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Teatro Lirico - Magenta
Stagione 2011/2012 al Teatro Lirico
Sabato 5 maggio 2012 ore 21:00
VIII edizione al Lirico
XII Stagione Sinfonica dell'orchestra
Città di Magenta
Organizzato da Comune di Magenta collaborazione Ass.TOTEM
Concerto sinfonico
(In abbonamento)
Felix Mendelssohn (1809-1847)
Die Hebriden op. 26 (1830)
Niccolò Paganini (1782-1840)
Concerto per violino e orchestra n. 1
in Re maggiore. op. 6 (1817)
Ludwig Van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 (1808)
Marcello Miramonti, violino
Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”
Direttore Andrea Raffanini
Per informazioni, biglietteria del Teatro Lirico: 02 97003255
Un caloroso successo ha accolto il
debutto di Marcello Miramoni nel Concerto per violino n.1 di N.Paganini.
Si aggiunge così un'altra importante tappa nella carriera del giovane
violinista magentino Marcello Miramonti che ha rinnovato, davanti al
pubblico della sua città, il successo che già lo aveva accolto alla sua
esecuzione dell'Op.77 di Brahms.
Programma
Felix Mendelssohn (1809-1847)
Die Hebriden op.26 (1830)
Ouverture a forma d'Allegro di Sonata, tra le
migliori composizioni del Romanticismo tedesco (Wagner la definì "Una
delle più belle opere musicali che (noi) possediamo"), formalmente
perfetta, sviluppa nei temi e nell'orchestrazione di colorito
finemente modulato un clima di magica poesia. NOTE DI SALA a cura
di Albert
Niccolo Paganini (1782-1840)
Concerto per violino e orchestra n. 1 in Re maggiore, op. 6 (1817)
1. Allegro non troppo
2. Allegretto con moto
3. Un peu moins vite
In questo Concerto sono manifeste tutte le
caratteristiche di un virtuosismo spinto fino ai limiti delle
possibilità d'esecuzione: passaggi di estrema varietà di timbro, doppi
armonici, scale ed arpeggi che raggiungono registri acutissimi,
sbalorditivi, di proibitiva difficoltà. E' una delle migliori opere di
Paganini, che negli spunti per acrobatiche esibizioni assomma anche un
intenso patetismo melodico. NOTE DI SALA a cura di Albert
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 (1808)
1. Erwachen heiterer Empfindungen bei der Ankunftaufdem Lande
(Risveglio dei sentimenti all'arrivo incampagna) (Allegro ma non
troppo)
2. Scene am Bach (Scena al ruscello) (Andante molto moto)
3. Lustiges Zusammense in derLandleute (Lieta brigata di campagnoli)
(Allegro)
4. Gewitter. Sturm (Il temporale) (Allegro)
5. Hirtengesang. Frohe und dankbare Gefùhle nach dem Sturm (Canto
pastorale: sentimenti di gioia e di riconoscenza dopo il temporale)
(Allegretto)
E' un inno di pace, un limpido quadro di vita campestre, di sapore
arcadico, dove i suoni 'interpretano' i sentimenti (anticipando la
concezione romantica della natura). Il 1° movimento "Allegro ma non
troppo" è pervaso da pacatezza 'pastorale' ed i temi - uno sereno
(melodia di un canto popolare croato, nobilitata da Beethoven con le
più raffinate evoluzioni) e l'altro, espresso in morbidi arpeggi degli
archi, non contrastano.
Nel 2° movimento "Andante molto mosso" si snoda un tema lirico - quasi
di barcarola - le cui peculiarità non mutano nemmeno nei momenti di
tensione sonora ..., ed ecco il flauto, l'oboe ed il clarinetto ad
imitare rispettivamente l'usignolo, la quaglia, il cucù: un tocco di
naturalismo sonoro che non deve far pensare ad una musica 'a
programma'; infatti lo stesso Beethoven si è premurato di avvertire
che si tratta ... "più di sentimenti che (= non) di pittura dei
suoni". Non è cioè un 'bozzetto1 descrittivo, ma espressione della
coscienza umana libera da qualsi-asi tirannide: è lo stupefatto
rapimento dell'uomo a fronte della magnificenza della natura. Un
suggestivo 'staccato' degli archi ed il 3° movimento "Scherzo"
presenta un'espansiva frase dei fiati ed alterni episodi solistici
confluenti in una gioiosa danza paesana.
Poi,... il "Temporale" - "Allegro", preludio ed effetti degni del più
avanzato Romanticismo! Musica descrittiva dove il 'pretesto'
naturalistico è genuina creazione d'arte: guizzi degli ottavini, dei
violini, dei flauti, dei bassi,... testificano un sommo magistero
strumentale.
Senza interruzione, appena preannunciato da una suggestiva melodia
"Corale inizia il "Canto di ringraziamento" il cui sviluppo, pervaso
d'intima poesia è degna conclusione della Sinfonia. NB. Se la Quinta
Sinfonia testimoniava la solitudine dell'uomo che non trovava risposta
negli altri uomini, la Sesta "Pastorale" è la fiduciosa constatazione
che l'ansia esistenziale dell'uomo può trovare nella natura piena
corrispondenza e pace. NOTE DI SALA a cura di Albert
Seguono immagini della serata:
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Il direttore Andrea Raffainini
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