Operetta

 

Ridotto del Teatro Cagnoni - Vigevano

Giovedì 26 marzo 2015 ore 21:00

Organizzato da LIONS HOST VIGEVANO
Opera, Operina?
Operetta!

Storia dell'operetta, un genere di grande successo sempre amato che riempie i teatri ma che forse non si conosce abbastanza.

Relatore MARIO MAININO
con la partecipazione di:
Elizabeth Hertzberg, soprano
Vincenzo Petrucci, baritono
Debora Mori, pianoforte

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Programma:

Elizabeth Hertzberg, soprano
Franz Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)
Atto I Introduzione ed entrata: "Amo della danza l'eleganza"
Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923)
"Sempre dolce come il miel il nostro latte"
Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923)
"Aria della cuffietta" seconda aria di Nela
F. Lehar da “La vedova allegra” (1905)
"Tic e tacche" aria delle Grisettes (Valencienne)
Vincenzo Petrucci, baritono brillante
F. Lehar Vedova Allegra Vincenzo Petrucci “Vo da Maxim, Lulu, Frou Frou"
Entrata di Danilo
F. Lehar da “Il Paese del sorriso"Tu che m’hai preso il cuor"
Soprano e baritono in duetto
F. Lehar da “La vedova allegra” "Tace il labbro"
Carlo Lombardo Virgilio Ranzato Il Paese dei Campanelli (1923)
"Fox della luna"

Ridotto del Teatro Cagnoni
Organizzato da LIONS VIGEVANO HOST
ORE 20.30 Cena conviviale
ORE 21.45 Parliamo di OPERETTA
Tu che mi hai preso il cuor, Tace il labbro ma il mio cuor, Spesso il cuore s'innamora ...
Il cuore e l'amore sono il fulcro dell'operetta, sentimenti delicati e (quasi sempre) ... lieto fine.


Seguono immagini della serata:

 

 


Mario Mainino, promotore culturale, regista lirico,
studioso di storia della musica (Relatore)
Nato a Vigevano, presentatore, commentatore musicale, conduttore trasmissioni radiofoniche, collaboratore giornalistico, promotore culturale, ideatore dei siti di promozione culturale "www.concertodautunno.it". Da sempre si è occupato di divulgazione musicale, è stato tra i fondatori di diverse associazioni culturali: "Amici di Palazzo Crespi", "Vox Organi".
Ha curato per quasi tre lustri trasmissioni radiofoniche divulgative sulla musica lirica, sinfonica e operetta. Ha realizzato eventi a Vigevano e dintorni che hanno raccolto in meno di cinque anni oltre 10.000 presenze.
Si è dedicato anche alla regia di opere liriche.


Vincenzo Petrucci, baritono brillante
Inizia precocissimo lo studio del pianoforte e si dedica ben presto allo studio del canto e si diploma a pieni voti. Si perfeziona presso “L’arte del belcanto“ a Tesserete, sotto la guida della soprano, Luciana Serra. Consegue il Diploma di Didattica della musica presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Svolge attività di ricerca musicologica. Ha cantato in vari teatri in ruoli da protagonista: Teatro Sociale di Como – Arcimboldi di Milano - Comunale di Trieste – Comunale di Bologna – Pavarotti di Modena – Filarmonico di Verona – Teatro delle Muse di Ancona - Chatelet di Parigi. Nel 2011 ha ricoperto il ruolo di Germano de “La scala di seta“ di Gioacchino Rossini e nel 2012 il ruolo di Parmenione de “L’occasione fa il ladro“ di Gioacchino Rossini in seno a Ticino Musica, esibendosi ad Ascona e al Palazzo dei Congressi di Lugano..
 


Elizabeth Hertzberg, soprano
Nata a San Francisco, in California, attualmente vive in Italia. Ha vinto numerosi concorsi e premi, tra i quali l'Avanti Award, il concorso internazionale di canto "Giannino Zecca", il Marin Music Chest, il Pacific Musical Society, e la Marin Symphony Scholarship Competition. Si è laureata presso il San Francisco Conservatory of Music dove ha studiato con Jane Randolph. Si è perfezionata in Italia con Renata Scotto. I suoi ruoli operistici includono Rosina nel Barbiere di Siviglia, Zerlina in Don Giovanni, Ilia in Idomeneo, e Morgana in Alcina. Ha anche cantato il ruolo del titolo in Lakmé, Olympia in Les contes d' Hoffmann, Norina nel Don Pasquale, Zdenka in Arabella, Sifare in Mitridate, Frasquita in Carmen, Marcelline in Fidelio, Laetitia in The Old Maid e il ladro, e Dalinda in Ariodante in vari programmi di scene d'opera. Nella stagione operistica al Teatro Cenacolo di Lecco in Italia, interpreta Valencienne in La vedova allegra, Lisa in Das Land des Lächelns e Frasquita in Carmen. Studia a Modena con il soprano Raina Kabaivanska



