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L’Accademia Musicale di Gravellona
Lomellina (PV)
presenta,
nell’ambito della 18esima Festa dell’Arte:
Il valzer: dall’operetta alla
canzone…
ripensando la Belle Epoque
Sabato 9 giugno 2012_06_09 ore 21:15
CORTILE DEL MUNICIPIO - GRAVELLONA LOMELLINA (PV)
Daniela Stigliano, soprano
Ennio Bellani, tenore
INGRESSO LIBERO
Domenica 10 giugno 2012_06_10 ore 16:00
Villa dei Conti Barbavara - GRAVELLONA LOMELLINA
(PV)
Tiziana Scaciga Della Silva, soprano
Ennio Bellani, tenore
ACCADEMIA QUARTET:
Fabio Baldina, pianoforte
Paola Genellini, violino
Francesco Bossoni, violoncello
Carlo Calegari, contrabbasso
INGRESSO LIBERO
Programma del concerto
01. J. Strauss Voci di primavera Op. 410 (strumentale)
02. F. Lehar (da "La vedova allegra") Le sirene del ballo (duetto)
03. P. Abraham (da "Vittoria e il suo ussaro") Pardon madame (tenore)
04. J. Offenbach La Perichole (soprano) 5. J. Strauss (da "Il
pipistrello") Mein herr marquis... (strumentale)
06. G. Lama Cara piccina (tenore)
07. L Bard (da "Frou-frou del Tabarin") Il valzer di Frou-Frou
(soprano)
08. R. Sieczynski Vienna, Vienna! (duetto)
09.N. Rota (dal ?lm "Il gattopardo") Il valzer del commiato
(strumentale)
10.P. Abraham (da "Ballo al Savoia) Tojours l'amour (soprano)
11.G. Donizetti Me voglio fa 'na casa (tenore)
12.L. Arditi Il bacio (soprano)
13. G. Simi Addio... signora! (tenore)
14. J. Strauss (da "Sangue viennese") Fantasia di valzer (strumentale)
15. O Strauss (da "Sogno di un valzer") La fuor nel silente giardino
(tenore)
16. F. Lehar (da "La vedova allegra") Tace il labbro (duetto)
Seguono immagini della serata:
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Cortile di Palazzo Comunale -
Gravellona
Paola Genellini, violino
Fabio Baldina, pianoforte
Francesco Bossoni, violoncello
Carlo Calegari, contrabbasso
Daniela Stigliano, soprano
Ennio Bellani, tenore
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Sabato 9 giugno 2012_06_09 ore 21:15
CORTILE DEL MUNICIPIO - GRAVELLONA LOMELLINA (PV)
L’Accademia Musicale di Gravellona Lomellina (PV) presenta,
nell’ambito della 18esima Festa dell’Arte:
Il valzer: dall’operetta alla canzone…
ripensando la Belle Epoque
Daniela Stigliano, soprano (9/06) Tiziana Scaciga Della Silva,
soprano (10/06)
Ennio Bellani, tenore
ACCADEMIA QUARTET:
Fabio Baldina, pianoforte
Paola Genellini, violino
Francesco Bossoni, violoncello
Carlo Calegari, contrabbasso
INGRESSO LIBERO
Buona sera e benvenuti a questo concerto per il quale devo
ringraziare il M°Baldina e tutti gli amici del cast artistico perché
mi hanno letto nel pensiero e realizzato un programma che da tempo
desideravo ascoltare.
Una delle espressioni primordiali dell'uomo è stata la danza e nella
storia dell'umanità c'è stato un diverso approccio a questa
espressione del corpo legata alla musica o semplicemente al ritmo.
Le danze di corte, le danze popolari, le danze rituali sono tutte
facce dello stesso desiderio di muovere il proprio corpo seguendo
l'andamento della musica ma molto spesso contengono anche una
finalità sensuale ed erotica, ecco che nel primo '800 con la nascita
del valzer andiamo su di un terreno molto peccaminoso.
Peccati che oggi ci fanno sorridere dopo le "farfalle" delle
vallette di San Remo, ma ai loro tempi mostrare la caviglia era una
cosa sconvolgente, pensate che Gioachino Rossini ha dovuto
modificare la sua Cenerentola che, invece di perdere la scarpina,
cosa che avrebbe obbligato la cantante a mostrare le caviglie per
provarla, deve dare al principe uno dei suoi due braccialetti in
modo che la riconosca perché ne porta il compagno.
Ma se il vortice della danza rischiava di rivelare le gentili
estremità delle danzatrici, il peggio era che il cavaliere le
avrebbe strette a se un po' troppo per volteggiare insieme e da cosa
nasce cosa e quindi dopo un giro di valzer non si può mai dire cosa
potrebbe succedere dopo ...
Oggi il Valzer Viennese e’ una delle cinque Danze Standard ed in
Italia e’ presente anche nel Liscio Unificato come danza
tradizionale del nostro paese, assieme a Polka e Mazurka.
