Castelli aperti 2006

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concertodautunno ospita:
Amici del Teatro
Vigevano
Corale I Maestri Cantori
Vigevano
Ass.Vox Organi
Vigevano
Antico Caffè Ducale
Vigevano
Ass.Il Volo della Gru
Vigevano
Corpo Musicale San Giorgio
Casorezzo
Musica Laudantes
Cesano Boscone
Rhaudenses Cantores
Rho
Linda Campanella
soprano
 
Altri riferimenti
Artes et artificia
Mario Mainino
Amedeus On Line
 

Montaldeo (AL), 29 luglio 2006

W.Amedeus Mozart (1756-1791)

Così fan tutte, dramma giocoso su libretto di Lorenzo Da Ponte

Selezione in forma scenica


Organizzatori:   Comune e Pro Loco di Montaldeo, Associazione Oltregioco, Associazione Alto Monferrato


Personaggi ed intepreti


Fiordiligi, soprano Barbara Vignudelli
Dorabella, soprano Claudia Cesarano
Despina, soprano Raffaella Tassistro
Guglielmo, baritono Loris Bertolo
Ferrando, tenore Gianfranco Cerreto
Don Alfonso, baritono Bruno Pestarino
   
Lorenzo Da Ponte Bruno Pestarino
   
Casimiro Mongibello, figurante Miro Torielli
Ottimo Massino, figurante Massimo Menin
Vlentina Riverenza, figurante Valentina Gastaldo
   

Maestro accompagnatore al pianoforte : Irene Pacini

Costumi Claudia Cesarano con la collaborazione di Anna Garozzo

Ospitalità offerta dai Marchesi D'Oria nel Castello di Montaldeo

Con grande soddisfazione, grazie ad un periodo di intenso lavoro, vediamo approssimarsi il momento tanto atteso della terza edizione di Opera in Castello. Dunque un nuovo passo è stato inoltrato nella realizzazione di un avvenimento così intenso e denso di coinvolgimenti storici e sociali, un passo senz'altro timido ma ricco in se di un'audacia ispirata dalla passione di alcuni Montaldesi che sono riusciti ad intravedere nel loro borgo qualcosa che va oltre le consuetudini legate ad un amato paese. Così potremo vedere, grazie alla perspicacia dei Marchesi D'Oria, una scenografìa naturale che nessun teatro al mondo può permettersi di allestire, nobile magione e contemporaneamente contenitore ed amplificatore della fantasia che a poco a poco si cristallizza grazie all'amicizia e all'encomiabile buona volontà di tanti artisti, quasi un segnale dell'antico mecenatismo, peculiarità di vestigia feudali. Ed allora ecco delinearsi un valore aggiunto al nostro territorio colmo delle risorse d'un tempo, patrimonio che oggi come non mai, necessita d'essere rivalutato: la creazione della Cultura. Noi italiani siamo troppo avvezzi a vivere all'ombra di manieri medievali, anfiteatri romani o contigui a tombe etrusche per avvertire profondamente la ricchezza che ci circonda, e nel tempo questa singolare abitudine che non trova eguale in tutto il mondo ci ha reso poco percepibile l'interesse desto invece nelle civiltà che non possono vantare una tale sostanza. E' cosi che oggi possiamo vedere gli sforzi di tanti piccoli paesi e città d'Italia che a poco a poco trovano risorse spesso ignorate all'interno della loro realtà rurale ed urbana, movendosi incontro a quelle necessità euristiche che rappresentano un'industria inesauribile, a patto che la si sappia conservare ed esaltare attraverso la realizzazione e la promozione della Cultura. Ed allora tutti noi che ci abbiamo creduto vogliamo augurarci che questa realtà possa continuare e progredire ancora, accompagnata da altre iniziative che possano evocare nel "foresto" una nuova seduzione a Montaldeo. Bruno Pestarino

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Servizio fotografico di Fabio Borsani

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www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di Mario Mainino da Vigevano

   

Fotoservizio

Soave sia il vento

Questa focaccia ( è si si sentiva l'influsso ligure che ha mutato il cioccolatte in focaccia..)
Smanie implacabili
  Hanno un muso fuor dell'uso
Il cuoricino
   

Nossignor non è il Notaio è Despina travestita che dal ballo ritornata..
   

