Ringraziamenti
IL PARROCO • IL COMUNE DI GAMBOLÒ
LA BIBLIOTECA DI GAMBOLÒ
LA CIVICA SCUOLA DI MUSICA
LA CONFRATERNITA DI SAN PAOLO
IL SIGNOR GAIETTA • LA SIGNORA LINA RANZANI
IL NOSTRO ARCHIVISTA PIERO FORCINITI
IL SIGNOR MARIO MAININO
E TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA BUONA REALIZZAZIONE DEL
CONCERTO.
Corale S. Gaudenzio di Gambolò
Nata nel 1994 dalla passione di poche persone, e in breve tempo
ingranditasi fino all'attuale organico, inizia la sua attività come coro
parrocchiale, proponendosi poco alla volta all'attenzione del pubblico
con l'esecuzione di brani sempre più impegnativi. Il repertorio,
prevalentemente di carattere religioso, spazia dal periodo barocco, al
classico e al romantico. La Corale é formata da elementi non
professionisti ed é aperta a qualsiasi appassionato di musica. Non si
avvale di un organico numericamente fisso. Sotto la guida del M°
Giovanni Maestrone, coadiuvato da validi e fattivi collaboratori,
prepara sempre nuovi brani corali per ampliare ulteriormente il
repertorio, di cui fanno già parte il "Gloria" di A.Vivaldi, eseguito
più volte in concerto, la "Petite Messe Solennelle" di G.Rossini, la "Missa
Criolla" di Ariel Ramirez e diversi brani tratti da grandi compositori,
quali Bach, Haendel. Mozart, Beethoven, Mendelssohn e Schubert.Nel
luglio 2005 è stata a Roma dove ha partecipato alla esecuzione liturgica
di una messa in Vaticano, i collaborazione con l'Associazione
Fisarmonicisti di Stradella diretta da Giacomo Bogliolo.
SOPRANI Bralla Gabriella, Brini Angela, Buroni
Diana, Cantella Giovanna, Carnevale Maffé Annunciata, Castellaneta
Antonella, Corsico Piccolino Maria Rosa, Delorié Piera, Depetro Rosi,
Fecchio Cinzia, Finco Carla, Milani Lucia, Moretto Maria, Negri Nella,
Orlando Livia, Rossi Borghesano Francesca.
CONTRALTI Arrigoni Marilena, Bologna Angela, Brigatti Elena,
Clerici Maria Rosaria, Costa Barbé Margherita, Davin Annunciata Wilma,
Davin Giselda, Ginelli Jamina, Iannuzzi Anita, Lupo Pasini Irene, Romani
Elisabetta, Zorzoli Carla.
TENORI Casinghino Antonio, Cervio Giuseppe, Daolio Italo, Gronda
Luigi, Morellato Nello, Zampini Franco.
BASSI Bagatin Oles, Brigatti Giovanni, Calderaro Antonio,
Cavallero Franco, Clari Angelo, Cremona Attilio, Diecidue Vincenzo,
Magatti Battista, Rinaldi Giuseppe, Valetti Attilio
Giovanni Maestrone - Direttore
Si è diplomato in canto principale presso il Conservatorio “G. Verdi” di
Milano, sotto la guida del M° Ferrando Ferrari. Ha debuttato con
“Bohème” e “Requiem” di Mozart riscuotendo un vivo riconoscimento di
pubblico. Ha eseguito in prima mondiale moderna la “Messa in DO
maggiore” di A.N. Porpora ed in prima mondiale assoluta “Una storia” di
Mugnaini - Robotti e “Quare Tristis” di A. Guarnieri per la Biennale di
Venezia. Ha eseguito numerosi concerti in varie località italiane ed è
stato finalista in diversi concorsi internazionali. Ha sempre
manifestato un’autentica passione per la musica corale entrando a far
parte di cori via via più prestigiosi. Nel 1982 entra stabilmente nel
coro della RAI di Milano dove rimane fino al 1992. Nel frattempo
collabora con il coro della RTSI di Lugano dal 1984 al 1987, con
Almagesto Vocale, ensemble diretta dal M° Lello Foti specializzata in
musica rinascimentale e barocca, con il Coro da Camera di Milano sotto
la guida del M° Bordignon. Nel 1993 entra stabilmente nel Coro del
Teatro alla Scala, con il quale ha terminato la collaborazione nel mese
di febbraio dell’anno 2007. Con i vari gruppi ha cantato davanti alle
più alte personalità politiche e religiose, in varie parti del mondo e
sotto la direzione dei più grandi direttori d’orchestra
Silvio Scarpolini - Tenore
A quattordici anni vince la “Coppa Europa” di fisarmonica, preparato
dall’insegnante Noemi Gobbi. Prosegue lo studio di flauto traverso e
