Nino Rota, musicista
Nino Rota nacque a Milano nel 1911 e morì a Roma nel 1979.
Le
sue composizioni orchestrali sono molteplici, anche se solo tre le sinfonie
numerate come tali; particolarmente congeniale si manifesta per Rota la forma
del concerto: nel suo catalogo se ne ritrovano tre per pianoforte (lo
splendido Concerto soirée, il tenero "Piccolo mondo antico" in Mi e quello in
Do del 1960, eseguito per la prima volta lo scorso anno da Aldo Ciccolini),
due per violoncello, e poi per clarinetto, per arpa e così via. Assai meno
conosciuta dal grande pubblico la sua musica cameristica, spesso eseguita dai
suoi allievi e amici del Conservatorio di Bari: dai pezzi per pianoforte
(spesso ancor oggi eseguiti i 15 Preludi) a quelli in cui il pianoforte
accompagna il flauto, il clarinetto, il fagotto, il violino, l'oboe, ai trii,
ai pezzi per strumenti diversi (organo, arpa). Una produzione raffinatissima
in cui sono sperimentati quasi sempre "prima" temi poi utilizzati nelle
colonne sonore per film.
Figlio della pianista Ernesta Rinaldi, a sua volta figlia del compositore e
pianista Giovanni Rinaldi (uno dei più eminenti strumentisti italiani del suo
tempo, 1840-95), cominciò a comporre a 8 anni: già nel 1923 fu eseguito a
Milano e a Lilla un suo oratorio per soli, coro e orchestra. Aveva cominciato
a studiare nel 1919 solfeggio con A. Perlasca e pianoforte con la madre; nel
1923 entrò al Conservatorio di Milano, dove fu allievo di P. Delachi, G.
Orefice, G. Bas e, nel 1925-26, di I. Pizzetti (composizione), quindi studiò
con A. Casella a Roma, dove nel 1930 si diplomò in composizione all'Accademia
di Santa Cecilia.
Nel 1931-32 frequentò al Curtis Institute di Filadelfia i corsi di R. Scalero
(composizione), F. Reiner (direzione d'orchestra) e J.B. Beck (storia della
musica), nel 1937 si laureò in lettere a Milano con una tesi su Zarlino.
Nel 1937-38 insegnò teoria e solfeggio al Liceo Musicale di Taranto, dal 1939
armonia e successivamente composizione al Conservatorio di Bari, di cui fu
direttore dal 1950. La sua attività s'è esercitata in ogni genere, con
perfetta misura e padronanza tecnica.
La sua notorietà internazionale si deve anche alle musiche per film, spesso
dedicate a pellicole di prima importanza (ad esempio quelle di Fellini, che in
tutta la sua carriera si è servito per la musica esclusivamente di lui), nelle
quali emerge la sua duttilità agli assunti più diversi. Non ultima ragione del
favore di cui Rota godeva presso i registi (del cinema e del teatro
drammatico) era la sua estrema facilità d'improvvisatore al pianoforte: ciò
gli permetteva di abbozzare le sue musiche sotto lo sguardo stesso del
regista, e dare a lui quasi l'illusione ch'egli componesse sotto la sua
dettatura, collaborazioni con Fellini in particolare, e poi con Visconti,
Monicelli, Zeffirelli, Castellani, Soldati ed Eduardo De Filippo, l'Oscar
vinto con Coppola.
Il balletto La strada con la geniale coreografia di Pistoni
Grande clamore ha suscitato la ripresa della più fortunata delle composizioni
teatrali di Rota:
Il cappello di paglia di Firenze
una "operetta" scritta nel 1945 e presentata al pubblico per la prima volta
dieci anni più tardi, trasformatasi nel 1987 in uno degli avvenimenti teatrali
dell'anno e giudicata una delle poche se non l'unica autentica opera buffa
scritta in Italia nel Novecento, merito della splendida regia di Pizzi al
Valli di Reggio Emilia.
Le sue composizioni orchestrali sono molteplici, anche se solo tre le sinfonie
numerate come tali; nel suo catalogo si trovano tre concerti per pianoforte :
lo splendido Concerto soirée, il tenero "Piccolo mondo antico" in Mi e Concerto in Do del 1960, eseguito per la prima volta da Aldo Ciccolini;
due per violoncello, e poi per clarinetto, per arpa e così via;
musica cameristica, spesso eseguita dai suoi allievi e amici del Conservatorio di Bari:
pezzi per pianoforte (spesso ancor oggi eseguiti i15 Preludi);
pianoforte e flauto, clarinetto, fagotto, violino, oboe;
trii e pezzi per strumenti diversi (organo, arpa).
Musica sacra:
Rota ha esordito a dodici anni dirigendo a Milano il suo oratorio L'infanzia di San Giovanni Battista;
Mysterium catholicum 1962-72;
La vita di Maria 1962-72;
Roma capomunni 1962-72;
La visita meravigliosa, opera teatrale del 1970 ( (per certi versi si può accostare a questo filone)