Curricula degli artisti

BRUNO PESTARINO-BARITONO
Intraprende g|i studi del canto con il tenore Luciano Saldari per proseguirli presso il Conservatorio "Niccolo Paganini" di Genova dove si diploma brillantemente nel 1997 sotto la guida del soprano Carmen Vilalta e della regista Lorenza Codignola. Nel 1999 vince il concorso internazionale "Giuseppe Di Stefano" di Trapani ove ottiene la "Menzione D'Onore dei Teatri di Tradizione Italiani" e la scrittura per il ruolo di Taddeo nell'allestimento originale de "L'Italiana in Algeri" di Gioachino Rossini per la regia di Mario Corradi e la direzione di Filippo Zigante. Sempre nel '99 vince il concorso "Primo Palcoscenico" di Cesena ottenendo il ruolo del Dott Dulcamara ne "L'Elisir d'Amore" di Gaetano Donizetti per la regia di Gabriella Medetti e la dirczione di Giovanni Bartoli con i quali debutterà poi i ruoli di Don Pasquale nell'opera omonima ancora di Donizetti e di Marcello ne "La Boheme" di Giacomo Puccini al teatro Bonci. In seguito viene contattato dall'ASLICO di Milano per la quale sostiene II ruolo di Alidore ne "La Cenerentola" di Rossjni, regia di Stefano Vizjoli. direttore Paolo Arrivabenj e la parte de Le Gouverneur ne "Le Comte Ory" del medesimo autore per la regia di Pier Lujgi Pizzi e la dirczione di Enrique Mazzola; quest'ultima opera rappresentata oltre che nel circuito dei teatri lombardi, anche nella stagione 1999/2000 del Teatro Carlo Felice di Genova. Ancora nel '99 ottiene la scrittura per il ruolo del Terzo Giudice nel "Dalibor" Di Smetana al Teatro Comunale di Cagliari, regia J. Menzel (premio oscar cinematografico cèco), direttore Joram David. Il suo repertorio teatrale si arricchisce in seguito di ruoli appartenenti ai tito|i dei più rappresentativi melodrammi dei maggiori compositori operistici e debutta inoltre nella parte di Masetto nel "Don Giovanni"di Wolfgang Amadeus Mozart nella stagione 2002/2Q03 dell'opera Giocosa di Savona per la regia di Francesco Esposito e la dirczione di julian Kovachev. Nel novembre 2004 per l'Ente Luglio Musicale Trapanese interpreta il ruolo del Conte D'Almaviva ne "Le Nozze di Figaro" per la regia di Francesco Micheli e la direzipne musicale di Paul Hess. Ha ottenuto borse di studio per la frequenza di Master Class tenute da alcuni fra i più importanti cantanti lirici, direttori e registi del panorama lirico internazionale fra i quali Luisa Maragliano, Beppe De Tornasi, Virginia Zeanj, Rotando Panerai, Magda Oliyero, Edoardo Muller, Raina Kabaiwanska, Alessandro Corbelli, Bob Kettelson, Rpkwel Blake, Ottavio Garaventa. E' interprete di musica sacra e profana, antica e contemporanea, cameristica e sinfònica della quale incide svariate testimonianze discografiche e televisive di autori fra i quali L Mariani, Placido Mandanici, Cari Orff, Lorenzo Perosi, Stelvio Cipriani, W. A. Mozart, G. Rossini ed altri. Da alcuni anni si occupa dell'organizzazione e della regia di spettacoli lirici per svariate associazioni musicali e culturali. Contemporaneamente si dedica all'insegnamento del canto e dell'arte scenica presso importanti realtà scolastiche come L'Accademia delle Arti di Campo Ljgure (Gè) 1999/2002 e il Civico Istituto Musicale Adolfo Gandino di Bra (Cn) 2004/2005.