 

Debora Mori, pianista e direttore d'orchestra
Nata a Milano, proviene da una famiglia di artisti lirici: il padre è il famoso baritono Orazio Mori. Diplomata in pianoforte, ha seguito corsi di letteratura pianistica e di organo, clavicembalo, didattica pianistica, lettura della partitura e direzione d'orchestra all'Accademia Filarmonica di Bologna. Svolge intensa attività come accompagnatrice di cantanti lirici in concerti, selezioni d'opera e preparazione spartiti. Ha lavorato, in Italia e all'estero, come Maestro Collaboratore in molti teatri e festival lirici (Teatro Coccia di Novara, Arena di Avenches, Teatro di Barga, Neuchatel). Grande esperta della "piccola lirica", collabora con il Cenacolo Francescano quale preparatrice dei cantanti e responsabile musicale degli spettacoli di operetta, sin dalla prima stagione di Lecco Lirica.

 

 

APPUNTI DELLA RELAZIONE DI MARIO MAININO

si prega vivamente di non copiare senza citare la fonte, grazie

 

Carlo Lombardo Virgilio Ranzato

l Paese dei Campanelli (1923)

"Sempre dolce come il miel il nostro latte"

soprano

Franz Lehar Vedova Allegra (1905)

"Vo da Maxim, Lulu, Frou Frou" Entrata di Danilo

baritono

Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato

Il Paese dei Campanelli (1923)

"Aria della cuffietta" seconda aria di Nela

soprano

Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato

Il Paese dei Campanelli (1923)

"Fox della luna"

soprano, baritono

F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)

Atto I Introduzione ed entrata di LIsa:

"Amo della danza l'eleganza" soprano

F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)

"Tu che m’hai preso il cuor"

baritono

F. Lehar da "La vedova allegra" (1905)

"Ticche e tacche" aria delle Grisettes (Valencienne)

soprano

F. Lehar da "La vedova allegra" "Tace il labbro"

Stanislao Gastaldon (Torino, 8 aprile 1861 – Firenze, 6 marzo 1939) "Musica proibita" (1881)

Carl Loewe (1901-1988) My Fair Lady
"Vorrei danza con te"

 

Storia dell’operetta

L'operetta, è un genere teatrale e musicale che nasce nel 1856 - 1860 (con La Rose de Saint-Flour di Jacques Offenbach) e divenuta famosa nel 1860 in Francia e solo successivamente circa dieci anni dopo in Austria.

In Francia ebbe grande fortuna durante il Secondo Impero, soprattutto per l'attività che vi profuse Jacques Offenbach, compositore di cento operette e gestore per molto tempo del Théatre des Bouffes e del Théatre de la Gaité. Dopo la sconfitta della Francia a Sedan nel 1870 ad opera dell' Austria e della Prussia, l'operetta francese perse il suo carattere satirico sui temi del militarismo e della grandeur francese e ripiegò su argomenti più disimpegnati. Offenbach presentò con successo alcune sue operette a Vienna, e fu subito imitato da compositori austriaci, come Johann Strauss, boemi, come Franz Lehar, e ungheresi, come Emmerich Kalman. Di quest'ultimo rimase famosa La principessa della czarda, mentre La vedova allegra di Lehar è forse anche oggi l'operetta più celebre.

Differisce dal più tradizionale melodramma per l'alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate.

Generi similari

- teatro di prosa

- vaudeville

- teatro d'opera leggero o comico

- opéra-comique

- singspiel

Muore nel 1959 con l'operetta Cheryomushki Op. 105 di Dimitri Shostakovic ?

 

PRIMA PARTE

L'operetta in Italia viene a volte definita come "Piccola Lirica", in quanto in parte assimilabile all'opera lirica ma che alterna in modo sistematico brani musicali a parti dialogate e non manca mai di scene di ballo. Sotto questo aspetto l'operetta è altrettanto vicina al teatro di prosa o al genere del vaudeville, anche se non bisogna dimenticare che, nell'Europa centrale, il teatro d'opera leggero o comico presentava già in precedenza una simile alternanza di canto e recitazione, nei generi dell' opera-comique e del singspiel ( tanto per ricordare due grandi capolavori Il ratto dal serraglio (Die Entführung aus dem Serail Kv384) e Il flauto magico (Die Zauberflöte Kv620) di Wolfgang Amadeus Mozart.

