Liliana Cosi, danzatrice
Milanese di nascita compie i suoi studi alla Scuola di Ballo del Teatro alla
Scala di Milano dove si diploma con un premio da Wally Toscanini, quale
miglior allieva. Nel 1963 viene inviata a Mosca per un corso di
perfezionamento al teatro Bolshoi dove vi ritorna per altri tre anni studiando
con i maggiori maestri di quel tempo: Messerer, Tikhomirnova, Simionova,
Gherdt, Ulanova, Jordan.
Nel 1965 debutta al Bolshoi come protagonista nel "Lago dei Cigni", ottenendo
ottime critiche dai giornali sovietici, di ritorno alla Scala è promossa
solista e le si affida il ruolo di prima ballerina anche in "Cenerentola". Di
nuovo a Mosca debutta nel 1966 sempre al Bolshoi in "Giselle" e nel 1967 nella
"Bella Addormentata nel Bosco".
Dal 1968 è prima ballerina étoile della Scala dove interpreta i ruoli più
impegnativi di tutto il repertorio classico, nel 1970 debutta nella ‘prima’
dello "Schiaccianoci con Nureyev. La sua carriera raggiunge i più alti livelli
internazionali. Ancora nel ‘70 inaugura la stagione ballettistica a Mosca e
balla al Coliseum di Londra , nel ‘71 è in tournée in Europa con Nureyev e a
Londra col London Festival Ballet, nel ‘72 negli Stati Uniti dove vi ritorna
più volte.
Nel ‘73 è a Bruxelles per interpretare la "IX Sinfonia" di Beethoven con
Béjart, e nell’anno seguente a Berlino, Bucarest, San Francisco, e sempre ogni
anno in tournée in tutta l’Unione Sovietica. Nel 1976 partecipa al Festival
dell’Avana a Cuba e balla a Città del Capo. Fa parte più volte della giuria
nei Concorsi Internazionali di balletto a Mosca, durante il quale è stata
invitata a ballare il "Don Chisciotte" al Cremlino.
Continuando la sua carriera di prima ballerina nel 1977 fonda con Marinel
Stefanescu e sua moglie Louise Ann Smith, l’Associazione Balletto Classico,
della quale ne è presidente, con finalità di arte e di cultura, non a scopo di
lucro, ma per diffondere con maggior libertà il balletto tra la gente di ogni
ceto sociale, e per dar vita a nuovi spettacoli che sappiano saziare la sete
di bellezza che il mondo sente.
Nel 1978 inaugura la sede a Reggio Emilia che diviene presto un grande Centro
di Produzione, sede della Compagnia Balletto Classico e della Scuola di
Balletto a livello professionale e residenziale.
Nella sua città natale, il 7 dicembre 1985 le è stata conferita la medaglia
d’oro del comune di Milano e nel 1989 le viene data l’onorificenza di
Commendatore, ma sono innumerevoli i premi e i riconoscimenti nazionali e
internazionali ricevuti per la sua carriera artistica. Intensa è la sua
attività divulgativa dell’arte del balletto, e prettamente culturale ai più
alti livelli, sempre più spesso viene invitata a Forum universitari, congressi
sull’educazione, corsi d’aggiornamento, e negli ambiti più diversi per esporre
il frutto della sua ricca esperienza.
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Aggiornamento : 20/06/2004
Fonte: info ufficio stampa
SEGUONO ALTRE NOTE TRATTE DA RICERCHE WEB E QUI RACCOLTE:
LILIANA COSI
È stata, per buona parte della sua carriera, la ballerina italiana più
apprezzate e famosa al mondo:
prima ballerina del teatro alla Scala di Milano, étoile del teatro Bolshoi di
Mosca, apprezzata interprete dei ruoli più impegnativi di tutto il repertorio
classico, anche con Nureyev.
Milanese di nascita, compie i suoi studi alla Scuola di Ballo del Teatro alla
Scala di Milano dove si diploma con un premio da Wally Toscanini, quale miglior
allieva.
Nel 1963 viene inviata a Mosca per un corso di perfezionamento al teatro Bolshoi
dove vi ritorna per altri tre anni studiando con i maggiori maestri di quel
tempo: Messerer, Tikhomirnova, Simionova, Gherdt, Ulanova, Jordan.
Nel 1965 debutta al Bolshoi come protagonista nel "Lago dei Cigni", ottenendo
ottime critiche dai giornali sovietici; di ritorno alla Scala è promossa solista
e le si affida il ruolo di prima ballerina anche in "Cenerentola".
Di nuovo a Mosca, debutta nel 1966 sempre al Bolshoi in "Giselle" e nel 1967
nella "Bella Addormentata nel Bosco". Dal 1968 è prima ballerina étoile della
Scala dove interpreta i ruoli più impegnativi di tutto il repertorio classico;
nel 1970 debutta nella "prima" dello "Schiaccianoci" con Nureyev.
La sua carriera raggiunge i più alti livelli internazionali.
Ancora nel 1970 inaugura la stagione ballettistica a Mosca e balla al Coliseum
di Londra; nel 1971 è in tournée in Europa con Nureyev e a Londra col London
Festival Ballet. Nel 1972 è negli Stati Uniti dove vi ritorna più volte. Nel
1973 è a Bruxelles per interpretare la "IX Sinfonia" di Beethoven con Béjart, e
nell'anno seguente a Berlino, Bucarest, San Francisco.
Ogni anno torna in tournée in tutta l'Unione Sovietica.
