Niccolò di Bernardo dei Machiavelli (Firenze,
3 maggio 1469 – Firenze, 21 giugno 1527) è stato uno storico, scrittore,
drammaturgo, politico e filosofo italiano. Firma machiavelli.png Come
Leonardo da Vinci, Machiavelli è considerato un tipico esempio di uomo
rinascimentale. Questa definizione – secondo molti – descrive in maniera
compiuta sia l'uomo sia il letterato più del termine machiavellico,
entrato peraltro nel linguaggio corrente ad indicare un'intelligenza
acuta e sottile ma anche spregiudicata[1] e, proprio per questa
connotazione negativa del termine, negli ambiti letterari viene
preferito il termine "machiavelliano". Machiavelli è inoltre considerato
il fondatore della scienza politica moderna.
(vedi)
« Venuta la sera, mi ritorno in casa ed entro nel mio
scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di
fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito
condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui uomini, dove,
da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e
che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e
domandargli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità
mi rispondono; e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia;
sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la
morte; tutto mi trasferisco in loro. E perché Dante dice che non fa
scienza sanza lo ritenere lo avere inteso, io ho notato quello di che
per la loro conversazione ho fatto capitale, e composto uno opuscolo de
Principatibus » (Lettera a Francesco Vettori, 10 dicembre 1513)
l Principe (ed. 1550) Autore Niccolò Machiavelli 1ª
ed. originale 1532
« Coloro e' quali solamente per fortuna diventano, di
privati, principi, con poca fatica diventano, ma con assai si
mantengono. »
(Niccolò Machiavelli, Il Principe)
Le caratteristiche del principe ideale
Le qualità che, secondo Machiavelli, deve possedere
un "principe" ideale (ma non idealizzato), sono tuttora citate nei testi
sulla leadership:
-
la disponibilità ad imitare il comportamento di
grandi uomini a lui contemporanei o del passato, es. quelli dell'Antica
Roma;
-
la capacità di mostrare la necessità di un governo
per il benessere del popolo, es. illustrando le conseguenze di
un'oclocrazia (una forma di governo in cui le decisioni sono prese dalle
masse);
-
il comando sull'arte della guerra - per la
sopravvivenza dello stato;
-
la capacità di comprendere che la forza e la violenza
possono essere essenziali per mantenere stabilità e potere;
-
la prudenza;
-
la saggezza di cercare consigli soltanto quando è
necessario;
-
la capacità di essere "simulatore e gran
dissimulatore";
-
il rilevante potere di controllo della fortuna
attraverso la virtù (la metafora utilizzata accosta la fortuna ad un
fiume, che deve essere contenuto dagli argini della virtù);
-
la capacità di essere leone, volpe e centauro (leone
forza - volpe astuzia - centauro come capacità di usare la forza come
gli animali e la ragione come l'uomo).
ecc.ecc.ecc.