetti scenici,
attraverso un linguaggio multidisciplinare che permette di "concertare" note,
parole e canto.
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Aggiornamento :
03/02/2007
Fonte: info ufficio stampa
http://www.concertodautunno.it/cur/ferrari.html