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Il Fabbricone - Vigevano
Sabato 20 novembre 2012 ore 18:30
20veggenti
VENTI VEGGENTI – phiL-TRA la LUCE
Dal 24/1172012 AL 21/12/2012
IL FABBRICONE via Trento 42 - 27029 Vigevano (Pv)
Inaugurazione : sabato 24 novembre 2012_11_24 ore 18.30
progetto a cura di Silvia Capiluppi
in collaborazione con Fortunato D'Amico
Partners: Pinacoteca di Vigevano Casimiro Ottone,
Associazione culturale delle genti lucane Rocco Scotellaro,
Associazione culturale Carlo Natale e Carlo Vella
Locandina
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VENTI VEGGENTI
Raffaella Badalotti, Ruggero Maggi,Renucio Boscolo, Stefano Marangon,
Silvia Capiluppi, Nicola
Palermo, Alberto Casiraghy, Vincenzo Pellitta, Athos Collura,Cristina
Pennati, Chiara Crosti, Ercole
Pignatelli, Ornella Cucci, Stefania Piloni, Pietro Fornari, Sarah
Scaparone, Francesca Garuffio,
Micaela Tornaghi, Patrizia Ligabò,Carlo Vella.
PERFORMER
Silvia Rastelli
Federica Pamio e Stefano Testa - sound designer
INSTALLAZIONI Laura Crespi, Laura Zeni
PROGETTO SONORO
Paolo Tofani dall'album "Pure Magic"
Venti cartoline scritte da Vigevano. Sono messaggi
preparati nel Fabbricone dell' Informatore Vigevanese da altrettanti
artisti, che dal 24 novembre, sino al 21 dicembre 2012, invieranno al
mondo intero notizie utili per affrontare il futuro.
Una singolare manifestazione, quella organizzata dall'artista -
performer Silvia Capiluppi.
Sempre alla ricerca di un dialogo serrato, questa volta ha invitato i
colleghi a svelarsi, all'interno di una performance-rito studiata
dalla stessa, e messa in scena attraverso azioni e installazioni di
arte contemporanea.
Dopo un'introduzione danzante, Silvia lava i piedi ai suoi ospiti e
invita il pubblico a sperimentare il percorso della mostra a piedi
scalzi; dopodiché ognuno dovrà scegliere una carta, delle venti che
raffigurano le proposte presentate dagli artisti, immaginando che
custodisca un messaggio oracolare destinato proprio a lui.
Venti Veggenti phl-Tra la Luce (venti veggenti tra la luce)
è il titolo di questo lavoro corale, che accompagna ogni opera
realizzata con un telaio monocolore e attribuisce significati speciali
agli accadimenti, di cui i presenti saranno spettatori e attori.
Animati dal ritmo di un martelletto, per ricordare i suoni che
esortavano il lavoro degli abitanti di Vigevano sino a tarda sera, si
può fluttuare nello spazio che fu lo studio di Carlo Vella, anche lui
presente con un quadro, pensando di agitare un microcosmo di memorie e
stratificazioni storico simboliche, intrecciate nel tappeto magico e
stellare di piazza Ducale, per riscoprire, sotto ai propri piedi, le
ragioni di tanta operosità dedicata alle stelle e alla produzione
delle scarpe.
La dissoluzione e la ricostruzione della propria immagine, e quella
del territorio ritratto dai timbri d'impronte di animali, dei suoni di
sottofondo della natura, dalle molteplici attività elaborate dagli
artisti, è utile ad azionare movimenti dinamici verso la comprensione
dei fenomeni estetici e delle scritture allegoriche del pensiero
culturale presente nella città leonardesca.
Venti Veggenti fl Tra la Luce incoraggia nuovi percorsi di ricerca
dell'arte odierna, da troppo tempo addormentati nelle pieghe
dell'estetica edonistica, ma che di recente, grazie all'impegno di
alcuni artisti locali e dello Spazio Rocco Scotellaro, a Vigevano sono
stati messi in cantiere suscitando l'interesse sempre più numeroso,da
parte del pubblico, consapevole della necessità di affiancare alla
tradizione dell'arte storica il dialogo con la contemporaneità. I
Venti Veggenti chiamati in scena dalla perfomance di Silvia Capiluppi
sono: Raffaella Badalotti, Renucio Boscolo, Silvia Capiluppi, Alberto
Casiraghy, Athos Collura, Ruggero Maggi, Chiara Crosti, Ornella Cucci,
Pietro Fornari, Patrizia Ligabo', Francesca Garuffio, Stefano Marangon,
Nicola Palermo, Vincenzo Pellitta, Cristina Pennati, Ercole Pignatelli,
Stefania Piloni, Sarah Scaparone, Micaela Tornaghi, Carlo Vella.