BARBARA VIGNUDELLI-SOPRANO
Si è diplomata in canto presso il Conservatorio "Venezze" dj Rovigo è in musica vocale da camera con i] massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio "L. Cherubini" di Firenze. Ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento nell'ambito della musica da camera e in quello operistico. In qualità di soprano solista ha collaborato con la Stagione Sinfonica della RAI. di Milano e Torino, il Maggio Musicale Fiorentino , la "Fondazione Cini" di Venezia, I' Orchestra Verdi di Milano, il Teatro Goldoni e il Teatro Comunale di Firenze, la Fondazione "Festival Puccjniano" il Teatro Pedrotti di Sondrio, il Teatro del Giglio di Lucca ,il Teatro Bonci di Cesena, il Teatro Comunale di Ferrara, le Théatre National de Marseille sotto la direziono dei Maestri R. Jacobs, L. Pfaff , K. Jarvi, G. Albrecht, M. de Bernardi, R. Jais, A. Bosman, D. Agiman, I. Rizzi, H. Handt, G. Bartoli, R. Abbado, T. Pinnok . Il repertorio spazia dalla musica antica alla musica contemporanea in ambito cameristico, sacro e operistico. Da ricordare la sua assidua collaborazione con "Octandre - Musica Attuale" di Bologna che sì prefìgge la divulgazione della musica del '900 e la promozione della musica contemporanea. Ha inciso per : BMG Ricordi, Edizioni S.Paolo, Multipromo, Bongiovanni e Diapason Music. Nel 1999 ha vinto il II premio al V Concorso Internazionale di Canto da Camera "Seghizzi" di Gorizia, ottenendo anche il premio speciale riservato al miglior finalista italiano e il plauso della Giuria per il programma di elevato interesse artistico presentato. Nel 2001 ha vinto il III ° premio (1° non assegnato) al Concorso di Musica da Camera Città di Conegliano e nel 2003 il I ° premio al Concorso Internazionale Liederistico "Giuseppina Cobelli" di Brescia, entrambi in duo con la pianista Paola Vianello. Attualmente si sta perfezionando, per il repertorio cameristico, con il M". Antonio Ballista.

CLAUDIA CESARANO-MEZZOSOPRANO
Vocalità ibrida fra il mezzosoprano acuto ed il soprano drammatico, comincia lo studio del canto lirico col soprano Barbara Vignudelli per proseguirlo con il baritono Bruno Pestarino e con il mezzosoprano Paola Pittaluga colla quale studia tuttora. Dal 2000 entra a far parte del Coro Filarmonico "Ruggero Maghini" con cui partecipa a svariate produzioni in collaborazione con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Svolge intensa attività concertistica come solista per svariate associazioni musicali di Piemonte, Liguria e Lombardia. Collabora con il centro culturale "Due sotto l'ombrello" di Ovada per la realizzazione di spettacoli lirici a scopo didattico. Ha debuttato numerosi ruoli del repertorio operistico (Suzuki in Madama Butterfly, Tisbe nella Cenerentola, Marchesa Berckenfield ne La figlia del reggimento, Marcellina nelle Nozze di Figaro, Contessa di Coigny e vecchia Madelon in Andrea Chenier, Adalgisa in Norma, ecc.). Ha eseguito inoltre alcune fra le più importanti composizioni di musica sacra fra cui il Te Deum di M.A.Charpentier (alto), lo Stabat Mater di G.Rossini (sopr. Il) e l'Oratoire de Noél di C.Saint-Saens (m-sopr.).