Carlo Lombardo (dei Baroni Lombardo di San Chirico, conosciuto anche con gli pseudonimi di Leon Bard, Maestro Fernandez o Leblanc) (Napoli, 28 novembre 1869 – Milano, 19 dicembre 1959), è stato un compositore, librettista ed editore di operette italiano. Considerato il padre dell'operetta italiana, fondò nel 1923 a Milano la Casa Musicale Lombardo, tuttora depositaria del patrimonio operettistico italiano. La passione per la musica lo convinse ad iscriversi al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove si diplomò nel 1887. Debuttò come direttore d'orchestra verso il 1870. Il passaggio dalla direzione de "La forza del destino" di Verdi allo "Zingaro Barone" di Johann Strauss jr. in presenza dell'autore, lo fece innamorare dell'operetta. Nel 1919 scrisse il libretto del SI’ su musica di Pietro Mascagni ed in seguito il libretto de Il Re di Chez Maxim con musica di Mario Pasquale Costa.

I quei tempi erano moltissime le "piazze" dove si proponeva operetta Teatro Gerbino, Teatro Balbo, Teatro Vittorio Emanuele I e Teatro Alfieri (Torino), Teatro Fossati e Teatro Lirico di Milano, Arena Nazionale di Firenze o il Teatro Reinach di Parma, Teatro Quirino e Teatro Costanzi di Roma, Teatro Verdi di Trieste (1955), Teatro Petruzzelli e Politeana Alhambra di Bari, Teatro La Fenice di Venezia (dove debuttò La duchessa del Bal Tabarin, Madama di Tebe, La signorina del cinematografo e Danza delle libellule su musiche di Franz Lehár con arrangiamenti suoi).

Nel 1923 incontrò il maestro Virgilio Ranzato, col quale avrebbe firmato operette di grande successo, prima fra tutte Il Paese dei Campanelli. Seguirono con uguale fortuna Luna Park e Cin Ci La che superò per incassi Il Paese dei campanelli.

Carlo Lombardo Virgilio Ranzato
l Paese dei Campanelli (1923)
"Sempre dolce come il miel il nostro latte"
soprano

Peccato oggi l'operetta non la fa più nessuno,forse è un genere molto difficile, occorre voce comicità e presenza,oggi chi la può fare?
Infatti lavori come "La Vedova allegra" di Franz Lehar richiedono artisti di canto di ben alta levatura per rendere quelle che erano le intenzione dell'autore. Nel 1934 apparve la versione cinematografica con Maurice Chevalier e Jeanette Macdonald,che divenne "la regina" del sottogenere operetta. Ma anche Herbert Von Karajan la diresse con Elisabeth Schwarzkopf e pure Bruno Maderna con Hilde Gueden ed Erminio Macario (https://youtu.be/5TYfgoH9pG4).

D'altra parte il genere dell'operetta non si identifica solo con una forma, ma soprattutto con un gusto ed una dimensione culturale, quella della borghesia francese e austriaca fin de siecle, con la sua predilezione per le storie sentimentali ambientate nella buona società del tempo, non dimenticando mai la vena comica e qualche spunto piccante.

Franz Lehar Vedova Allegra (1905)
"Vo da Maxim, Lulu, Frou Frou" Entrata di Danilo
baritono

- trame semplici e inverosimili

- sfarzosa cornice scenica

- gusto della parodia

- vivacità musicale

- immediata godibilità

- aspetto coreografico

L'operetta viennese non ha mai avuto intenti prettamente satirici, ma è uno spettacolo di puro divertimento, fatto di canzoni e di tanti tanti valzer. "Re del valzer" fu chiamato Johann Strauss jr., figlio dell'altro Johann che del valzer fu definito "il padre". Con Die Fledermaus (il pipistrello) del 1871 Johann Strauss figlio iniziò il suo periodo più fortunato, che proseguì per oltre dieci anni con tante altre operette tra cui Carnevale a Roma, Una notte a Venezia, Lo zingaro barone, Sangue viennese. Ma fino ad oggi sono rimasti celebri e tuttora molto eseguiti i suoi migliori valzer che esistono in spericolate versioni cantate( Sangue viennese, Voci di primavera, Storielle dei boschi viennesi). Sul bel Danubio blu è divenuto quasi un simbolo di Vienna. In Italia l'operetta attecchì all'inizio del '900 quando a Milano e a Napoli si formarono compagnie specializzate nell'adattamento di operette straniere, e infine sorsero autori italiani come Mario Costa (Scugnizza) e Virgilio Ranzato (Il paese dei campanelli). Il Paese dei Campanelli fu scritta da Carlo Lombardo con la musica dello stesso Lombardo e di Virgilio Ranzato. La prima rappresentazione si tenne il 23 novembre 1923 al Teatro Lirico di Milano diretta dal compositore con protagonista Lina Di Sambon.