canto presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e cominciano le prime
esperienze solistiche come tenore. Dopo aver vinto il concorso al Teatro
alla Scala come Tenore del coro, ha impersonificato piccole parti nella
“Rondine” e nella “Bohème” di Puccini, dirette dal M° Gavazzeni, nella
“Forza del destino” diretta dal M° Muti e prima parte ne “Le Noces” di
Stravinsky dirette dal M° Gabbiani. È stato Turiddu nella “Cavalleria
rusticana” di R. Leoncavallo. Nella cattedrale di St. Mattews in
Washington e in alcune città italiane ha cantato la “Misa Criolla” di
Ariel Ramirez. Con la moglie Luisa Onetto (attrice) e i loro cinque
figli ha portato in tournée due spettacoli scritti apposta per bambini e
intitolati “La casa dei sogni” e “Il papà e la neve”. Iscritto alla SIAE
come compositore melodista e paroliere, ha composto ventun canzoni
contenute nel CD intitolato “La famiglia Scarpone”.
Massimiliano Italiani - Tenore
Si è diplomato in canto presso il conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.
Ha collaborato come solista con l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di
Milano, con il Coro Sinfonico “G. Verdi” di Milano e con l’As.li.co.
Dall’aprile 1991 è stabile presso il Teatro alla Scala come artista del
coro. Presso lo stesso prestigioso teatro ha altresì partecipato, come
solista, alla “Passione secondo Giovanni” di Pietro Aretino, eseguita in
forma scenica presso la Chiesa di S. Marco in Milano, sotto la direzione
del M° Gabbiani (1997) ed ha ricoperto ruoli secondari in alcuni
allestimenti operistici. Oltre all’attività presso il Teatro alla Scala,
negli ultimi anni si è dedicato quasi prevalentemente al repertorio di
musica sacra del ’600/’700. Fa parte del trio vocale Sembrar para
Cosechar, costituito insieme a due amici e colleghi del coro scaligero,
con cui ha eseguito concerti di musica ispano-latino-americana (fra cui
la splendida “Misa Criolla” di Ramirez) in svariate città italiane ed in
Giappone.
Rodolfo Gemio - Tenore
È nato a La Paz, in Bolivia. Ha frequentato il Collegio Don Bosco ed ha
iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio “Mozart” di La Paz. Nel
1979 partecipa e vince il concorso per borsista al Teatro Colon di
Buenos Aires. Nel 1980, a seguito di questo concorso, vince una borsa di
studio presso il Conservatorio “Donizetti” di Bergamo. Nel 1982 entra
nel coro dell’Arena di Verona e dal 1985 collabora con il Coro del
Teatro alla Scala, dove è stato assunto stabile nel 1989. Attualmente
prosegue la sua attività come artista del Coro della Scala. Ha
interpretato numerose volte la “Misa Criolla” e partecipato a vari
concerti, sia nazionali che internazionali.
Laura Baldi - Organo
Docente presso la scuola primaria “U. Marazzani” di Vigevano, laureata
in lingue straniere, ha studiato pianoforte all’Istituto Luigi Costa con
il compianto M° Carlo Villa. Si è inserita come organista nella
confraternita di San Paolo a Gambolò e in seguito è diventata organista
ufficiale della Corale S. Gaudenzio.
Gian Mauro Banzòla - Organo
Nato a Vigevano nel 1976, illustratore e artista attivo in diverse
discipline, si interessa alla musica, specie a quella Sacra e d’organo
del periodo romantico, dall’età di vent’anni. Organista totalmente
autodidatta, sviluppa una forte passione anche per l’arte organaria
affiancando diversi organari nelle varie fasi di smontaggio e restauro
di strumenti storici, e curando la manutenzione ordinaria di molti
strumenti cittadini e del territorio. Ha in passato tenuto lezioni e
conferenze sulla storia dell’organo a canne per varie associazioni.
Collabora attivamente con Istituzioni pubbliche e private
nell’organizzazione di eventi. È organista titolare in diverse chiese
vigevanesi, e docente di disegno e pittura presso la locale sede dell’Unitre.
