Massimiliano Caldi, direttore
E' nato a Milano nel 1967. Diplomatosi in Pianoforte con Paola Girardi al
Conservatorio di Vicenza, ha studiato Direzione d'Orchestra con Franco Gallini
alla Civica Scuola di Musica di Milano debuttando nel 1989 con l'Ottetto di
Stravinskij. Nel '90-'91 ha seguito i corsi che Piero Bellugi teneva in Molise
e ha diretto Il Barbiere di Siviglia di Rossini con l'Orchestra Praga
Sinfonietta.
Diplomatosi con il massimo dei voti in Direzione d'Orchestra ai "Wiener
Meisterkurse für Musik" tenuti da Julius Kalmar nel 1992 e perfezionatosi
all'Accademia Musicale Pescarese con Donato Renzetti ha in seguito conseguito
il compimento medio di composizione sotto la guida di Antonio Eros Negri
presso il conservatorio di Como. Dopo aver collaborato dal '90 al 92' con
l'Orchestra della Filarmonica di Stato di Oradea in Romania, ricopre il ruolo
di assistente di Ervin Acél, direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica di
Szeged, in Ungheria, durante la stagione '92-93 e dirige Rigoletto e Il
Trovatore di Verdi.
Nel 1993 Caldi si è anche guadagnato il massimo riconoscimento al III Concorso
Internazionale "Dinu Niculescu" di Brasov, Romania.
A ventiquattro anni, nell'ottobre del '91, Massimiliano Caldi ha debuttato sul
podio della Sala Verdi del Conservatorio di Milano. In programma, la 1812 e il
Concerto per violino di Cajkovskij, i Preludi di Liszt e i Pini di Roma di
Respighi.
Dopo aver frequentato, dal 1994 al 1996, le masterclass di Ilyia Musin,
Myung-Whun Chung e Juri Temirkanov è stato invitato dall'Accademia Chigiana a
dirigere un concerto a Siena nel gennaio 1997, nell'ambito della stagione
concertistica "Micat in Vertice", con la collaborazione dell'Orchestra da
Camera di Siena e del coro "I Polifonici Senesi".
Nel gennaio 1995 ha debuttato in Russia, dirigendo, su iniziativa
dell'Associazione Culturale Russia-Italia, la "Congress Orchestra" di San
Pietroburgo. Risale al marzo dello stesso anno il suo esordio austriaco con la
Wiener Kammerorchester, che dirige alla Brucknerhaus di Linz e alla
Konzerthaus di Vienna. Sempre all'estero si è esibito successivamente nelle
sale di Amsterdam, Varsavia, Cracovia, Katowice, Bialystok e Badajoz.
Dal 1998 è Direttore Principale dell'Orchestra da Camera "Milano Classica" con
cui collabora dal 1994. In Italia è stato inoltre invitato a dirigere numerose
altre formazioni, fra cui l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra
Fondazione Arena di Verona, l'Orchestra "Guido Cantelli", l'Orchestra della
Fondazione "I Pomeriggi Musicali", l'Orchestra di Padova e del Veneto,
l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l'Orchestra della Fondazione
"Arturo Toscanini", l'Orchestra di Roma e del Lazio, l'Orchestra Sinfonica di
Sanremo, l'Orchestra della "Istituzione Sinfonica Abruzzese", l'Orchestra
Sinfonica di Pesaro, l'Orchestra Sinfonica "Carlo Coccia" di Novara,
l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Orchestra della Magna Grecia e
l'Orchestra "Filarmonia Veneta".
Nel dicembre del 1999 ha ottenuto il primo premio assoluto e il primo premio
dell'orchestra alla sesta edizione del Concorso Internazionale di Direzione
d'Orchestra "Grzegorz Fitelberg" a Katowice, in Polonia. La vittoria del
premio gli ha permesso di iniziare una proficua collaborazione con le
orchestre polacche tra le quali l'Orchestra Filarmonica della Silesia,
l'Orchestra Giovanile "K.Szimanovsky" di Katowice, l'Orchestra Filarmonica di
Cracovia, l'Orchestra Sinfonica di Byalistok e l'Orchestra Sinfonica della
Radio Polacca di Varsavia.