LORIS BERTOLO-BARITONO
Nato a Castelfranco Veneto, ha studiato canto lirico con il soprano Erika Bacchi. Ha seguito i corsi di interpretazione musicale tenuti dalla Sig. ra Vera Rosza e, per ciò che concerne il repertorio rinascimentale e barocco, quelli tenuti da L. Meeuwsen ed Edward Smith, la Scuola di Musica Antica di Polcenigo (Pn) e quella di Venezia. Attualmente studia con il M." William Matteuzzi. Nel 1992 ha interpretato il ruolo di Sacripante nel "Medoro" di F.Lucio rappresentata al Teatro Goldoni di Venezia, nel 1995 il ruolo di Probo nella "Atenaide" di Antonio Vivaldi e, in prima esecuzione mondiale, l'Oratorio "Il morto redivivo" di A Caldana sotto la direzione del M°. Fabio Biondi. Da anni svolge attività concertistica in sia qualità di solista che in formazioni cameristiche in Italia e all'estero. Nel 1998 ha interpretato il ruolo di Coriphée ne "Le Comte Ory"di G.Rossini rappresentato al Teatro alla Pergola di Firenze nell'ambito della Stagione Lirica del 61° Maggio Musicale Fiorentino sotto la dirczione del M°. Roberto Abbado. Nel 2006 ha partecipato in qualità di solista alla Petite Messe Solemnelle di Gioacchino Rossini nell'ambito della stagione del Teatro Carlo Felice di Genova. Ha inciso per la Sony una selezione di Tosca nel ruolo di Sciarrone con l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino sotto la dirczione del M° S. Ozawa e, per la Philips, un piccolo ruolo nella Bohème con l'Orchestra Filarmonica di Israele, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino e la direzione del M°. Z.Metha (Tei Aviv 1999). Ha inoltre collaborato in qualità di solista con i seguenti direttori : S. Bychkov, T. Pinnock, M. Radulescu, B. Bartoletti. Come artista del coro ha vinto nel 1996 il concorso al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, nello stesso anno all'Ente Autonomo Arena di Verona ,nel 2002 al Teatro Carlo Felice di Genova dove lavora dal settembre dello stesso anno.

GIANFRANCO CERRETO-TENORE
Si è brillantemente diplomato in canto presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria sotto la guida dei maestri: Donatella Saccardi e Andrea Monacò. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento con insegnanti quali: Franca Mattiucci, Giuseppe Valdengo, Maria Laura Groppi. Attualmente sta approfondendo la propria tecnica vocale ed interpretativa con il soprano Gabriella Ravazzi. Svolge una intensa attività concertistica con un repertorio che spazia dall'opera lirica al musical, dalla musica sacra a quella da camera. Nella categoria Musica da Camera, nel 1997 ha conseguito il secondo premio (primo non assegnato) al Concorso internazionale F. Schubert e sempre nel 1997 è stato semifinalista al T.I.M.(Torneo Internazionale di Musica). Nel 2001 è stato finalista ai Concorsi internazionali Toti Dal Monte e Pavia Lirica. Nel 2003 è stato finalista al 3ème Forum Lirique Arlésien. Ha partecipato in qualità di protagonista agli allestimenti di numerose opere del repertorio sia italiano che straniero. In quanto vincitore del Laboratorio Città Lirica Opera Studio (edizione 2003), ha debuttato la parte di Lysander in Midsummer Night's Dream di B. Britten presso i teatri di Pisa, Lucca e Livorno sotto la direzione del M. Jonathan Webb e con la regia del M. Lindsay Kemp. Inoltre ha interpretato il ruolo di Tristan Tzara nella prima nazionale dell'opera The Banquet di Marcelle Panni in un allestimento del Teatro Carlo Felice di Genova. Ha in repertorio numerose fra le principali composizioni di musica sacra. Ha partecipato a numerose incisioni del repertorio bachiano. E' docente di tecnica vocale presso l'Associazione Mozart 2000 di Acqui Terme (AL) e presso il Progetto Musica in S.Rocco di Alessandria

RAFFAELLA TASSISTRO-SOPRANO
Si dedica giovanissima allo studio della musica frequentando i corsi di alfabetizzazione musicale presso l'associazione musicale "A.Casella" di Novi Ligure presieduta dal M°Gianfranco Bosio. Decide in seguito di dedicarsi allo studio del canto lirico e frequenta i corsi tenuti dalla M°Asa Birgitta Marcusson. Ha partecipato, in qualità di solista ad importanti manifestazioni nell'ambito di "Una Provincia all'Opera" e del festival internazionale "A.Lavagnino" (Cavi musica e cinema). Il successo ottenuto, di critica e di pubblico, le ha procurato inviti sempre più numerosi in occasioni diverse, sia teatrali che con orchestre sinfoniche, allargando il suo repertorio dalla musica barocca sino al novecento. Ha debuttato come Elisetta de "II matrimonio segreto" di D.Cimarosa eseguito al teatro Modena di Genova ed è stata invitata ad eseguire lo stesso ruolo a San Pietroburgo in Russia. Ha debuttato il ruolo di Berta de "II barbiere di Siviglia" di G.Rossini nel festival "Una Provincia all'Opera" nell'estate 2005. Ha seguito corsi di perfezionamento con i soprani Gabriella Ravazzi e Katia Ricciarelli. Si è diplomata presso il Conservatorio N.Paganini di Genova sotto la guida della Prof. ssa Maria Trabucco.