I personaggi principali dell'operetta sono il comandante dei marinai, Hans, sempre intento a tenere sotto controllo l'attendente pasticcione La Gaffe, il borgomastro del paese e la moglie Pomerania (la donna più brutta del villaggio), la romantica Nela e l'avvenente Bon Bon, amiche di Pomerania.

Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato

Il Paese dei Campanelli (1923)

"Aria della cuffietta" seconda aria di Nela 

soprano

I famosi campanelli sono un allarme magico che veglia sulla assoluta castità e fedeltà della padrone di casa che si metterebbero a suonare qualora la signora cadesse nella tentazione di compiere un adulterio.

Ovviamente questi campanelli suoneranno prima della fine dell'operetta e pure sulla casa del Borgomastro che mai avrebbe immaginato che la moglie potesse trovare mai qualcuno con cui tradirlo! Il finale vedrà tornare tutto alla normalità grazie all'errore nella spedizione di un telegramma di La Gaffe, un nome una garanzia.

Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato

Il Paese dei Campanelli (1923)

"Fox della luna"

soprano, baritono

 

SECONDA PARTE

Uno dei padri dell'operetta francese abbiamo detto che fu l'ebreo tedesco (naturalizzato francese) Jacques Offenbach, mentre in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann Strauss jr. e, in pieno Novecento, da Franz Lehar.

F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)

Atto I Introduzione ed entrata di LIsa:

"Amo della danza l'eleganza"  soprano

L'elemento avventuroso ed esotico è spesso presente, come nell'opera comica, che aveva molte storie ambientate in un immaginario mondo saraceno di pura fantasia. L'esotismo lo troviamo in moltissimi lavori lirici dalla Lackmè di Leo Delibes ambientata nell'India Misteriosa, ai Pescatori di perle di Georges Bizet ambientata in un'isola del Oceano, alla Aida di Giuseppe Verdi nel all'altrettanto misterioso antico Egitto. Ma non dimentichiamo il titolo più famoso del nostro Giacomo Puccini, ovvero Madama Butterfly ambientato nel lontano Giappone (1904). Il Paese del sorriso in questo caso è la Cina. E l'argomento è scottante visto che tocca il tema dei rapporti "interraziali". Un tema che nell'800 Verdi non ebbe mai paura di affrontare come ne "I lombardi alla prima crociata" con l'amore della pura fanciulla lombarda Giselda per il mussulmano Oronte, oppure - orrore orrore - della bianca veneziana Desdemona per Otello, il moro trionfatore di Cipro. Se con Verdi le cose vanno molto male e ci scappa in entrambi i casi il morto, il rapporto Lisa Lichtenfels con il Principe Sou-Chong finisce semplicemente con una addio e con il ritorno ai rispettivi paesi e tradizioni.

F.Lehar Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns-1929)

"Tu che m’hai preso il cuor"

baritono

Le danze costituiscono il nucleo fondamentale dello spettacolo e esercitano sugli spettatori un interesse quasi ossessivo. Nella Vedova allegra ci sono due situazioni tipiche nelle quali vengono valorizzate, da una parte quelle tradizionali "pontevedrine" nella scena in casa di Hanna Glavary quando la protagonista canta la storia della villi Vilja, ninfa del bosco. Nell'altra lo sfrenato ballo tipicamente "parigino" del Can Can nella scena da Maxim.
Senza dimenticare il walzer nel duetto che sentiremo più avanti.

F. Lehar da "La vedova allegra" (1905)
"Ticche e tacche"  aria delle Grisettes
(Valencienne)
soprano

Operetta in Europa e non solo!

Francia: Jacques Offenbach 1819-1880 [Orfeo all'inferno, Perichole], Florimond Ronger (Hervé) 1825-1882 [Mam'zelle Nitouche in Italia come Santarellina], Charles Lecocq 1832-1918 [La figlia di Madama Angot], Robert Planquette 1848-1903 [Les Cloches de Corneville] e André Messager 1853-1929 [Fortunio].