Dal 1999 ricopre la carica di direttore artistico dell'associazione Musica in
Valle a Tregnago, Verona.
Nel dicembre del 2000 Massimiliano Caldi ha diretto durante la tournée in
Germania (Baden-Baden, Bonn, Frankfurt, Mannheim) l'Orchestra di Padova e del
Veneto e all'Auditorium del Lingotto di Torino l'Orchestra Sinfonica del
Piemonte con musiche di Astor Piazzolla. Ad interpretare le canzoni Milva e
l'ensemble "Tango Seis".
Nel 2001 Massimiliano Caldi ha diretto la Norma di Bellini a Vicenza nella
scenografica piazza dei Signori, la favola musicale Nevebianca di Marco Betta
con testo di Giovanni Maniscalco Basile in prima assoluta presso il Teatro
Nuovo di Verona, il melologo Peter Uncino di Marco Tutino con testo di Michele
Serra in prima assoluta al Teatro Filarmonico di Verona e ha preso parte al
nono concerto "Natale in Vaticano" svoltosi presso l'Aula Paolo VI, Città del
Vaticano; per l'occasione ha diretto l'Orchestra Sinfonica Giovanile "Karol
Szymanowski" di Katowice e il Coro di Voci Bianche "Schola Cantorum Cantate
Domino" di Aalst interpretando l'"Hallelujah" dal "Messiah" di Händel.
Nel 2002 ha diretto a luglio l'Orchestra del Teatro Regio di Torino nel
recital operistico Natalie Choquette, La Diva - ... chi ha detto che l'opera é
noiosa? a Palazzo Reale a Torino e al Festival "Umberto Giordano" di Baveno e
a dicembre l'Orchestra Filarmonia Veneta ne I Due timidi di Suso Cecchi
D'Amico e La notte di un nevrastenico di Riccardo Bacchelli con musica di Nino
Rota al Teatro Eden di Treviso e al Teatro Sociale di Como.
Da gennaio di quest'anno prende parte al progetto "Giovani direttori d'Europa
2003" istituito da Daniele Gatti presso la scuola di Musica di Fiesole.
Il Ravel cristallino di Pollini il Giovane accompagnato da Massimiliano Caldi
e dall'Orchestra de "I Pomeriggi Musicali".
Sala "Verdi" del Conservatorio, Milano - 27 febbraio 2003.
Massimiliano Caldi ha diretto l'orchestra de "I Pomeriggi Musicali" in uno
degli appuntamenti più importanti della stagione concertistica delle Serate
Musicali. Con loro al pianoforte Daniele Pollini.
Il programma comprendeva la "Pavane pour une infante défunte", il Concerto in
sol per pianoforte di Maurice Ravel e la Sinfonia n. 8
Versione breve
Milanese, dopo gli studi in Composizione, si è diplomato in Pianoforte al
Conservatorio di Vicenza ed in Direzione d’Orchestra al Conservatorio di
Torino.
Direttore artistico e musicale dal settembre 2006 dell’Orchestra da Camera
Slesiana di Katowice e direttore principale dal 1998 dell’Orchestra da Camera
Milano Classica, è inoltre dal 1999 il direttore artistico del Festival Musica
in Valle a Tregnago, Verona e dal 2004 il direttore onorario dell’Orchestra
Sinfonica Giovanile “Karol Szymanowski” di Katowice e il vicedirettore
artistico del progetto Hausmusik del Rotary International.
Vincitore del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Grzegorz
Fitelberg” a Katowice in Polonia nell’edizione del 1999, ha lavorato con le
principali orchestre italiane fra cui l'Orchestra del Teatro Regio di Torino,
l'Orchestra Fondazione Arena di Verona, l'Orchestra del Teatro Massimo di
Palermo, l’Orchestra de "I Pomeriggi Musicali", l'Orchestra di Padova e del
Veneto, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e l’Orchestra della
Fondazione "Arturo Toscanini” di Parma. In Europa si è esibito inoltre nelle
sale di Vienna, Linz, San Pietroburgo, Amsterdam, Baden-Baden, Bonn, Frankfurt,
Mannheim, Szeged, Poznan, Katowice, con l'Orchestra Sinfonica della Radio
Polacca di Varsavia e l'Orchestra Filarmonica di Cracovia. In Israele ha
diretto la Israel Sinfonietta Beer Sheva e in Brasile l’Orchestra Sinfonica di
Santo André.
