Piazza Martiri della Liberazione
Jazz festival a Vigevano
A cura della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Giovedì 5 giugno 2014_06_05 ore 21.00
Apertura di Jazz festival a Vigevano con Marza Septet
Mercoledì 11 giugno 2014_06_11 ore 21.00
Concerto al pianoforte del M.° Rossano Sportiello
Giovedì 19 giugno 2014_06_19 - ore 21.45
Simona Severini, trio
Mercoledì 25 Giugno 2014 ore 21:15
Piazza Ducale, Vigevano (in caso di pioggia presso l'Auditorium San
Dionigi)
Jazz Festival in Piazza a Vigevano
Chicago Stompers
Elena Paganuzzi, Martino Pellegrini, Corrado Tosetti, Paolo
Colombo, Arturo Garra, Giovanni Libonati, Giorgio Gallina, Mauro Porro,
Dario Lavizzari, Paolo Vanzulli, Alessandro Rossi
I Chicago Stompers sono la formazione di "hot jazz" più "giovane"
d'Italia, l'unica band della penisola specializzata nel repertorio delle
orchestre statunitensi operanti tra il 1924 e il 1931 c.a. avente un'età
media di soli 20 anni
Il repertorio, che spazia dai titoli più celebri a quelli meno noti
della tradizione, viene eseguito per mezzo di trascrizioni ed
arrangiamenti che fedelmente riproducono le orchestrazioni originali.
Per meglio riuscire in tale intento, si sono resi necessari: l'uso di
strumenti vintage e di altri altrettanto rari ed inusitati (come i
sassofoni basso e "c-melody" o il clarinetto di metallo); la
ricostruzione esatta del kit percussionistico del tempo (una grancassa
che monta un antico set di "temple woodblocks" degli anni '30, un
primitivo tom, il "chinese bongo", piatti originali degli anni '20
montati su molle e corde di cuoio, l'uso di un rullante rigorosamente
"d'annata" e l'impiego dei rarissimi "bock-a-de-bock cymbals"); lo
studio peculiare, tramite un accurato e accorato ascolto dei dischi,
dello stile e del fraseggio dei solisti dell'epoca; l'analisi, peraltro
di rilievo, di fotografie e filmati delle orchestre di jazz prodotti a
cavallo tra gli anni '20 e '30, fondamentale per sviluppare ed
interiorizzare il dettame artistico di questa musica anche dal punto di
vista estetico e scenografico/coreografico: il recupero filologico si
estende infatti anche alla cura del vestiario (tuxedo per la componente
maschile del gruppo, abiti tematici ed accessori originali per quella
femminile) e nelle presentazioni (la band si introduce al pubblico con
leggii e stand sui modelli di quelli delle grandi orchestre del periodo
e con un microfono a condensatore sullo stile dei celebri "ribbon"
prodotti negli anni '20 dalla RCA; modella inoltre il proprio spettacolo
su ispirate coreografie dei musicisti e dei cantanti, al tutto
aggiungendo un pizzico di allegria e sana comicità).