In forma brillante lo si ritrova nel liscio romagnolo e piemontese e
in tante interpretazioni, suonato piu’ velocemente rispetto alle
previste 58-60 battute al minuto.
01. J. Strauss Voci di primavera Op. 410 (strumentale)
Frühlingsstimmen
02. F. Lehar (da "La vedova allegra") Le sirene del ballo (duetto)
03. P. Abraham (da "Vittoria e il suo ussaro") Pardon madame
(tenore)
04. J. Offenbach La Perichole (soprano)
05. J. Strauss (da "Il pipistrello") Mein herr marquis...
(strumentale)
06. G. Lama Cara piccina (tenore)
07. L Bard (da "Frou-frou del Tabarin") Il valzer di Frou-Frou
(soprano)
08. R. Sieczynski Vienna, Vienna! (duetto)
09. N. Rota (dal Film "Il gattopardo") Il valzer del commiato
(strumentale)
10. P. Abraham (da "Ballo al Savoia) Tojours l'amour (soprano)
11. G. Donizetti Me voglio fa 'na casa (tenore)
12. L. Arditi Il bacio (soprano)
13. G. Simi Addio... signora! (tenore)
14. J. Strauss (da "Sangue viennese") Fantasia di valzer
(strumentale)
15. O Strauss (da "Sogno di un valzer") La fuor nel silente giardino
(tenore)
16. F. Lehar (da "La vedova allegra") Tace il labbro (duetto)
Ma
entriamo nel dettaglio
Johan Strauss jr. (1825-1899) Voci di primavera Op. 410
(strumentale)
Frühlingsstimmen: nell'inverno del 1882-83 il compositore fu
invitato a comporre un valzer vocale per il celebre soprano
austriaco Bianca Bianchi (il cui vero nome era Bertha Schwarz),
al tempo un acclamato membro del Wiener Hopfoperntheater (Teatro
dell'opera reale di Vienna). Strauss, dopo il successo che aveva
ottenuto con i suoi valzer corali, fu felice di scrivere un
brano per sola voce e il librettista Richard Genèe, che aveva
già collaborato con il compositore nell'operetta Eine nacht in
Venedig (Una notte a Venezia) del 1883, scrisse anche il testo
per il nuovo valzer.
Franz Lehar (1870-1948) da "La vedova allegra" Le sirene del ballo
(duetto)
Venite or su sirene della danza .. tratto dalla più celebre
operetta apparsa sulle scene nel 1905 al Theater an der Wien,
scritta da un giovane ex maestro di banda che aveva seguito le
orme del padre prima di diventare uno dei più celebri
compositori di operetta a Vienna.
Venite or su sirene della danza
Che nel valzer già girate
Dolcemente strisciate di tacco e di punta
E girate nel valzer con felicità.
Venite or su sirene della danza
Impazienti ballerine
Una schiera qui vedete
Di fanciulle svolazzanti.
Come maggio vestire sa i fior dei più dolci e soavi color
Così il ballo sa fare le più belle meraviglie d’amor.
Dei violini incantevole suon
Come voce di nuova illusion
Presta allor questo suon perché torna mai più questo coro di
gioventù.
Paul Abraham (1892-1960) da "Vittoria e il suo ussaro" Pardon madame
(tenore)
Compositore "serio" tra musica sacra e sinfonica, dopo gli studi
a Budapest, diventa direttore di un teatro d'operetta (Budapest
Operetta Theatre) e da li la svolta che lo porta a diventare un
valido esponente di questo genere, oltre che iniziare a scrivere
musiche da film, e nel 1830 nasce questa operetta.
Jacques Offenbach (1819-1880) da "La Perichole" Tu n'es pas beau
(soprano) 1868 valzer lento
Questo brano è stato ovviamente scelto dal nostro Francesco
Bossoni in omaggio a un grande violoncellista quale era
Offenbach. Famoso a dire il vero più per un'altra danza il
CanCan (Orfeo all'inferno) piuttosto che il valzer. Di operette
ne scrisse una valanga, quasi un centinaio, ma volle chiudere
con un capolavoro serio come i meravigliosi ed enigmatici
"Racconti di Hoffman".
Johan Strauss jr. (1825-1899) da "Il pipistrello" Die Fledermaus
Mein herr marquis... (strumentale)
E' l'aria di Adele (Atto II), cameriera di Rosalinde, che si
presenta travestita da contessa ungherese al grande ballo
mascherato dove si è recato di nascosto il suo padrone. Il
famoso "pippistrello" non è il piccolo ratvolante che ci
libererebbe dalle zanzare ma una specie di mantello che porta il
protagonista.
Gaetano Lama (1886-1950) Cara piccina (tenore)
Canzone in "lingua italian" composta da Gaetano Lama, che lavorò
con il grandissimo Libero Bovio ,
nel 1917/18, e che scrisse moltissime canzoni in napoletano
(Reginella, Come le rose). Lanciata da Carlo Buti, è considerata
un cavallo di battaglia di Luciano Tajoli, Emilio Pericoli,
Achille Togliani ecc.