Tra le sue ultime opere pittoriche più importanti, vi sono un grande
affresco raffigurante una Madonna con Bambino creato per la cappella
Rampi, nella nuova ala nord del Cimitero urbano, e il nuovo stendardo
dipinto su lino antico, realizzato per la Confraternita della Madonna
del Rosario in Cilavegna.
Enrico Fossati - Organo
Nato a Pavia il 1 marzo 1985, proviene da una famiglia di musicisti. Lo
zio Benedetto infatti è violinista ed è stato direttore del civico
istituto musicale “Costa” per moltissimi anni. Ha iniziato gli studi di
organo col maestro Gianpiero Fornaro. Attualmente è allievo del maestro
Fabio Re presso l’istituto “Costa” di Vigevano. Svolge l’attività di
organista nelle chiese di San Pietro Martire, del Cristo e di S.
Sebastiano e Rocco al cimitero. Collabora da diversi anni con la corale
“Callerio” di Cassolnovo, come organista nelle solennità. È ragioniere e
perito commerciale, e sta ultimando il corso di laurea in economia
aziendale (corso di amministrazione e controllo) all’Università di
Pavia.
Maurizio Terzaghi - Flauto
Ha conseguito il diploma di flauto presso il conservatorio “Arrigo Boito”
di Parma, sotto la guida del M° Bruno Villani ed il diploma di Jazz
presso il conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Ha svolto attività
concertistica con il gruppo “Aulos Ensemble” di Pavia, l’Orchestra
Sinfonica Accademica di Milano, l’Orchestra Jazz Città di Pavia, in
diverse formazioni cameristiche ed anche come solista. Nel 2000, con una
sua composizione per flauto solo “Promenade” ha ottenuto il terzo Premio
al Concorso Nazionale di Composizione Classica tenutosi a Savona ed in
altri concorsi di composizione musicale ha ottenuto segnalazioni per
merito artistico. Attualmente affianca l’attività didattica con quella
concertistica; è docente di flauto nella sezione ad indirizzo musicale
presso la scuola media “D. Bramante” di Vigevano e presso la Civica
Scuola di Musica di Gambolò.
Prima parte
Evoluzione della musica occidentale
Canto gregoriano Rorate coeli coro maschile
Come rugiada scenda dal cielo, dall’alto venga chi renda giustizia.
Nel periodo dell''Avvento questo è il canto per eccellenza per un tempo
dell'anno liturgico dedicato al raccoglimento ed alla preghiera. Lo
sguardo di Cristo è quello con cui la Chiesa guarda ogni suo figlio, con
una tenerezza senza limite, con un abbraccio senza confine, perché
ciascuno di noi possa sentire su di sé tutta la commozione con cui il
Mistero guarda la nostra vita, dove niente è escluso da questo sguardo,
anche quelle cose che noi non siamo quasi in grado di guardare. Rorate
Caeli desuper è un canto “gregoriano”. Il canto gregoriano è il
risultato della fusione, avvenuta nel IX sec., del canto romano con
quello gallicano, come conseguenza dell’unificazione della liturgia
voluta da Papi e sovrani carolingi in tutti i territori del Sacro Romano
Impero. Quindi, alla base del processo che ha come conseguenza la
nascita del “gregoriano”, c’è l’unità. L’unità di tutta la Chiesa; non
solo quella della comunità, ma anche l’unità con ciò che si canta.
Domenico Zipoli (1688-1726) Elevazione all’antica organo
Domenico Zipoli è stato un gesuita, missionario e compositore italiano.
Si offrì volontario per lavorare nelle Riduzioni gesuite del Paraguay
dove la sua conoscenza musicale aiutò molto i Guaraní a sviluppare il
loro naturale talento musicale Questo brano è un piccolo capolavoro di
un autore italiano del periodo barocco, un autore geniale per il suo
lirismo tipico di noi italiani.
Autore ignoto (1500) Ecco il Messiah coro
femminile
Lauda spirituale natalizia autore ignoto (Versi di Madonna Lucrezia de’
Medici XVI° secolo) Lauda indica un canto di lode il più celebre che
conosciamo è il “Cantico delle Creature”. E'la principale forma di canto
non liturgico tra cinque e seicento, tra Medioevo e Rinascimento, che,
evolvendo, darà origine a quello che sarà il teatro spirituale e
l'oratorio..
