MASSIMO DE BERNART, direttore d'orchestra

Ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra ai Conservatori di Venezia, Firenze, Torino, all’Accademia di Vienna e alla Chigiana di Siena con Maestri quali Maria Tipo, Gino Gorini, G. F. Malipiero, Roberto Lupi, Hans Swarowsky e Franco Ferrara, dei quali è stato a lungo assistente.

Nel 1967 ha vinto il premio “Viotti” di composizione, nel 1978 il premio internazionale “V. Gui” di direzione d’orchestra bandito dal maggio Musicale Fiorentino, nel 1979 gli sono stati attribuiti il premio “Schippers” di Spoleto, il premio “Paisiello” di Taranto e il “L. Illica” di Castellarquata.

Ha diretto le maggiori orchestre italiane e straniere, inaugurando stagioni liriche e sinfoniche in teatri come il “Massimo” di Palermo, la ”Fenice” di Venezia, il “S. Carlo” di Napoli, il “Filarmonico” di Verona, il “P. L: da Palestrina” di Cagliari, il “Municipal” di Santiago del Cile. E ha partecipato ai festival del Maggio Musicale Fiorentino, di Radio France a Montpellier, di Ravenna, di Martinafranca, al “Mascagni” di Livorno, allo Sferisterio di Macerata e al Belcanto Fest di Dorotecht.

Recentemente ha effettuato una prestigiosa tournée con il Teatro Comunale di Bologna a Tokio, ospite, inoltre, dei teatri di Sidney, Melbourne, S. Pietroburgo, Mosca e Bilbao.

E’ stato fondatore e direttore musicale dell’Orchestra Giovanile Italiana e dell’Orchestra Regionale Toscana; direttore artistico del Teatro Olimpico di Vicenza, dei teatri “Verdi” di Pisa e “Manzoni” di Pistoia; primo direttore ospite e assistente del Maestro G. A. Gavazzeni all’orchestra “A. Toscanini” di Parma; consigliere, consulente artistico e direttore musicale del teatro dell’Opera Giocosa di Savona nonché fondatore dell’orchestra Sinfonica di Savona.

Ha riproposto, curandone la revisione, opere rare di Vivaldi, Cimarosa, Rossini, Donizzetti, Manfroce, Coccia, Apolloni, Pacini, Catalani, Mascagni e Respighi, tutte incise per le etichette Ricordi, Fonit-Cetra, Arcadia, Agorà, Ermitage, Bongiovanni, Fonè, Nuova Era, Aura. Fra le incisioni sinfoniche figurano brani di Martucci, Rota, Casella, Malipiero e le musiche di scena dell’Egmont di Beethoven.
 

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