Léon Bard( Carlo Lombardo 1869-1959) da "Frou-frou del Tabarin"
valzer di Frou-Frou (soprano)
Direttore d'orchestra da La forza del destino di Verdi alla
prima italiana de "Lo zingaro barone" (1897) sotto il nome
italiano musicò titoli famosi come Madama di Tebe, Danza delle
Libellule, Paese dei campanelli. Frou Frou, ex stella del Bal
Tabarin, è ora la moglie del Duca di Pontracy, il Ministro delle
Poste e Telegrafi. Fra equivoci comici, piccanti corteggiamenti
ed eccentrici personaggi, la vicenda si conclude nell’estroso
locale Bal Tabarin, dove tutti i protagonisti si ritrovano e,
come sempre nell’operetta, tutto si aggiusta nel migliore dei
modi.
Rudolf Sieczynski (1879-1952) Vienna, Vienna! (duetto) 1914
Compositore austriaco di origine polacca il cui nome è rimasto
famoso grazie a questa sua canzone.
"Wien, du Stadt meiner Träume"
Nino Rota (1911-1979) dal Film "Il gattopardo" Il valzer del
commiato (strumentale)
Uno dei più grandi compositori italiani di estrazione "classica"
che ha ottenuto la sua fama mondiale scrivendo famosissime
colonne sonore (ha iniziato nel 1930, arrivando a Fellini e
all'oscar con Coppola per Il Padrino) come quella per il
colossal storico del Gattopardo di Luchino Visconti. Lo scorso
anno il centenario della nascita è stato celebrato dal Circuito
Lirico Lombardo con la ripresa della sua simpatica opera "Il
cappello di paglia di Firenze". "il 3/4 del valzer, è insieme
il tempo dell'umanità e dell' universo, della natura e delle
cose, della vita, dell'amore e della morte". Trascrizione
per orchestra di Nino Rota dalla versione originale per
pianoforte, dedicata alla contessa Maffei da Giuseppe Verdi .
Paul Abraham (1892-1960) da "Ballo al Savoia" Tojours l'amour
(soprano) 1932
Fu rappresentata per la prima volta il 23 dicembre 1932 al Großes
Schauspielhaus di Berlino. Fu l'ultimo fra i successi maggiori
del compositore .
Gaetano Donizetti (1797-1848) Me voglio fa 'na casa (tenore)
Canzonetta napoletana di uno dei "quattro" (aimè non cinque
visto che Mercadante non conta) grandi operisti italiani
dell'800. Cresciuto alla scuola napoletana, dove fu anche
direttore del Conservatorio, è logico che rivolgesse la sua
attenzione anche alla canzone popolare.
Nicolò Vittorio Luigi Arditi (1822-1903) Il bacio (soprano)
Nato nel vercellese, a Crescentino, fu violinista e compositore
ma forse se non avesse scritto questo valzer ce ne saremmo
scordati della sua esistenza, ma grazie a questa romanza è
diventato il beniamino di molte star della lirica come Joan
Sutherland. 1859 una sera, in un albergo dove stava soggiornando
durante uno dei suoi innumerevoli viaggi musicali, Luigi Arditi
abbozzò, su di una vecchia busta, quello che col tempo sarebbe
diventato il famosissimo valzer "Il Bacio", brano ancora oggi
apprezzato e suonato in tutto il mondo. Il pezzo venne
dimenticato per qualche tempo ed ultimato in un secondo momento,
grazie alla cura della moglie nel conservare il prezioso
manoscritto.
Gino Simi (1890- ) Addio... signora! (tenore) edito 1923 Versi di
Ennio Neri (1891-1985)
Valse moderato
Johan Strauss jr. (1825-1899) da "Sangue viennese" Wiener Blut
Fantasia di valzer (strumentale) 1899
Su libretto di Viktor Léon e Leo Stein. Se trascuriamo la
bizzarra trama che vede i classici tradimenti coniugali sullo
sfondo di un fantomatico Congresso di Vienna si tratta di una
splendida raccolta di celebri valzer da Bel Danubio blu a Vino,
donne e canto ma anche polke e altre composizioni.
Oscar Straus (1870-1954) da "Sogno di un valzer" La fuor nel silente
giardino (tenore)
Sogno di un Valzer di Straus è un capolavoro dell’operetta
viennese, un classico, un affresco dipinto con i diversi stili
del valzer. Dopo la prima di questa sua operetta Straus ebbe a
dire: "Ho scritto con l’intenzione di eguagliare i primati della
Vedova Allegra o, forse anche, di superarli." Hollywood ne
produsse una versione con Maurice Chevalier con il titolo "The
smiling lieutenant". Per non confondersi con la celebre famiglia
degli Strauss (con due esse) ometteva di scrivere l'ultima
lettera del suo cognome.
F.
Lehar (da "La vedova allegra") Tace il labbro (duetto)
Note di presentazione a cura di
Mario Mainino
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