Questo oratorio scritto all'autore nel 1933 vide una
unica esecuzione nel lontano 1947 quindi cadde in oblio sino alla
odierna riproposta.
Che cosa è questo progetto: Un concerto per
organo, solisti e coro, composto nel 1933-‘34. L’organico corale risulta
essere composto da circa sessanta elementi eterogenei tra loro e
provenienti da alcune realtà corali della provincia di Pavia. In
particolare, hanno aderito al progetto: per Pavia, Ass. Cult. Ticinum
Gospel Choir e Gruppo Vocale Gli Ottomisti, e per Vigevano, la Società
Corale I Maestri Cantori. L’Oratorio Sacro del M° Franco Vittadini si
costituisce come proposta di meditazione musicale, cantata nella lingua
Latina, sulla Tradizione delle sette parole di Gesù Cristo sulla Croce.
L’Agonia del Redentore di Franco Vittadini
"È l'anima che vola, l'anima che nessuno può
incatenare".
Così annotava Franco Vittadini sulla partitura di Fiammetta e l'avaro,
una delle sue ultime opere mai rappresentata in vita ma solo nel 1951, a
tre anni dalla morte.
Perché un’Opera di Vittadini: Franco Vittadini
è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano, di origini
pavesi e che, in Italia, ha dato lustro alla nostra Città in quanto
personalità di Cultura, facendosi conoscere prevalentemente per le sue
opere e per la musica sacra, categoria nella quale il progetto ricade.
Attraverso la riproposizione di questo suo oratorio e, più in generale,
della figura del compositore stesso, si vorrebbe ulteriormente
valorizzare e portare a patrimonio di tutta la Comunità Pavese l’Opera
del Maestro cui, peraltro, è dedicato il nostro Civico Istituto
Superiore di Studi Musicali, dando alla sua musica ampio respiro
culturale anche oltre i nostri confini provinciali. Il progetto è
infatti patrocinato anche da U.S.C.I. Lombardia.
La composizione ripercorre le tappe dell’accusa, della condanna,
della passione e, infine, della morte in croce di Cristo.
Vittadini, in questa Opera, persegue due obiettivi: con la musica
accorata, a supporto delle invocazioni, vuole sottolineare la condizione
di uomo sofferente ma determinato «a bere fino in fondo l’amaro calice»,
mentre con le note del cantato, vibranti e appassionate, propone un
chiaro invito a riflettere sulla Passione del Cristo e sul suo messaggio
universale. Nello sviluppo della struttura dell’Opera, saremo condotti
ad ascoltare un Cristo che mentre durante il processo non apre quasi mai
bocca, quando sarà innalzato sulla croce parlerà apertamente, e con
parole di estrema dolcezza e perdono per i propri detrattori. Gli
evangelisti hanno trasmesso all’umanità intera le cosiddette ‘Sette
Parole’ pronunciate nelle ultime ore della vita del Cristo, un ultimo
testamento nel quale è riassunto il centro del Kerigma.
Vittadini, potremmo dire con rispetto estremo, ricava dalla personale
meditazione sulle Sacre Scritture una sorta di ‘Vangelo concentrato’ che
riesce a tradurre nelle pause e nei contrappunti della partitura. In
essa, sapientemente, egli dispiega la trama del testo affidandone
l’interpretazione ai dialoghi, a volte sommessi mentre in alcuni
passaggi divengono incalzanti e concitati, tra le parti corali e gli
interventi dei solisti. L’ascolto di questa composizione, peraltro in
questo Tempo di Quaresima, risuona come una possibilità importante e
particolare per la platea di addentrarsi nel mistero della Pasqua di
Gesù, mistero di dolore e di amore, di notte e di luce, di croce e di
gloria, di morte e di vita, di peccato e di grazia.
FRANCO VITTADINI, note biografiche
Nato a Pavia il 9 aprile 1884, fu ammesso nel 1903 al conservatorio di
Milano a frequentare i corsi di composizione e di direzione d'orchestra.
Lasciato prematuramente il conservatorio, per un breve periodo fu
Maestro di Cappella alla Prepositurale di Varese e, successivamente,
ritornò a Pavia dove, nel 1922, entrò a far parte della Commissione di
Ispezione del Civico Istituto Musicale e dal 1924 ne divenne direttore.
Nel 1921 aveva fatto il suo esordio sulle scene melodrammatiche con la
commedia lirica Anima allegra che aveva ottenuto un grandissimo successo
e lo aveva imposto come musicista di buon gusto e padrone della materia.
