Arrigo Cappelletti, piano.
Dopo molti anni in cui si è dedicato a una ricerca musicale senza frontiere
(dal tango-jazz con Coscia e Manoury al fado portoghese con Alexandra,
Custodio Castelo, Jorge Fernando, dalle composizioni dedicate ai più grandi
poeti del novecento alle attuali sperimentazioni in duo con Giulio Visibelli)
Arrigo Cappelletti è tornato dall’anno scorso con alcuni concerti al Blue Note
di Milano, al “Classico” e alla “Palma” di Roma e al Festival Ecojazz di
Reggio Calabria, al suo primo amore: il trio classico con pianoforte.
Dall’album “Singolari Equilibri”, realizzato nel ’92 con Haemi Haemmerli e
Bill Elgart, sintesi di lirismo e ricerca esplicitamente influenzato da Paul
Bley e segnalato sulla “Penguin Guide to Jazz” come uno dei più importanti CD
in trio degli ultimi anni, le sue esibizioni in trio erano diventate infatti
sempre più rare. Ora Cappelletti si propone in quartetto con il
contrabbassista zurighese Haemi Haemmerli, Ferdinando Faraò alla batteria, e
il grande trombettista americano Ralph Alessi. Essendo il concerto dedicato a
W.A. Mozart con loro Cappelletti si presenta in un programma di composizioni
originali ispirate al grande compositore viennese e di arrangiamenti di sue
sonate per pianoforte che se da un lato si ispira al lirismo, alla rarefazione
e all’ironia di Paul Bley dall’altro non dimentica la fondamentale lezione del
blues.
Arrigo Cappelletti nasce a Brunate (Como) il 12.2.49. Dopo una laurea in
Filosofia e aver insegnato alcuni anni nei Licei, si è dedicato al jazz
realizzando fin’ora quindici dischi a suo nome di cui almeno quattro (Samadhi,
Reflections, Pianure, Terras do risco) hanno avuto importanza nella
definizione di una via italiana al jazz fatta di lirismo, introspezione e
collegamenti con altre culture.
Delle diverse rassegne cui ha partecipato ricordiamo qui: Como jazz meeting
(1976, 1996), Festival di Rapallo (1984), Festival jazz in Italia al Capolinea
di Milano (1986, 87, 89), VII Festival internazionale del jazz Città di Milano
(1988), Festival “I suoni del jazz”(Pavia, 1991), Rassegna
jazz a Palazzo Butera (Palermo, 1991), Festival di Pori (Finlandia, 1991),
Festival “Sanremo: l’altra musica” (1993), Festival Jazzitalia (Verona, 1994),
Noto jazz festival (1996). Portogallo EXPO 98, Festival Sete Sois Sete Luas
(Portogallo, 1999)., Clusone jazz 2000, Festival Jazz&wine ( Gorizia, 2000),
Festival “Le voci del jazz” (Milano Auditorium, 2003), Iseo jazz, Siena jazz,
Reggio Calabria Ecojazz (2004)
Molto attivo nella didattica jazzistica, ha già pubblicato per la casa
editrice ESI (Napoli) un libro sull’improvvisazione jazzistica a metà fra il
didattico e l’autobiografico: Il profumo del jazz, e per la casa editrice
LEPOS (Palermo), il libro Paul Bley, la logica del caso.
Oltre ai numerosissimi corsi e seminari tenuti, ha insegnato jazz al CDM e
alla Nuova Milano musica di Milano, al Civico istituto Musicale “Brera” di
Novara e ai Conservatori di musica di Sassari e di Reggio Calabria.
Attualmente detiene la cattedra di pratica pianistica jazzistica al
Conservatorio di Alessandria.
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Aggiornamento :
20/08/2005
Fonte: info ufficio stampa