Nel 1976 partecipa al Festival dell'Avana a Cuba e balla a Città del Capo.
Fa parte più volte della giuria nei Concorsi Internazionali di balletto a Mosca,
durante il quale è stata invitata a ballare il "Don Chisciotte" al Cremlino.
Continuando la sua carriera di prima ballerina, nel 1977 fonda con Marinel
Stefanescu e sua moglie Louise Ann Smith, l'Associazione Balletto Classico,
della quale è Presidente: tale associazione non ha scopo di lucro e si propone
di diffondere con maggior libertà il balletto tra la gente di ogni ceto sociale,
dando vita a nuovi spettacoli che sappiano saziare la sete di bellezza che il
mondo sente.
Nel 1978 inaugura a Reggio Emilia la sede della Compagnia Balletto Classico e
della Scuola di Balletto, che diviene presto un grande Centro di Produzione, a
livello professionale e residenziale.
Intensa è la sua attività divulgativa dell'arte del balletto: sempre più spesso
viene invitata a Forum universitari, congressi sull'educazione, corsi
d'aggiornamento, e negli ambiti più diversi, per esporre il frutto della sua
ricca esperienza.
Il 7 dicembre 1985 le è stata conferita la medaglia d'oro del comune di Milano,
sua città natale; nel 1989 le viene consegnata l'onorificenza di Commendatore.
Innumerevoli sono stati i premi e i riconoscimento nazionali e internazionali
ricevuti per la sua carriera artistica.
Rassegna di danza 2004
La Fondazione Teatro di Pisa presenta il nuovo cartellone della rassegna di
danza 2004
giovedì 29 gennaio
Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi – Marinel Stefanescu
GROUND ZERO Nuovo giardino ideazione e coreografia di Marinel Stefanescu musiche
di Samuel Barber, Adrian Enescu, P.I.Ciaikovski, scene, costumi e luci di
Marinel Stefanescu
Sempre nell'ambito della danza professionale troviamo anche la ventennale
attività della Scuola di Balletto Classico Cosi-Stefanescu, che oggi, a causa
dei pochi finanziamenti, non si trova in buone acque.
Tutte queste realtà differenti hanno favorito la nascita di una vera e propria
cultura della danza e del balletto - favorita anche dalle ottime stagioni di
danza del Teatro Valli - e alla grande diffusione della pratica e
dell'insegnamento delle più svariate discipline di danza. Redazione (redazione@vita.it)
18/09/2001
Liliana Cosi, Ermes Rigon, Paolo Vergari e altri artisti insieme in una
straordinaria manifestazione di 'arti unite' dal 22 settembre al 7 ottobre 2001
a MODENA e provincia.
La nota Compagnia di Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu
contribuirà alla manifestazione esibendosi in uno straordinario spettacolo di
recente creazione, 'In attesa del Nuovo Tempo', con le coreografie e le scene
dello stesso Stefanescu, in un luogo prestigioso come lo Storchi di Modena sulle
note immortali del concerto per pianoforte e orchestra in Re minore di Johannes
Brahms,
Cosi e Stefanescu Ballo per gli studenti
Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. La conferenza- spettacolo è intitolata
«L’Europa e le sue radici coreutiche», sottotitolo: «La cultura del dare per un
mondo unito, vivere la pace e la solidarietà nel terzo millennio». Liliana Cosi
condurrà la parte didattica, mentre alcune coppie di ballerini professionisti
della sua compagnia rappresenteranno danze di corte e popolari, studio della
danza classica e arte scenica.
Liliana Cosi cercherà di rispondere su quale significato abbia oggi il balletto
per i giovani, mettendo il luce elementi storici e didattici e inserendo anche
aneddoti personali, cercando di trasmettere nei giovani spettatori la sua
sensibilità verso la bellezza attraverso il linguaggio della danza.
Liliana Cosi e Rudolf Hametovic Nureyev(17 marzo 1938 - xxxx)
Fra il 1967 e il 1970, la sua attività, già assai intensa, trova ulteriori
sbocchi a livello internazionale: danza per la prima volta l'"Apollo" di George
Balanchine, Roland Petit crea per lui e Margot Fonteyn "Paradise Lost" e
"L'estasi", partecipa al Festival Internazionale del Balletto di Nervi. Rudy van
Dantzig crea espressamente per lui il balletto "The ropes of time" e per la
Scala di Milano allestisce la sua versione de "Lo Schiaccianoci", che interpreta
insieme a Liliana Cosi.
E’ stata prodotta una video-cassetta su tutta la sua attività artistica con
filmati inediti, dal titolo "Una vita per la danza ". (durata 50')
Una bambina di 8 anni indossa le sue prime scarpette da punta. Liliana Cosi non
immagina che diverrà la prima ballerina italiana a danzare al Bolscioi di Mosca
dopo un'interruzione di mezzo secolo. Poi, étoile internazionale e già partner
di Rudolf Nureyev, Liliana abbandona la Scala di Milano per giocarsi tutto nella
realizzazione di un sogno. Accanto a lei, il coreografo e primo ballerino
Marinel Stefanescu, rumeno. Oggi Liliana spiega il perché della scelta che 20
anni fa ha sconvolto il mondo artistico ed il pubblico del balletto. Attraverso
stralci dei suoi spettacoli, inediti films d'archivio ed interviste, il video
segue il cammino appassionante di questa grande artista che ha tracciato nuovi
percorsi per le future generazioni della danza.