Johann Gottfried Walther (1684-1748) In dulci Jubilo organo
Legato da vincoli di parentela, per parte di madre, con Bach e con lui
operante a Weimar. Ad una vasta produzione di corali (le elaborazioni di
melodie chiesastiche sono complessivamente ben 284) oltre a 14 concerti
per organo che sono rielaborazioni di concerti italiani come fece il più
famoso J.Sebastian Bach, che compose un omonimo "In dulci Jubilo" che
non si sa se sia stato composto prima o dopo quello di Walther.
Arcangelo Corelli (1653-1713) Pastorale dal
Concerto di Natale coro
Considerato tra i più grandi compositori del periodo barocco,
fondamentale fu il suo contributo allo sviluppo della forma musicale del
concerto grosso, che egli portò all'apice della perfezione. La sua
produzione più imponente è di sonate per violino, che era il suo
strumento, ma il suo brano più famoso è certo il Concerto Grosso op.6
N°8 - 'Fatto per la notte di Natale' dove la composizione esprime lo
stupore e la dolcezza del momento della Nascita di Gesù.
Domenico Zipoli (1688-1726) Pastorale organo
Un momento intonato al precedente, con il termine di "pastorale" si
evocano i pastori che per primi rendono omaggio alla grotta della
Natività.
Autori dell’800:
Adeste Fideles coro
Adeste fideles è un canto natalizio di cui non esistono prove
sufficienti per attribuirne la paternità ad un nome preciso. L'unica
certezza che emerge dalla documentazione esistente è il nome del
copista, cioè di colui che trascrisse materialmente il testo e la
melodia: sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema
popolare irlandese[1] nel 1743-1744 per l'uso di un coro cattolico, a
Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante centro
cattolico di riferimento e di rifugio per i cattolici perseguitati dai
protestanti nelle Isole britanniche. Il testo del canto è costituito da
otto strofe di cui solo la I, V, VI e VII furono trascritte da Wade. Le
strofe II, III e IV vennero composte da Étienne-Jean-François Borderies
nel 1794 e un'VIII da un anonimo. Qui di seguito sono riportate le prime
quattro strofe più conosciute
In notte placida coro
In notte placida, per muto sentier dai campi del ciel è sceso l'amor,
all'alme fedeli il Redentor. (più propriamente conosciuta come la
Pastorale di Couperin) è un tipico canto della tradizione Natalizia.
Once in royal David’s city
E' un canto natalizio scritto originariamente come poesia di Cecil
Frances Alexander. Il canto è stato pubblicato nel 1848 in un "innario"
per bambini piccoli. Un anno dopo, l'organista inglese Henry John
Gauntlett scoperta la poesia la mise in musica. E un inno processionale
molto usato in Inghilterra.
Richard Unfried - Noël Canadienne
organo
Richard
Unfried è stato organista per diversi anni (1963-1983) a Garden Grove
(CA 40' da Los Angeles) nella Crystal Cathedral "Arboretum", chiesa
della Garden Grove Community, con ben 10.000 finestre di vetro temperato
le sue raccolte di Inni per organo ed esaltazioni per organo sono in uso
in oltre 13.000 chiese americane.
http://www.crystalcathedral.org/about/architecture.php
L'organo è il terzo più grande organo al mondo.
Paolo Malfetti (1856 - 1937) Natale coro
Un brano gioioso e popolaresco, ricorda un clima operistico alla
Cavalleria Rusticana. Molto attivo in diverse chiese di Firenze. Era di
Sinalunga, diresse la banda per molto tempo e ha composto 18 operette.
Oggi Paolo Malfetti è quasi completamente dimenticato nella sua
provincia di nascita, nella sua regione, in Italia ed all’estero. Nei
dizionari biografico-musicali italiani non compare neppure, eccezion
fatta per il pregevole e prezioso (ma datato) Dizionario Universale dei
Musicisti in due volumi più supplemento che Carlo Schmidl curò e
compilò, facendolo stampare dalla Casa Editrice Sonzogno in Milano tra
gli anni 1926 e 1938. Se Malfetti si è dedicato al non facile compito di
far sorridere bambini e giovani che trascorrevano la loro meno felice
vita in collegi ed istituti, attraverso la musica non possiamo oggi
provare a ricordarlo e rieseguirlo scoprendo in noi il “fanciullo” che
non è mai trascorso ed apprezzando chi come Paolo Malfetti ha saputo ai
“fanciulli” parlare col linguaggio musicale che a loro è proprio, quello
più aperto e disponibile, anche al futuro, ed ai sogni di esso? tratto
da
http://www.biblioato.it/teatropinsuti/storia_cofini.html
Seconda parte
La musica sacra nella tradizione sudamericana
Ariel Ramirez (1921-2010) Misa Criolla solisti e
coro
Ariel Ramírez è nato a Santa Fe, in Argentina. Iniziò i suoi studi di
pianoforte a Santa Fe, e presto venne affascinato dalla musica dei
gauchos e dei creoli sulle montagne. Continuò i suoi studi a Córdoba
dove incontrò il grande cantante folk argentino Atahualpa Yupanqui.