IRENE PAONI- PIANISTA
Genovese, ha conseguito il diploma in pianoforte presso il Conservatorio S.Cecilia di Roma con il Maestro G. Scotese. Nell' anno 2003-04 ha partecipato al corso per maestri collaboratori presso il Conservatorio Paganini di Genova tenuto dal Maestro R. Marsano. Tramite il corso ha conseguito C attestato di partecipazione finalizzato all' allestimento dell'opera "Il matrimonio segreto". Nell' anno 2004 è stata accompagnatrice della classe di Arte Scenica al Conservatorio Paganini tenuto dalla regista LCodignola. Ha lavorato come pianista accompagnatrice presso alcuni maestri di canto, tra cui il Maestro C.De Bortoli alla scuola "Viotti" di Vercelli. Durante gli anni 2004-05 ha collaborato con I' Orchestra filarmonica italiana con sede a Torino per l'allestimento dei due "Festival Opera Fondo" svoltisi nel periodo estivo in Trentino Alto Adige. Attualmente continua gli studi con il Maestro Marsano.


Così Fan Tutte ovvero La Scola Degli Amanti

Così fan tutte, l'ultima opera buffa composta da Johannés Chrysostomus, Wolfgangus, Theophilus italianizzato Amadeo, Mozart è anche la terza della cosiddetta "Trilogia", ovvero il terzo dei tre capolavori su libretto di Lorenzo Da Ponte, comprendente "Le Nozze Di Figaro" del 1786 e il "Don Giovanni" del 1787.

Essa incontrò per la prima volta il pubblico il 26 gennaio del 1790, andando in scena al Burgtheater di Vienna.

Il dramma del Da Ponte, non poteva essere altrimenti, proiettava forma e contenuti nel futuro con tale forza da motivargli parecchi detrattori per tutto l'Ottocento, non ultimi Wagner e Beethoven, e addirittura il tentativo di sostituire il testo , invero con risultati mediocri quando non ridicoli. Da Ponte, infatti, aveva creato un libretto semplicemente perfetto e, come gli altri due che lo precedevano, svincolato dalla pedanteria quotidiana e cortigiana, armata di settenari ed endecasillabi, che il poeta di Ceneda andava da tempo demolendo. Da Ponte d'altronde, prevedeva sorridendo le iperboli e le architetture armoniche che il suo amico avrebbe eretto per le sue parole. Ciò che forse non immaginava era che loro due si accingevano a concludere un'opera in tre capitoli che mai vide e mai avrebbe udito nulla di più elevato nell'arte del melodramma. L'ispirazione del poeta italiano si genera nel fertile terreno dei grandi scrittori del passato che già s'erano sollazzati di scommesse, travestimenti e tradimenti. Boccaccio, Tasso, Shakespeare , Cervantes, Goldoni e gli altri, ricompaiono dunque sotto il raggio' dell'illuminismo e all'Ombra dell'esotico Vesuvio, Napoli novella Siviglia, un posto lontano dal centralismo Viennese che insieme alle altre capitali Europee è ancora impallidita dai recenti fatti di Parigi. Napoli, capitale anch'essa dell'ultimo regno cristiano, Finisterre nostrana, è il luogo ideale in cui trova accoglienza, fra i tepori del clima , la tresca ordita da Don Alfonso, filosofo un po' annoiato, in vena di esperimenti.