Dal 1991 a oggi Caldi ha diretto, tra l'altro, Salomé di Strauss, Rigoletto,
La Traviata e Il Trovatore di Verdi, Carmina Burana di Orff, I Due timidi e La
notte di un nevrastenico di Rota, Norma di Bellini, Peter Uncino di Tutino,
Nevebianca di Betta, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Cavalleria Rusticana
e Rapsodia Satanica di Mascagni.
Dal 2007 ha iniziato una collaborazione per una serie di incisioni con
l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca (N.O.S.P.R.).
Don Bucefalo di Antonio Cagnoni
Don Bucefalo di Antonio Cagnoni, prima esecuzione in tempi moderni, è la seconda opera in scena al Festival della Valle d’Itria, domani 20 luglio, inizio ore 21.00.
Intorno alla metà dell’ottocento il genere buffo conobbe una particolare fortuna ed in questo periodo, fra una moltitudine di operisti minori italiani, Antonio Cagnoni (Godiasco, Pavia 1828 – Bergamo 1896) raggiunse in età giovanile una grande notorietà, toccando l’apice della sua vena espressiva grazie a uno spartito proprio di genere giocoso, il Don Bucefalo.
Parafrasata dalle Cantatrici villane di Valentino Fioravanti, l’opera si caratterizzò nel ricco filone dei soggetti legati alla satira sul teatro in musica. La goffa figura del protagonista, un maestro di cappella borioso e spietato, divenne un cavallo di battaglia del celebre basso buffo Alessandro Bottero, che nel 1865 fece approdare l’opera a Parigi, andata in scena per la prima volta al Conservatorio di Milano il 28 giugno 1847. Ma Cagnoni, sfruttando con oculatezza le formule del genere buffo, seppe mettere alla prova bassi ciarlieri, tenori e soprani lirici, ricorrendo anche a dialoghi in dialetto napoletano e a una scrittura strumentale sorprendentemente densa.
Tra le pagine più riuscite dell’opera (che fu ripresa con successo a Milano al Teatro Re nel 1847, alla Scala nel ’48 e al Carcano nel ’49, fino a un’esecuzione americana nel 1867 di cui dà notizia il New York Times dell’epoca) spiccano il quartetto "Io dirò se nel gestire", l’aria "Ah! figliuol; date mente" (Don Bucefalo), il concertato "Chi mi ha tolto, poveretta" (finale del secondo atto) e la gustosissima scena della prova d’orchestra "Trai, trai, trai, larà larà" (Don Bucefalo).
Don Bucefalo ode cantare alcune contadine di Frascati e ne rimane colpito; offre loro lezioni di canto, lusingandole con promesse di gloria. Giannetta, Agata e Rosa abboccano; quest’ultima si consola della presunta vedovanza da Carlino, con il conte di Belprato e con il vecchio Don Marco. Ma Carlino torna inaspettatamente e apprende degli intrighi amorosi. La vicenda si snoda quindi tra i battibecchi delle contadine, che si contendono il ruolo di ‘prima donna’, le peripezie dei loro amanti e le velleità artistiche di Bucefalo; il culmine giunge nel terzo atto, allorché il maestro di musica allestisce la sua nuova opera. Rosa ne è la ‘prima donna’ ma, proprio al momento della sua entrata in scena, ecco comparire Carlino che reclama la moglie, creando lo scompiglio generale. Don Bucefalo si dispera per il fallimento della prova; Agata e Giannetta, invidiose di Rosa, esultano per la sua imminente punizione; il conte trema. Naturalmente tutto finisce per il meglio e Rosa si pente, giurando fedeltà al marito ritrovato. L’opera sarà trasmessa in diretta su radio 3 Suite. L’edizione rappresentata sarà pubblicata su CD.