A questa erano seguite non solo altre opere teatrali (La Sagredo, il
Caracciolo) ma anche pagine sacre (Nazareth, Il natale di Gesù) e alcuni
balletti. Il debutto coincise nel 1928 al Teatro alla Scala di Milano
con Vecchia Milano – che ricevette apprezzamenti entusiastici - e
proseguì con quattro balletti: La dama galante, Fiordisole, Tutù sotto
il ciliegio, La Taglioni che lo consacrarono definitivamente. Nel ricco
catalogo compositivo trovano posto anche brani sinfonici per grande e
piccola orchestra (Armonie della notte, Scene musicali, Scherzo, L'ora
vespertina), cameristici e sacri (diciassette messe, mottetti, due
oratori e L’Agonia del redentore) nonché musica da film (Idilliaca,
Esotica, Settecentesca, Marcia eroica, Angoscioso, Uragano, Campagnola,
Grottesca, Mattinata, Mistica, Pastorale, Plenilunio). Alla sua morte,
avvenuta a Pavia il 30 novembre 1948, rimasero tre lavori non
rappresentati: Il mare di Tiberiade, Sirenetta e Fiammetta e l'avaro, i
primi due dei quali attendono ancora una adeguata considerazione. Presso
la Cattedrale di Pavia, il 2 dicembre 1948, la Salma del grande
Musicista venne accolta con l’epigrafe riportante il seguente testo:
«L’Italia tutta è in lutto per la scomparsa di Franco Vittadini,
immortale signore dell’armonia, ma Pavia, più accorata, piange il figlio
glorioso e gli tributa funebri onoranze in questo Tempio dove la sua
arte rifulse insuperata».
Il progetto è proposto da U.S.C.I. Pavia e
U.S.C.I. Lombardia – acronimi di ‘Unione Società Corali Italiane’
delegazione regionale della Provincia di Pavia e ‘Unione Società Corali
Italiane’ delegazione della Lombardia -, Associazioni Culturali - senza
fini di lucro - fondate nel 1979 che riuniscono le differenti formazioni
corali della Provincia (la prima) e della Regione (la seconda) e che si
sono poste come obiettivo quello di assistere i vari gruppi corali e
divulgare la musica corale di ogni genere e tipologia di organico.
Entrambe le Associazioni collaborano con Enti e
Istituzioni per sostenere e tutelare gli interessi generali delle
società corali aderenti e sviluppano relazioni con le organizzazioni
similari italiane ed estere su basi di reciprocità.
Le modalità di intervento si concretizzano nel
diffondere l'associazionismo musicale amatoriale, nel migliorare con
iniziative di formazione la preparazione tecnica dei direttori, nel
supportare l'attività dei cori creando opportunità di concerti e di
incontri musicali al fine di facilitare la pratica musicale fra gli
associati e, infine, nel contribuire e potenziare la ricerca musicale
sul territorio regionale e provinciale. U.S.C.I. ha aderito, fin dalla
propria costituzione, a FE.N.I.A.R.CO. - la Federazione Nazionale tra le
Associazioni Regionali. In questi anni U.S.C.I. ha provveduto a creare
alcuni servizi operativi e tecnici, tra i quali il supporto ai complessi
corali, una opportuna copertura assicurativa, la pubblicazione di
periodici online, l’incremento dell’attività corale nel contesto
culturale e sociale, e assicurare la ricerca, la conservazione e lo
studio del patrimonio musicale italiano e internazionale, con
particolare riguardo al recupero e alla costante diffusione delle realtà
provinciali e locali; la promozione di corsi didattici, seminari di
studio, concorsi, rassegne, concerti e manifestazioni musicali e corali
in ambito regionale, provinciale e locale.
L’Associazione “Federazione Italiana Ricerca di
Musica e Arte Delegazione di Pavia” è una Associazione priva di
scopi di lucro che opera come delegazione subordinata dell’Associazione
Federazione Italiana Ricerca di Musica e Arte (acronimo ‘f.i.r.m.a.’).
Le due Associazioni perseguono finalità di promozione per la formazione
e l’educazione della persona attraverso la diffusione della cultura
musicale, coreutica, teatrale e dell’Arte in genere sotto tutte le sue
forme, rivolta a tutti e, in particolare, al mondo dei giovani, a
livello nazionale e internazionale. Svolgono attività di ideazione,
progettazione, realizzazione e promozione di eventi, ricerca e
formazione artistica delle realtà culturali, incrementano scambi
internazionali fra le Associazioni, i gruppi, le Istituzioni, le
Università, organizzano corsi, convegni, seminari, festival.
Tra i più importanti progetti di f.i.r.m.a.,
dopo la “Presentazione Istituzionale” avvenuta a Roma presso la Camera
dei Deputati il 21 dicembre 2010, vi è la fondazione del coro
cosiddetto: Italian Gospel Choir, una formazione costituita da
cori gospel provenienti da tutta Italia (circa 120 cori) e che ha
ottenuto, in segno di riconoscimento, la Medaglia di Rappresentanza del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
NOTA
il presente materiale è tratto da programma di
sala ricevuto da Ufficio Stampa visibile in allegato PDF