Quest'anno si festeggia il duecentocinquantesimo anniversario della nascita dei compositore, infatti Mozart nacque a Salisburgo il 27 gennaio del 1756, possiamo quindi azzardare che la messinscena del Così fan tutte avrebbe potuto essere per lui un sontuoso regalo di compleanno fatto a se stesso. Mozart non sarebbe mai stato Mozart se suo papa non fosse stato Leopold, uno dei più importanti didatti del violino, figura austera fino all'esasperazione egregiamente descritta da Milos Formann nel suo famoso film "Amadeus" il quale tormentò probabilmente tutta la vita il povero Wolfgang con la bacchetta del maestro severo e l'intransigenza del padre rigoroso, facendo in modo che quella scintilla innata nella famiglia non andasse dispersa. Leopold introdusse il figlio nella società consumatrice di musica, egli avrebbe preferito lo stipendio fisso dell'Arcivescovo Colloredo, ma Wolfgang era troppo disordinato ed attratto dal mondo, per fare il servo e decisamente propenso alla carriera del libero professionista in contrapposizione per esempio ad un grande musicista come Haydn che pranzava in cucina con i domestici dei principi Estherazy dei quali fu servitore per quasi tutta la sua esistenza.

Dunque libertà per Mozart, ma con la libertà l'insicurezza, i debiti, la sregolatézza, la salute trascurata, il superlavoro, il conflitto con gli altri musicisti, domestici di corte come Salieri che stava a Mozart come Da Ponte stava a Metastasio. Dopo una breve esistenza trascorsa fra riconoscimenti e ruzzoloni, egli terminò la sua vita morendo di nefrite cronica, un cumulo di non meglio identificate infezioni accumulate durante i viaggi per i concerti di gioventù! Certamente l'ultimo scivolone lo fece nella fossa comune del cimitero di S. Marx a Vienna, l'unica sepoltura che il borsellino di Constanze, sua tenera mogliettina, potesse permettersi. Il suo requiem, lo accompagnò incompiuto in quella fossa, la più bella creatura musicale mai concepita da essere umano.

Lorenzo Da Ponte

Emanitele Conegliano, vero nome di Lorenzo Da Ponte, nacque a Ceneda, l'odierna Vittorio Veneto "il giorno decimo di marzo" dell'anno 1749, ricevette gli ordini sacri nel 1773 e da allora fu conosciuto al mondo come l'Abate Da Ponte. Avventuriero e libertino girò mezza Europa talora costretto ad abbandonare rapidamente l'una o l'altra residenza per l'esito infausto di qualche "machinazione" amorosa o finanziaria. Bandito da Venezia esercitò la penna fra Gorizia, Dresda, Vienna, Londra, Bruxelles, Trieste, ma soprattutto nella Capitale austriaca incontrò i suoi più ampi consensi accompagnati da invidie e tradimenti dei quali ci ha lasciato esauriente testimonianza nelle sue memorie. Egli diede la parola alla musica di Mozart, Salieri, Martini, Martin y Soler e molti altri. Suo amico fu Casanova, suo mecenate l'Imperatore Giuseppe II° (anch'esso acutamente descritto da Forman nel suo Film), che gli assegnò la carica di Poeta dei Teatri Imperiali. Per curare un ascesso si fidò del consiglio di un rivale in amore che gli fece cadere in 8 giorni 16 denti. Nel 1819 riparò a New York dove intraprese la diffusione della letteratura e della lingua italiana dedicandosi al commercio di libri e a cenacoli letterari a casa sua, senza trascurare l'educazione italiana delle fanciulle della buona borghesia americana. Un bel giorno, già vecchio si rovesciò col suo carro fracassandosi quasi tutte le ossa, ciò non gli impedì comunque di dedicarsi ancora al teatro. Nel 1832 convinse alcuni benemeriti e facoltosi cittadini a finanziare la costruzione di quello che fu il primo teatro dell'opera della città. Per l'inaugurazione fece venire dall'Italia la compagnia dell'impresario Rivafinoli della quale facevano parte il contralto Amelia Maroncelli Schneider e il di lei marito Pietro Maroncelli, direttore del coro, reduce dallo Spielberg. Fra Da Ponte e Maroncelli si strinse una profonda amicizia che durò fino alla morte del poeta. Al successo artistico, purtroppo, non corrispose il risultato finanziario: il passivo fu di 29.1-75 dollari e 9 cents.
Da Ponte pur non essendo personalmente esposto coprì il debito di tasca sua con la vendita della sua raccolta di libri italiani. La morte lo colse a New York nel 1838.


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