DON BUCEFALO
melodramma giocoso in tre atti
libretto di Calisto Bassi
musica di Antonio Cagnoni
prima rappresentazione: Milano, Conservatorio, 1847
edizione critica a cura di Anders Wiklund
editore Casa Ricordi, Milano
prima esecuzione assoluta in tempi moderni
direttore Massimiliano Caldi
regia Marco Gandini
scene Italo Grassi
costumi Silvia Aymonino
Rosa Angelica Girardi
Carlino Massimiliano Silvestri
Don Bucefalo Filippo Morace
Agata Date Mizuki
Gianetta Francesca De Giorgi
Don Marco Graziano De Pace
Il Conte di Belprato Francesco Marsiglia
Coro Slovacco di Bratislava
Orchestra Internazionale d’Italia
Martina Franca, Palazzo Ducale, 20 e 22 luglio 2008, ore 21
Il Sole 24 Ore, 2 marzo 2003 - Carla Moreni
"Daniele Pollini ha interpretato un concerto di Ravel di cristallo (...)
trattenuto in una non facile disciplina razionale, quasi cembalistico per
clarté, trilli e dinamiche, con splendida infallibile manualità. Bella
l'intesa con Massimiliano Caldi, direttore di evidente musicalità, senza
retorica nel gesto. Sembrava una serata d'altri tempi, ai Pomeriggi Musicali,
di quelle che poi a distanza sarebbero diventate in disco delle testimonianze
storiche".
La Repubblica di Milano, 1 marzo 2003 - Angelo Foletto
"Nell'Ottava Sinfonia di Beethoven Caldi ha potuto far musica con la tensione
e la generosità di idee, l'incisività e la chiarezza che gli sono congeniali.
Esecuzione quasi priva di sbavature, elegante e spiritosa come si conviene
alla più enigmatica e sofisticata delle Nove beethoviane".
Il Giornale, 9 marzo 2003 - Elsa Airoldi
"Caldi sceglie la bellezza, l'impulso ritmico, la quadratura, l'assenza di
phatos dichiarato e sottinteso. E la scelta pare una sua prima natura.
L'attacco preciso e autorevole avvia il fiume di idee, sviluppi, correlazioni
e citazioni per costringerli dentro argini rigorosi. Il direttore è bello,
elegante come il suo gesto, prezioso come la sua tecnica inappuntabile. Sbalza
i timbri, differenzia le sonorità, canta entra con disinvoltura tra le pieghe
di una partitura insidiosa proprio perché felice. Il suo Beethoven che non
conosce zone d'ombra è luce e sorriso. Gli somiglia proprio".
Massimiliano Caldi dirige due "piccole storie di eroi qualunque" di Nino Rota.
Teatro Eden, Treviso - 4 dicembre 2002 e Teatro Sociale, Como - 12 e 13
dicembre 2002
Massimiliano Caldi ha diretto con l'Orchestra Filarmonia Veneta "I due timidi"
(1950) e "La notte di un nevrastenico" (1956) di Nino Rota, atti unici scritti
su commissione radiofonica. L'Orchestra "Gian Francesco Malipiero" ha così
voluto rendere omaggio a questo straordinario compositore del '900.
Protagonisti Sabrina Vianello (Mariuccia e Lei), Ricardo Mirabelli (Raimondo e
Lui), Cristiano Cremonini (Dottor Sinisgalli e Commendatore), Paolo Drigo
(Narratore e Nevrastenico) e Sonia Lee (Signora Guidotti e Cameriera). Regia,
scene e costumi di Gabbris Ferrari.
L'Opera, 4 dicembre 2002 - Roberto Mori
"Sul podio dell'Orchestra Filarmonia Veneta Massimiliano Caldi ha coordinato i
due atti unici con puntualità e dinamismo. Ha colto con chiarezza e duttilità
gli effetti parodistici, garantendo all'esecuzione un adeguato ritmo teatrale,
senza sacrificare stilizzazione ed eleganza.".