Austria: Franz von Suppé 1819-1895 [Boccaccio], Johann Strauss jr 1825–1899 [Pippistrello, Una notte a Venezia, Zingaro barone], Karl Millocker 1842-1899 [Principe studente], Carl Zeller 1842–1898 [Venditore di uccelli], , Franz Lehar 1870-1948 [Vedova allegra], Oscar Straus 1870-1954 [Sogno di un valzer], Leo Fall 1873-1925 [Principessa dei dollari], Ralph Benatzky 1884–1957 [Cavallino biano].

Ungheria: Emmerich Kálmán 1882-1953 [La principessa della Czarda]

 Venezuela: Reynaldo Hahn 1874-1947 [Ciboulette]

Inghilterra: William Schwenck Gilbert (1836-1911) e Arthur Sullivan (1842-1900), noti con il marchio Gilbert e Sullivan insieme crearono quattordici opere comiche (od operette) fra il 1871 e il 1896. Noel Coward 1899-1973 [Spirito allegro, Bitter Sweet. Conversation piece). L'Inghilterra con la sua operetta poi diede le basi per la commedia musicale americana, che anche noi conosciamo da tanti film.

America: Paul Abraham 1892-1960[Fior d'Haway, Ballo al Savoy],
Rudolf Friml 1879-1972 [Rose-Marie],
John Philip Sousa 1854-1932 [El capitan 112 recite a NY e 140 a Londra]

Italia: Ruggero Leoncavallo 1857-1919 [Si, Reginetta delle rose], Carlo Lombardo – Virgilio Ranzato [La duchessa del Bal Tabarin, Madama di Tebe, La danza delle libellule, Scugnizza, Il paese dei campanelli, Cin Ci Là], Giuseppe Pietri 1886-1946 [Addio giovinezza!, La donna perduta], Mario Pasquale Costa 1858-1933 [Il re di Chez Maxim, Capitan Fracassa], Giacomo Puccini 1858-1924 [La rondine].

Russia: Dmitri Shostakovic 1906-1975[Cheryomushki Op. 105 Mosca 24 gennaio 1959 satira delle opere di riqualificazione urbana degli alloggi a Mosca]

F. Lehar da "La vedova allegra" "Tace il labbro" 

Il genere dell'operetta ebbe vita breve ma tra i suoi eredi si possono annoverare gli spettacoli di varietà (o rivista), possiamo dire che la sua sopravvivenza sia il moderno musical. Molto difficile trovare nel nostro paese o On-line i libretti con i testi delle varie operette.

BIS

Stanislao Gastaldon (Torino, 8 aprile 1861 – Firenze, 6 marzo 1939) "Musica proibita" (1881)

Ricordato come l'autore della celebre romanza Musica proibita, composta nel 1881, all'età di soli 20 anni, probabilmente nel suo periodo di vita a Napoli, di cui scrisse anche il testo, sotto lo pseudonimo di Flick-Flock. La romanza è stata interpretata dai maggiori artisti lirici come Tito Gobbi, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli e da molti altri di fama mondiale. Musicò lo stesso soggetto di Mascagni scrivendo una sua "Mala Pasqua" dalla novella Cavalleria rusticana di Verga.

Carl Loewe (1901-1988) My Fair Lady "Vorrei danza con te"

Nasce nel 1956 con i versi di Alan Jay Lerner, tratto dal Pigmaglione di Georg Bernard Shaw è la storia del professor Henry Higgins e della popolana Eliza Doolittle, ruoli magistralente creati da Rex Harrison e Julie Andrews, che poi per contratti di case cinematografiche fu nel film sostituita da Audrey Hepburn.

Celebri autori di Operetta

Area francese = Jacques Offenbach, Charles Lecocq

Area tedesca = Franz von Suppé, Johann Strauss Jr., Franz Lehar, Benatzki e Stolz

Area italiana = Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato, Giuseppe Pietri

Area inglese = Gilbert and Sullivan

Titoli famosi

* Orfeo all'inferno di Jacques Offenbach (1858)

* La bella Elena di Jacques Offenbach (1864)

* La vita parigina di Jacques Offenbach (1867)

* La Granduchessa di Gerolstein di Jacques Offenbach (1867)

* Il pipistrello di Johann Strauss Jr. (1874)

* La vedova allegra di Franz Lehar (1905)

* Il Paese dei Campanelli di Carlo Lombardo - Virgilio Ranzato (1923)

* L'acqua cheta di Giuseppe Pietri (1920) libretto di Augusto Novelli

Relazione di Mario Mainino

 

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