Ognuno di loro è stato chiamato anche a produrre un breve testo, un
telegramma de criptato da inviare con ognuna delle venti cartoline
preparate per questa occasione. Un gioco, interno all'etimologia del
numero venti, ispirato dal nome di Viginti Columnae, l'abitacolo
romano che sorgeva sul territorio dell'attuale città, probabilmente
dedicato alle venti stelle più luminose di prima magnitudine,
classificate da Ipparco di Nicea, uno dei più grandi astronomi della
Grecia antica, nel suo trattato di astronomia. Venti sta anche per
Eventi e Venti come soffio vitale, in attesa che si manifesti l'Uno, e
si giunga al 21. Parole incrociate ed anagrammate, incluse in una
sistemistica speciale che la Citta Ideale, registrata con metodi
matematici da Bramante, Leonardo da Vinci (da Vinti?) e dal vescovo -
matematico - architetto - Juan Caramuel y Lobkowitz, ha saputo
vigilare segretamente in questi secoli, per conservare un terreno di
condizioni fertili, adatte alla fioritura del Genio perenne. Allora...
inviate cartoline da Vigevano!
(Fortunato D'Amico)
Coordinate della Mostra
Titolo: VENTI VEGGENTI – phiL-TRA la LUCE
Progetto a cura di: Silvia Capiluppi
In collaborazione con: Fortunato D'Amico
Inaugurazione: sabato 24 novembre 2012 ore 18.30
Luogo: IL FABBRICONE via Trento 42 - Vigevano (Pv)
Date: La mostra performativa resterà aperta sino al 21.12.2012
Orari: Sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00 e in settimana su
appuntamento.
Media partner: L'informatore
Sponsor tecnici: DMC Filati, Oltre CIOCC, Amos Bresciani, Pasticceria
Villlani Vigevano
Partners: Pinacoteca di Vigevano Casimiro Ottone, Associazione
culturale delle genti lucane Rocco Scotellaro, Associazione culturale
Carlo Natale e Carlo Vella
Con il patrocinio di: Comune di Vigevano
News
Seguono immagini della
inaugurazione:
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L'accoglienza
Il percorso
Le opere in luce
Progetto a cura di Silvia Capiluppi
in collaborazione con Fortunato D'Amico
Nella foto Mario Mainino con Fortunato
D'Amico
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Note:
Alle 18.30 numeroso gruppo di visitatori era in
attesa delle levata della saracinesca per assistere alla performance
inaugurale della mostra. Accolti da una danzatrice che tesseva fili di
lana che poi avrebbero condotto tra le opere e dalla lavatrice delle
matasse per una simbolica lavanda dei piedi e per poi accedere allo
spazio dove erano collocate le opere. Un faro da minatore sulla fronte
di ogni visitatore e poi dentro,nella oscurità dove scoprire come dei
minatori le opere, al suono della musica diffusa.
Nei prossimi giorni della esposizione proseguiranno
con altre performance.
Fortunato D’Amico
Si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Collabora e
scrive per alcune riviste nazionali, tra cui OFArch. Partecipa come
relatore a conferenze di architettura, arte, design. E’ professore a
contratto al Politecnico di Torino nel corso di Disegno Industriale. E'
tra gli organizzatori del premio Internazionale Dedalo Minosse alla
Committenza. Ha curato le ultime due edizioni del premio e della mostra
Vergilius d'Oro di Mantova, evento dedicato alla multidisciplinarietà
dell'architettura. Nell'ultimo anno è stato curatore della mostre: Urban
Solutions a Milano (Electa), 2009, Arte in Luce a Torino, 2009,
Laboratorio di Architettura al Made Expo 2010 a Milano, la mostra di
Nino Mustica Pittura solida a Pietrasanta (Skira), 2010, l'evento Think
Green a Milano, 2010, la mostra Labirinti di memoria di Chiara Dynys
all'Archivio Centrale dello Stato di Roma (Skira), 2010.
http://sopramaresotto.wordpress.com
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