Seguendo un suggerimento di Yupanqui, visitò la parte nord-orientale
dell'Argentina e approfondì la sua ricerca nei ritmi tradizionali del
Sud America. Nello stesso periodo continuava i suoi studi accademici
come compositore al Conservatorio Nacional di Buenos Aires. Nel 1946,
con RCA, incise la sua prima registrazione. Nel 1964, la Misa Criolla di
Ramirez segnò l'inizio di un periodo di grande produttività musicale che
vide anche la composizione di Navidad Nuestra (1964), La Peregrinación
(1964); Los caudillos (1965); Mujeres Argentinas (1969) e Alfonsina y el
Mar (1969), tutte scritte con il poeta Félix Luna. Misa Criolla è di
gran lunga la sua composizione più conosciuta: una messa per due
solisti, coro misto, percussioni, tastiera e strumenti andini. È
scomparso nel 2010 all'età di 88 anni. La Misa Criolla è unica nel suo
genere. In essa i ritmi e la tradizione ispano americana si intrecciano
con i temi della tradizionale messa religiosa. Composta nel 1963, la
Misa Criolla è stata concepita da Ramirez come un’opera per solisti,
coro e orchestra, espressione di forme musicali puramente folkloriche
caratterizzate dalla presenza di strumenti e ritmi tipici della
tradizione popolare latino americana.
Segue quanto tratto da:
http://www.corohispanoamericano.it/MisaCriolla.htm
Nella Misa Criolla, Ariel Ramirez ha saputo conciliare il fervore
religioso con l’elemento folklorico dando ad ogni sequenza della messa
un elemento di originalità: il Kyrie apre la messa con i ritmi della
vidala e della baguala, due forme espressive particolarmente
rappresentative della musica folkorica creola argentina; la gioia del
Gloria viene esaltata dalla vivacità di una delle danze argentine più
popolari: il carnavalito, segnato qui dalle note del charango; per il
Credo, Ramirez sceglie il popolare ritmo andino della chacarera trunca,
dando alla linea melodica drammatica un ritmo ossessivo, quasi
esasperato; il Sanctus, prende invece le mosse dal Carnaval de
Cochahamba, uno dei ritmi più suggestivi del folklore boliviano e,
infine, l’Agnus Dei conclude la messa sullo stile della Pampa argentina.
All'arrivo in Argentina tutto mutò nella mia vita: la mia carriera si
andava affermando e le mie canzoni a diventare molto popolari; con il
tempo l'Europa si allontanò, però il mio pensiero continuava ad essere
concentrato su quell'idea sorta in mezzo all'Atlantico.
A questo scopo cominciai a cercare e raccogliere informazioni e fu così
che, in prima istanza, conobbi Padre Mayol, che mi passò una serie di
poemi di carattere religioso di un religioso del Nord dell’Argentina
perché li musicassi. In seguito incontrai Padre Antonio Osvaldo Catena,
mio amico di gioventù a Santa Fe, la mia città natale. Padre Catena
contribuì realmente a trasformare il mio iniziale proposito, una canzone
religiosa, in un idea che aveva dell'incredibile: la realizzazione di
una messa con ritmi e forme musicali della nostra terra. Padre Catena,
nel 1963, era Presidente della Comisión Episcopal Para Sudamérica,
incaricata di realizzare in spagnolo la traduzione del testo latino
della messa, secondo le direttive del Concilio Vaticano del 1963
presieduto da SS Paolo VI.
Quando ebbi terminato i bozzetti e le forme dello spartito della messa,
lo stesso Catena mi presento a chi, con straordinaria erudizione avrebbe
realizzato gli arrangiamenti corali dell'opera: Padre Jesú Gabriel
Segade. Quest'anno, insieme, abbiamo celebrato, i 30 anni di Misa
Crolla: tre decadi di amicizia.
Le edizioni precedenti:
Concerto di Natale