La Tribuna, 6 dicembre 2002 - Carlo De Pirro
" Un piccolo gioco di scale e di luci movimenta quanto basta la scena, una
verve pacata investe personaggi ligi al destino. Massimiliano Caldi (molto
applaudito) dirige morbidamente l'Orchestra Filarmonica Veneta. Il suo
amalgama in punta di bacchetta è omofono agli orizzonti sonori di Rota, di cui
coglie eleganza e misura."
Al Festival Umberto Giordano, Massimiliano Caldi "gioca" sul palco con la diva
canadese Natalie Choquette.
Cortile di Palazzo Reale, Torino - 18 luglio 2002 e Teatro Tenda di Parco di
Villa Fedora, Baveno - 20 luglio 2002
Massimiliano Caldi ha diretto con l'Orchestra del Teatro Regio di Torino il
recital operistico - Natalie Choquette, la Diva "...chi ha detto che l'opera è
noiosa?".
Il soprano Natalie Choquette ha ripercorso il repertorio operistico con ironia
e originalità sempre rimanendo fedele al dettato musicale. Al suo fianco il
direttore Massimiliano Caldi è stato coinvolto nelle performances umoristiche
della cantante.
La Prealpina, 23 luglio 2002 - Chiara Fabrizi
"(...) Massimiliano Caldi, coinvolto nelle performances umoristiche di
Choquette, che l'hanno portato a duellare per il possesso della bacchetta o a
dover impersonare l'innamorato Sansone nel brano Mon couer s'ouvre à ta tois,
dall'opera di Saint-Saëns."
Massimiliano Caldi dirige l'ultimo duello tra Peter Pan e Capitan Uncino.
Teatro Filarmonico, Verona - 24 e 25 novembre 2001
Liberamente ispirata alla saga di Peter Pan creata da J. M. Barrie, Peter
Uncino è uno spettacolo ambientato sull'Isola che non c'è. Protagonisti sulla
scena Milva (Capitan Uncino) e David Riondino (Peter Pan). Testo di Michele
Serra, musica di Marco Tutino la cui esecuzione è stata affidata al gruppo
strumentale "Tango Seis" e all'Orchestra della Fondazione Arena di Verona.
L'Arena, 26 novembre 2001 - Cesare Galla
"Il linguaggio musicale di Tutino è indubbiamente comunicativo. E' privo di
inutili asperità armoniche, discretamente ricco di melodia, irresistibilmente
attratto dagli stili "leggeri" (o presunti tali) più diversi, piuttosto
raffinato nei colori. (...) L'esecuzione, oltre all'orchestra dell'Arena, era
affidata al gruppo dei Tango Seis (sistemati sulla scena). Coordinava il tutto
la bacchetta di Massimiliano Caldi, piuttosto duttile, accorta nel fraseggio,
molto controllata. Successo pieno, cordialissimo, con ripetute chiamate per
tutti."
Nel salotto di Vicenza, Massimiliano Caldi dirige la Norma di Bellini.
Piazza dei Signori, Vicenza - 6 luglio 2001
Massimiliano Caldi ha diretto con l'Orchestra Lirico-Sinfonica "Carlo Coccia"
di Novara la Norma di Bellini nella scenografica piazza dei Signori di Vicenza
che per una sera si é trasformata in un teatro all'aperto di superba bellezza.
Protagonisti Tiziana Ducati (Norma), Giancarlo Tosi (Oroverso), Franco Tisi (Pollione),
Laura Brioli (Adalgisa). Regia di Beppe De Tomasi.
Il gazzettino di Vicenza, 8 luglio 2001 - Filippo Lovato
"L'orchestra Coccia di Novara e il direttore Massimiliano Caldi sono apparsi
assai convincenti. La lettura tesa ed energica ha reso giustizia alla musica
di Bellini, ne ha trasmesso l'efficacia descrittiva e l'intensità emotiva".
Il Giornale di Vicenza , 8 luglio 2001 - Eva Purelli
"Generoso e fluido il gesto del direttore Massimiliano Caldi alla guida
dell'Orchestra lirico sinfonica "Coccia" di Novara."
MASSIMILIANO CALDI
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Fonte: info artista
Aggiornamento :
20/01/2009
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